Come annunciato qualche mese fa, debutta sul palcoscenico del Teatro Cantiere Florida di Firenze Shakespeare Dead Dreams, nuova produzione di Versiliadanza, che torna a collaborare, dopo 7th sense, con il giovane regista armeno Vahan Badalyan. Versiliadanza è in residenza presso il teatro fiorentino, e dopo aver visto debuttare il Don Quijote della Compagnia Petrillo Danza, torna a presentare un proprio lavoro, invitando a collaborare di nuovo il direttore dello “Small Theatre – NCA”; conosciuto dal pubblico italiano con Diary of a Madman nel 2007, poi tornato con 7th Sense, una messa in scena di sette quadri principali ispirati al Book of Lamentations di Gregorio di Narek, poeta e filosofo armeno del X secolo, dalla cui opera è nata una coreografia che è una ricerca sull’enigma umano e sul senso di colpa. Shakespeare Dead Dreams, che debutta il 29 aprile alle 21.00, invece, è un lavoro che coniuga teatro e danza ispirandosi a quattro personaggi delle tragedie di Shakespeare: Otello, Amleto, Macbeth e Re Lear. Abbiamo quindi intervistato Angela Torriani Evangelisti, per avere qualche dettaglio in più su questa nuova produzione. Quando nasce l’idea di indagare Shakespeare in danza? Lavoriamo con Small Theatre dal 2007, ma è dall’anno scorso che abbiamo ...
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Gli affetti Umani Tra Tradizione e Tempi Moderni: Versiliadanza al Teatro Cantiere Florida di Firenze
La piccola variazione nella programmazione di Versiliadanza al Teatro Cantiere Florida di Firenze, che vede andare in scena il 17 gennaio in prima nazionale lo spettacolo Mit/Affekt e non SDD – Shakespeare Dead Dreams, rinviato al 29 aprile, dà l’occasione allo spettatore di trovarsi davanti a una riflessione sugli affetti che viene da lontano. Una prima nazionale intrigante dal punto di vista della danza contemporanea e della sua storia, dato che, come ricorda nella presentazione Angela Torriani Evangelisti, coreografa e interprete insieme a Leonardo Diana, questa creazione si rifà a Affekte di Susanne Linke e Urs Dietrich, andato in scena nel 1989 a Roma. La stessa Linke, figura di riferimento all’epoca per il Tanztheater come movimento creato da Pina Bausch, aveva mutuato il proprio spettacolo dagli insegnamenti di Dore Hoyer, considerato da Mary Wigman suo successore, e che aveva creato un collage di rappresentazioni di quattro emozioni: Affectos Umanos. A questo collage alla fine degli anni ’80 la Linke aggiunse il proprio assolo, Dolor, che ritraeva senza sentimentalismi il dolore di Hoyer davanti al rifiuto del pubblico che lo portò alla tragica fine. Alla vanità, l’amore, la paura e l’avidità di Hoyer, la Linke aggiunse quindi l’odio e lo rese ...
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