Protagonista assoluta della scena internazionale, con Un cuerpo infinito Olga Pericet si è aggiudicata il Premio Max 2020 come migliore interprete femminile di danza, confermando i meriti a lei già conferiti con il riconoscimento come miglior interprete nel 2015 e miglior coreografia nel 2019. La XXIII edizione del premio Max si è svolta a Malaga, in Spagna, presso il Teatro Cervantes, dove la danzatrice e coreografa di Cordoba − una delle principali rappresentanti dell’innovazione flamenca della scena attuale – l’8 settembre 2020 è stata acclamata con grande calore dal pubblico presente in teatro in forma ridotta secondo le attuali disposizioni di sicurezza. Un cuerpo infinito, di cui Olga Pericet, oltre ad essere interprete, ha curato la direzione artistica e la coreografia − con altri coreografi invitati quali Marco Flores, Rafael Estévez e Valeriano Paños − è uno spettacolo incentrato sulla figura di Carmen Amaya, una delle più grandi bailaoras di flamenco della storia. L’intento di Olga Pericet in Un cuerpo infinito, che ha debuttato nel maggio 2019 a Madrid, è spingersi oltre il mito e la memoria, andando ad indagare gli aspetti umani della grande Carmen Amaya, la sua fragilità e la sua sofferenza. È un viaggio di “autoconsapevolezza spirituale e fisica” ...
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José Galán: “La danza è l’equilibrio tra studio ed esperienza” [ESCLUSIVA]
José Galán, danzatore, coreografo, pedagogo, fondatore e direttore della Compañia de Flamenco Integrado José Galán, è il pioniere del Flamenco Inclusivo, un progetto innovativo ed unico, che permette a tutti, anche a chi ha differenti abilità, di imparare il flamenco migliorando la conoscenza di sé e le proprie capacità espressive. Nella sua accezione la danza non è solo un’arte, ma un potente strumento di comunicazione che mette in correlazione corpo e mente, in grado di abbattere le barriere e consentire di andare oltre quelli che sembrano limiti, dunque danza intesa come mezzo per facilitare lo sviluppo delle capacità fisiche e psichiche di tutti, senza escludere nessuno. Nel 2010 José Galán ha istituito una sua compagnia e attualmente viaggia in tutto il mondo per diffondere il suo metodo che è anche una filosofia e un nuovo modo di intendere il Flamenco. Nell’ottobre 2018 per la prima volta ha portato il Flamenco Inclusivo anche in Italia, grazie a un workshop che si è svolto a Fiorano Modenese. In questa intervista si racconta in esclusiva al Giornale della Danza. Cos’è il Flamenco Inclusivo? Il Flamenco Inclusivo è il Flamenco per tutti. Comprende tutte le persone senza alcuna distinzione e con piena partecipazione. Non conosce ...
Read More »PROSPETTIVE01– Danza oltre i limiti: il Flamenco Inclusivo approda in Italia per un evento unico
“Prospettive01” è una rubrica rivolta ad artisti e contesti che rappresentano un mondo di talenti in continua evoluzione. Ideata e curata da Lorena Coppola, la rubrica si propone di raccogliere una serie di interviste e di articoli mirati a dar voce e spazio a tutte le fasce creative del mondo coreutico che costituiscono giovani realtà in via di sviluppo ed espansione, progetti innovativi, o realtà già consolidate, di spiccato talento, meritevoli di attenzione. Un luogo di rivelazione e di incontro di nuove prospettive. Si svolgerà dall’8 al 14 ottobre 2018, a Fiorano Modenese, il primo workshop di Flamenco Inclusivo con il Maestro José Galán, un progetto innovativo ed unico, per la prima volta in Italia, che permette a tutti, anche a chi ha differenti abilità, di imparare il flamenco migliorando la conoscenza di sé e le proprie capacità espressive. La danza non è solo un’arte, ma un potente strumento di comunicazione che mette in correlazione corpo e mente, può aprirci agli altri, abbattere barriere e consentire di andare oltre quelli che sembrano limiti. Il primo workshop internazionale di Flamenco Inclusivo ha l’obiettivo di rendere la danza un mezzo per facilitare lo sviluppo delle capacità fisiche e psichiche di tutti, senza escludere ...
