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Le eteree ballerine romantiche dell’800: Carolina Rosati

Carolina Rosati (Bologna, 13 dicembre 1826 – Cannes, 1905) è stata una danzatrice celebrata come interprete del Balletto Romantico. Il suo nome da nubile era Carolina Galletti, ma divenne celebre assumendo il cognome del marito Francesco Rosati che fu un ottimo ballerino con il quale spesso si esibì in coppia. Suo nipote Ferdinando Pratesi, figlio della sorella Gaetana Galletti, fu anch’egli un noto ballerino e coreografo. Carolina si era formata alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano sotto la guida del Maestro Carlo Blasis e debuttò all’età di sette anni. Nel 1841 fu scritturata come prima ballerina al Teatro di Apollo di Roma, esibendosi inoltre a Trieste e a Parma nel 1843 e danzando con il marito alla Scala nel 1846. Venne definita ballerina terre à terre, termine accademico molto in voga a quel tempo che stava a significare un modo di danzare in antitesi all’élévation. La Rosati era particolarmente portata all’espressività e alla capacità interpretativa piuttosto che al virtuosismo dei salti. Nei trattati di balletto classico il termine terre à terre indica quei passi in cui i piedi sfiorano il pavimento senza staccarsene mai, al contrario dei passi nell’elevazione. Vittoria Ottolenghi scrisse che fu Carlo Blasis ...

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Le eteree ballerine romantiche dell’800: Amalia Ferraris

Amalia Ferraris (Voghera, 1828 – Firenze, 1º aprile 1904) è stata una celebre danzatrice italiana del periodo romantico. Fu in grado in pochi anni di costruirsi una fama riconosciuta da pubblico e critica nel 1846, anno in cui ballò al Teatro Regio di Torino nella coreografia Zampa di G. Astolfi, sostituendo Fanny Cerrito. Da quel momento divenne una stella indiscussa e ammirata. La Ferraris detiene un posto importantissimo nella Storia del Balletto Romantico poiché, per la sua ferrea tecnica e per il suo stile lirico, fu una danzatrice capace di miscelare con cura il “volo” di Maria Taglioni e il virtuosismo innato delle grandi dive tersicoree. Dopo gli studi prima a Torino e poi alla Scuola di ballo dell’Accademia alla Scala, sotto la direzione di Carlo Blasis, debuttò giovanissima a Milano. In seguito calcò il palcoscenico del Teatro San Carlo di Napoli e poi di quelli in tutta Europa. Nel 1848 si esibì all’His Majesty’s Theatre di Londra in occasione dell’Esposizione Universale. Riscosse plausi e consensi a Londra, Roma, Vienna e all’Opéra di Parigi. Insieme a Carolina Rosati, sua rivale artistica, fu una delle ballerine italiane più note dell’epoca. Danzarono in coppia all’Opéra di Parigi nel balletto Marco Spada ou ...

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Marco Spada (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

Balletto-pantomima in tre atti e sei scene, vide la sua prima rappresentazione (titolo originale “Marco Spada ou La fille du bandit”) a firma di Joseph Mazillier sulla musica di Daniel-François-Esprit Auber (libretto di Eugène Scribe) presso l’Academie Royale de Danse et Musique (attualmente Opéra di Parigi), il 1° aprile 1857 con interpreti Carolina Rosati, Amalia Ferraris, Lucien Petipa, Domenico Segarelli, Louis Mérante, Eugène Coralli. La storia ruota intorno alla figura del conte Federici. Egli – pur essendo fidanzato promesso alla marchesa Sampietri, nipote del governatore di Roma – ama Angela senza sapere che lei è la figlia del bandito Marco Spada. A sua volta la marchesina è amata da Pepinelli, capitano dei dragoni. Al termine di un combattimento fra i dragoni e i banditi, il morente Marco Spada dichiara che Angela non è sua figlia. A questo punto non vi è più alcun ostacolo al matrimonio con il conte Federici e Pepinelli può sposare la sua amata marchesa. Malgrado la sua trama divertente, fresca e gioiosa la coreografia complessa e l’alto livello tecnico richiesto sia ai solisti che al corpo di ballo determinarono la sua scomparsa dal repertorio occidentale per più di un secolo. Nel 1981 Pierre Lacotte realizzò una ...

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