re-FLOW è un‘opera di danza transmediale, vincitrice dell’edizione 2018 del bando ORA! Produzioni di Cultura Contemporanea della Compagnia di San Paolo di Torino e con il sostegno del Mibac e di SIAE, nell’ambito del programma Per Chi Crea, che si sviluppa attraverso una performance dal vivo di lunga durata (ottobre 2019) e di una successiva installazione, realizzata con i dati raccolti nella prima parte del progetto (maggio 2020).
Lo spettacolo debutta il 31 ottobre alle ore 20.30 all’ex Ospedale Militare A.Riberi di Torino nell’ambito di The Others ed è una performance che lega danza e intelligenza artificiale, corpi e macchine che trasforma battiti, fiato, sudore e storie in suoni e videoproiezioni in tempo reale, mappandoli direttamente sulle pulsazioni e sui movimenti dei performer e del pubblico.
L’atto performativo è ispirato dal flusso dei migranti del pianeta, dalle rotte che da sempre graffiano il planisfero dal Sud al Nord del mondo. E diventa flusso di muscoli, parole, pulsazioni: un dialogo serrato tra essere umano e intelligenza artificiale. La trasmigrazione, la mutazione e l’interpretazione algoritmica sono il perno della ricerca artistica e tecnologica del progetto che fonde insieme coreografia, videografia, arti visive e plastiche, robotica e software interattivi.
I 25 performer indossano dispositivi che rilevano i dati biometrici durante la performance.
Un algoritmo multimediale, che agisce da “portale di accesso” ad un mondo digitale, coinvolgente e interattivo, genera una struttura performativa dinamica in grado di condurre artisti e audience attraverso un’esperienza inedita. Realizzato in collaborazione con NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, il progetto è ideato e concepito dalle artiste ateniesi Chrysanthi Badeka, coreografa e videomaker e Erato Tzavara, antropologa visiva.
L’atto performativo di re – FLOW è ispirato dall’idea di flusso inteso sia come atto collettivo, sociale, politico (flusso dei migranti del pianeta), sia come atto di pensiero e di azione (flusso di coscienza, intuizione) che come atto biologico vitale (flusso sanguigno, flusso elettrico neuronale, muscolare). L’atto performativo vuole creare un dialogo serrato tra essere umano e intelligenza artificiale.
La trasmigrazione, la mutazione e l’interpretazione algoritmica sono il perno della ricerca artistica e tecnologica del progetto che fonde insieme coreografia, videografia, arti visive, creative coding e sistemi interattivi. re – FLOW travalica così i confini della messa in scena, incoraggiando il pubblico a sperimentare insieme ai performer e alle macchine un cambiamento progressivo degli stati emotivi e percettivi.
Un processo sperimentale volto alla trasformazione dei biodati, rilevati in tempo reale dai perfomer, delle loro relazioni e dei loro ritmi in uno spazio multimediale avvolgente in cui coesistono insieme a pubblico e macchine. Nella performance sono impiegate le più moderne tecniche di biodata analisys, motion capture, computer vision, machine learning, composizione algoritmica, computazione musicale e generazione visiva in tempo reale.
Chi decide? Chi ha il controllo? Gli artisti, i programmatori, i performer, le macchine, gli spettatori, o tutti insieme?
In re-FLOW la centralità dell’Intelligenza Artificiale e di sistemi interattivi quali strumenti di composizione per la generazione di suoni e visual, avvicina l’audience al processo decisionale.
re-FLOW vuole esplorare il corpo in stato di emergenza. L’obiettivo non è quello di limitare il movimento solo in uno schema prestabilito, ma piuttosto di fornire una dimensione di partenza affinché il movimento trovi i propri schemi, i propri adattamenti, ancora e ancora.
ORARI & INFO
31 ottobre ore 20.30
The Others | Ex Ospedale Militare A.Riberi
Torino
www.giornaledelladanza.com
Foto di Erato Tzavara