Read More »“Os quiero”: l’attesissimo ritorno del grande Antonio Marquez in Italia
Sabato 14 aprile 2018, al Teatro del Popolo di Colle di Val d’Elsa, l’attesissimo ritorno di uno dei più straordinari protagonisti della scena artistica internazionale: Antonio Marquez, che, dopo 9 anni di assenza dai teatri italiani, si esibirà in Os quiero. Antonio Marquez è uno dei più illustri rappresentanti della danza spagnola e flamenca nel mondo. Danzatore dotato di straordinaria tecnica e di una possente carica interpretativa, Marquez, col suo carisma magnetico ha incantato le platee di tutto il mondo sin dagli esordi della sua lunga e brillante carriera. Già primo ballerino presso il Ballet Nacional de España e il Ballet Español de Madrid, Marquez si è sempre distinto per la straordinarietà del suo talento, che lo ha portato ad essere uno degli artisti più amati ed acclamati della scena artistica internazionale, insignito di molteplici premi e onoreficenze. Nel 1995 ha fondato la sua compagnia, con l’intento di recuperare, potenziare e approfondire le autentiche radici del “Baile Espanol”. La compagnia, sin dai suoi esordi, ottiene un successo immediato in Spagna e inizia a girare tutto il mondo, riscuotendo sempre straordinari riconoscimenti di pubblico e di critica, con produzioni originali che esprimono tutta l’eleganza e la raffinatezza del balletto classico spagnolo, coniugata con ...
Read More »Antonio Marquez: “Il mio futuro è trasmettere giorno dopo giorno l’amore per la danza che porto nel mio cuore” [ESCLUSIVA]
Antonio Marquez è uno dei più illustri rappresentanti della danza spagnola e flamenca nel mondo. Danzatore dotato di tecnica sublime e di una possente carica interpretativa, col suo carisma magnetico ha incantato le platee di tutto il mondo sin dagli esordi della sua lunga e brillante carriera. Già Primo Ballerino presso il Ballet Nacional de España e il Ballet Español de Madrid, Marquez si è sempre distinto per la straordinarietà del suo talento, che lo ha portato ad essere uno degli artisti più amati ed acclamati della scena artistica internazionale. Nel 1995 ha fondato la sua compagnia, ottenendo straordinari riconoscimenti in tutta Europa e non solo, proseguendo incessantemente la sua attività di ballerino e coreografo. Dopo una breve pausa artistica, un anno fa Antonio Marquez ha ricostituito la compagnia ed è pronto ad iniziare quella che potremmo senza dubbio definire una nuova era di straordinari successi. In questa intervista esclusiva si racconta al Giornale della Danza. Ha ricostituito la Sua grande compagnia e ha iniziato nuovamente le Sue tournée nel mondo, riscuotendo ovunque grande successo di pubblico e di critica. Che emozione è per Lei essere tanto amato? Sì, abbiamo rimesso in piedi la compagnia e abbiamo già debuttato in ...
Read More »Israel Galvan porta l’età dell’oro alla Lavanderia a Vapore
Va in scena il 5 marzo alla Lavanderia a Vapore di Collegno (Torino), nell’ambito della stagione Let’s Dance promossa da Piemonte dal Vivo, lo storico spettacolo La edad de oro, dello spagnolo Israel Galván, unanimemente riconosciuto come il più importante interprete di flamenco, creatore di uno stile virtuoso e innovatore che unifica in modo significativo i due approcci contemporaneo e tradizionale. Ma da dove nasce uno spettacolo con questo titolo? Da una osservazione delle epoche storiche: nel flamenco, come in ogni altra arte, storici, specialisti e critici hanno progressivamente definito i periodi di riferimento. Il periodo definito “L’età dell’oro” del Flamenco, corrisponde ad un periodo che va dalla fine del XIX secolo fino agli anni ’30 del XX secolo, e si distingue in modo particolare per la danza e il canto (la chitarra subentrerà in seguito). Secondo questo approccio, nessun cantante o ballerino di oggi, tranne casi eccezionali, è in grado di eguagliare la qualità, la purezza e la creatività di coloro i quali hanno portato il flamenco alla sua massima espressione, segnandone il periodo d’oro. Da allora, secondo gli storici, si registra un declino nell’arte del flamenco: impoverimento, semplificazione, fusioni e anche perdita di contenuti, senso e spirito che hanno animato quest’arte del ...
Read More »Diego del Morao e il suo flamenco infiammano il Teatro Vascello
Il ritorno del vero Flamenco a Roma: un viaggio intenso in Andalusia tra ritmi gitani, baile e virtuosisimi chitarristici. Tutto questo grazie all’autentica leggenda nel panorama del flamenco contemporaneo, Diego del Morao che proprio questa sera sarà in concerto al Teatro Vascello di Roma con la sua compagnia flamenca composta da Pepe del Morao, Ane Carrasco, Moloko Soto, Gema Moneo. Figlio di Moraito Chico – tra massimi esponenti del flamenco in Spagna – ha collaborato più volte di Paco De Lucia, Niña Patori, José Mercé per poi vincere nel 2012 il Grammy Award con il suo disco Entre 20 Aguas. Il flamenco di Diego non accetta facili descrizioni… è profondamente radicato nel tempo, intriso di sensualità, di ritmi gitani e tradizione ma allo stesso tempo proiettato verso il futuro del flamenco. Ad aumentare la spettacolarità del concerto è la bailaora Gema Moneo, nota per la sua per la sua eleganza, tecnica impeccabile, grande capacità espressiva, impeto e visceralità gitana. Inizia a ballare a soli quattro anni fino ad arrivare ad esibirsi in tutto il mondo con le maggiori compagnie flamenche e i più importanti chitarristi dalla Bienal di Siviglia al Festival del Flamenco di Londra, fino ad arrivare a ballare ...
