Susanna Salvi e Michele Satriano, al termine della rappresentazione di venerdì 17 settembre 2021 di Notre-Dame de Paris di Roland Petit, di cui erano interpreti principali nei ruoli di Esmeralda e Quasimodo, sono stati nominati rispettivamente Étoile e Primo Ballerino del Teatro dell’Opera di Roma dalla Direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato che ha dichiarato: “Susanna è una ballerina perfetta per il repertorio classico, che ha sempre dimostrato grande professionalità e capacità tecniche ed ora di essere un’ottima interprete anche in questo repertorio per lei nuovo. Michele è un talento che è cresciuto artisticamente al mio fianco. È un ballerino dalla grande sensibilità e che si è sempre reso perfetto per il repertorio e lo stile di Roland Petit”.
Susanna Salvi nata a Rieti, si diploma alla Scuola di Danza dell’Opera di Roma. Entra nel Corpo di Ballo diretto da Carla Fracci nel 2008 e danza Lo schiaccianoci (Lormeau), La bella addormentata nel bosco, A Midsummer Night’s Dream, La Gitana (Chalmer), Les Biches (Nijinska), Parade (Massine), Il lago dei cigni (Samsova), Il papavero rosso (Androsov), Don Chisciotte (Fayziev), Romeo e Giulietta (Gai), Giselle (Fracci). Nel 2010 è nel Tulsa Ballet diretto da Angelini. Nel 2012 nella compagnia del Maggio Fiorentino diretto da Ventriglia: ricopre i ruoli principali ne La Sylphide (Bournonville) e Stabat Mater (Ventriglia), è solista ne I quattro temperamenti (Balanchine) ed è scelta da Sylvie Guillem per Steptext (Forsythe). All’Opera di Roma, sotto la Direzione di Eleonora Abbagnato, è promossa solista (2015) e, con Lo schiaccianoci (Peparini), prima ballerina (2018). È solista in Pink Floyd Ballet (Petit), The Vertiginous Thrill of Exactitude (Forsythe), Le Parc (Preljocaj), Serata Nureyev (Pas de trois del cigno nero). Interpreta i ruoli principali ne Lo schiaccianoci (Amodio), La bella addormentata nel bosco (Jean-Guillaume Bart), Carmina Burana e Aria Tango (Van Hoecke), Raymonda (Nureyev), Giselle (Ruanne), Coppélia e Carmen (Petit), Il lago dei cigni (Wheeldon; Pech), The Concert (Robbins), Don Chisciotte (Hilaire), Suite en Blanc (Lifar), Petite Mort (Kylián), Artifact Suite (Forsythe), Manon (MacMillan), Serata Philip Glass (Millepied, Bertaud), La Sylphide (Chalmer). Jiří Bubeníček crea su di lei il ruolo di Carmen, Peparini quello di Giulietta; per lui danza l’Autunno ne Le quattro stagioni. Riceve il “Danza&Danza” come interprete emergente 2016.
Michele Satriano, nato a Potenza, entra alla Scuola di Ballo dell’Accademia della Scala di Milano a undici anni e, nel 2009, al Ballett Zürich diretto da Heinz Spoerli. Dopo un breve periodo con il Tulsa Ballet entra nel Corpo di Ballo del Maggio Fiorentino dove danza ruoli da solista e primo ballerino in La Sylphide (Bournonville), Six Dances (Kylián), I quattro temperamenti (Balanchine) ed è partner di Sylvie Guillem in Steptext (Forsythe). Nel 2013 entra nel Corpo di Ballo dell’Opera di Roma di cui diventa ballerino solista. Danza in La bella addormentata nel bosco (Chalmer), Il lago dei cigni (Patrice Bart), Cenerentola (Deane) e Lo schiaccianoci (Amodio). È solista in And So It Is… (Rhoden), Pink Floyd Ballet (Petit), Serenade (Balanchine) e come Espada in Don Chisciotte (Hilaire). Danza i ruoli principali in The River (Ailey), Lo schiaccianoci (Peparini), Raymonda (Nureyev), Il lago dei cigni (Wheeldon; Pech), Parade (Massine), Carmen (Petit; Bubeníček), e Albrecht in Giselle (Ruanne). Danza in Suite en blanc (Lifar), Petite Mort (Kylián), Artifact Suite (Forsythe) e Romeo e Giulietta (Peparini). Danza in Serata Philip Glass (Millepied; Bertaud) e in Serata Jerome Robbins (The Concert, In the Night). Nel 2017 è Johann ne Il pipistrello (Petit) al Costanzi e al Théâtre des Champs-Élysées, il principe Désiré ne La bella addormentata di Jean-Guillaume Bart a La Fenice di Venezia; nel 2020 Birbanto ne Il Corsaro (Martínez), Autunno ne Le quattro stagioni (Peparini). Amodio lo sceglie come Don José nella sua Carmen, come partner di Eleonora Abbagnato. Il suo carisma in questo ruolo gli vale l’invito all’Opéra National de Lyon nel 2017 e, nella versione di Roland Petit, la nomina al Premio Benois de la Danse nel 2018.
Sara Zuccari
Photo Ufficio Stampa Opera di Roma
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