Read More »Eva Yerbabuena al Teatro Grande di Brescia
Non sarà presente il 16 aprile al Teatro Grande di Brescia Israèl Galvan, la cui performance sarà però sostituita da una carismatica interprete di flamenco: Eva Yerbabuena. Nata a Francoforte nel 1970, Eva inizia a studiare flamenco all’età di 11 anni, e inizia una brillante carriera lavorativa già all’età di 16 anni con una compagnia di Siviglia e con i grandi maestri Manolete e Merche Esmeralda. Nel corso del tempo si fa notare per la sua tecnica, per l’interpretazione intensa ed espressiva, e vince numerosi premi internazionali tra cui il Premio Nazionale di Danza. Al Grande di Brescia la Yerbabuena porta il più intimo dei suoi spettacoli, Ay!, in cui è accompagnata da cinque musicisti (chitarra, percussioni, canto, violino) nella rappresentazione di quello che è il simbolo sonoro del flamenco, il grido di dolore e rabbia, di allegria e festa, che unisce tutti gli esseri umani. E se in uno spettacolo già forte, l’interprete porta anche gli insegnamenti e l’esperienza di collaborazioni come quella con Pina Bausch (con cui ha collaborato nel 1998) e con Carolyn Carlson, allora Ay! diventa uno spettacolo da non perdere, per esplorare tutte le sfumature e le opportunità del flamenco. ORARI&INFO: Ay! Eva Yerbabuena 16 ...
Read More »“Afectos”, il flamenco dei sensi di Rocío Molina
Mercoledì 10 febbraio alle ore 20:30 al Teatro Ariosto di Reggio Emilia il palcoscenico si tinge di luci soffuse, profuma di atmosfera sensuale e caliente con la presenza di Rocío Molina, protagonista di Afectos. La performance si anima attraverso uno stile tutto nuovo del flamenco, reinventato dalla stessa Molina e, ormai dopo molti anni, “marchio di fabbrica” del suo estro creativo. Al fianco della ballerina, Rosario “La Tremendita”, cantante dal vivo e accompagnatrice con la chitarra, partecipa sulla scena attivamente comunicando con l’altra artista in un dialogo corporeo intenso, profondo, sensibilissimo. È un interessante tentativo, dinamico e anche emotivo, nel quale il silenzio, le vibrazioni, l’estetica, il suono, la voce, la danza e il palcoscenico imboccano un sentiero di profonda ricerca verso chissà dove… Questa è una performance costruita su una struttura fatta di vari pezzi, vignette, tutte assai diverse nei propri codici e immagini. Afectos è un’investigazione personale per cogliere concetti come “imperfezione”, che in qualche modo potrebbe persino divenire perfetta, immergendosi profondamente nella durezza dell’emozione, nella fragilità del dolore e nella ricerca del piacere. Ha a che fare con la perdita di comunicazione, nel suo stesso linguaggio, mostrando la via verso la comunicazione, la quale rappresenta il ...
Read More »Luigi De Simone ricostruisce nel suo nuovo libro “L’essenza del flamenco”
«[…] il Flamenco trasmette per ogni individuo una bellezza interiore, una bellezza che appartiene all’anima, una bellezza che non ha un valore oggettivo. Il Flamenco non nasce dalla riflessione ma bensì dall’istinto. È la virtù di far emergere la forza irrazionale dell’individuo. Nasce dall’emarginazione e dall’umiliazione. È la voce di quelle persone che gridano con rabbia e sofferenza». Si intitola L’essenza del flamenco il nuovo libro di Luigi De Simone pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo nel settembre del 2015. E’ davvero fresco di stampa quindi questo trattato sulla storia, l’estetica e l’arte del flamenco, la cui importanza deriva dal fatto che è un tentativo riuscito di fissare nella scrittura un’arte il cui veicolo di trasmissione per secoli è stato esclusivamente orale. Lo stesso autore infatti ci tiene a sottolinearlo immediatamente nell’Introduzione quando puntualizza che «le uniche testimonianze che abbiamo su questo stile provengono dagli interpreti stessi, infatti si tramandavano oralmente canti, musiche ed informazioni» Tuttavia è indubbiamente assodato che le origini del flamenco si intrecciano inesorabilmente con le radici di un popolo nomade, ossia i Gitani, che – lo ricorda sempre Luigi De Simone – «durante le loro migrazioni hanno attraversato il Medio Oriente ed il Mediterraneo, arricchendo la ...
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