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MilanOltre Festival… e la danza continua!

MilanOltre Festival… e la danza continua!

Danza in tutte le sue possibili declinazioni. MilanOltre 2017, edizione numero 31, propone anche quest’anno un sofisticato e variegato affresco della danza nazionale e internazionale. 11 compagnie, 25 serate di spettacolo, 20 titoli di cui 9 in prima nazionale e un progetto speciale. In apertura è tornata quasi per “acclamazione di pubblico” Anne Teresa De Keersmaeker con un altro capolavoro della danza contemporanea Rosas danst Rosas. Il Festival è proseguito con un doppio appuntamento per Fabrizio Favale, il coreografo poeta con la sua compagnia Le Supplici è stato ospite con Ossidiana (30 settembre) e con una creazione in prima nazionale, The Rain Sequence (1 ottobre). Torna per il secondo anno consecutivo anche Roberto Zappalà che sarà in scena con la sua Compagnia per due serate. L’1 ottobre con Romeo e Giulietta 1.1 – la sfocatura dei corpi, uno spettacolo che non vuole parlare d’amore ma essere lui stesso un atto d’amore verso la vita. Il 3 ottobre arriva sul palco della Sala Shakespeare I am beautiful, la coreografia ispirata alla scultura di Rodin e al primo verso de La Beauté di Baudelaire. Nove interpreti rendono omaggio alla bellezza, quella dei corpi della danza, e della danza stessa e alla sua purezza. Il ...

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L’arte deve stimolare una reazione: intervista ad Ariella Vidach

Vissuta per anni negli Stati Uniti, Ariella Vidach si forma artisticamente con Trisha Brown, Twyla Tharp, Dana Reitz, Steven Petronio, Steve Paxton, Bill T. Jones. Negli anni Ottanta inizia l’attività coreografica con la realizzazione di spettacoli che vengono presentati in tutto il mondo, sino alla creazione nel 1996 dell’Associazione e compagnia di danza Ariella Vidach – A.i.E.P., con la quale produce performance multimediali che affiancano alla ricerca coreografica l’interesse per il rapporto tra corpo e tecnologia. Tra le sue produzioni vanta diverse collaborazioni con importanti artisti, come Emil Hrvatin per la coreografia dello spettacolo Camillo Memo 1.0: costruzione del teatro per il Festival Teatri d’Europa del 1998 del Piccolo Teatro di Milano e per la versione drive-in dello stesso spettacolo presentata nel 2000 a Ljubljana nell’ambito del Festival Manifesta 3. Nel 2002 viene invitata in residenza al Theater am Gleis di Winterthur per la creazione di “Jolly”, coreografia commissionata dall’associazione Tanz in Winterthur e nello stesso anno “Buffers”, progetto di ricerca sulla figura del clown e del saltimbanco, è selezionato per partecipare alla prestigiosa vetrina internazionale “Monaco Dance Forum”. Momento fondamentale nell’attività della coreografa è il 2005, quando la compagnia inaugura la propria dimora stabile all’interno della Fabbrica del Vapore ...

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A ottobre Brescia è la piattaforma della danza con NID Platform – terza edizione

Dall’8 all’11 ottobre 2015, Brescia torna ad essere la città della danza contemporanea, per la terza edizione della NID Platform – Nuova Piattaforma della Danza Italiana. Quattro giorni in cui saranno presentate diciassette produzioni coreografiche scelte dalla Commissione Artistica Internazionale della NID Platform, e durante i quali saranno in programma occasioni d’incontro per operatori e programmatori nazionali e non solo. Quattro giorni che vedranno susseguirsi sui palcoscenici dei 3 teatri cittadini (Teatro Grande, Teatro Sociale e Teatro Santa Chiara) 17 produzioni coreografiche e 2 compagnie ospiti, per un totale di 23 repliche, oltre a 2 Tavoli Tematici, ospitati a Palazzo Colleoni – BREND, tutti aperti al pubblico. Si comincia giovedì 8 ottobre alle ore 17 con Sakura Blues di DaCru Dance Company: un lavoro dal forte senso poetico, nel raccontare la struggente nostalgia legata ai ricordi. Alle 18 sarà la volta di (zero) work in progress presentato da Cuenca-Lauro/Sosta Palmizi: lo zero visto come un vortice, che annulla ogni certezza e che lascia chi ne è travolto alieno a se stesso. Alle 21 sarà in programma Indigenous, presentato da BAROKTHEGREAT, frutto dell’incontro scenico tra musicisti e danzatori. A concludere la prima giornata alle 22 la prima compagnia ospite, MK, che ...

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Quando è “la continuità del movimento a descrivere le immagini”: intervista a Camilla Monga

In occasione di Uovo Festival, il pubblico ha potuto assistere a spettacoli e performance degli artisti europei più all’avanguardia, che portano avanti una propria ricerca su vari temi e in varie forme, ma anche di poter conoscere giovani talenti della coreografia, che si stanno costruendo uno spazio sulle scene europee. In questa intervista conosciamo meglio Camilla Monga, una giovane coreografa e interprete italiana, diplomata alla Paolo Grassi (ma con studi anche a Bruxelles e all’Accademia di Brera), da anni in scena per diversi progetti italiani ed europei di danza contemporanea, protagonista di diverse residenze artistiche, fino ai recentissimi studi con il Leone d’Oro alla carriera 2015: Anne Teresa de Keersmaeker. Domanda di rito, ormai: cos’è per te la danza? Una sola definizione non c’è, ma mi piace trovarla in altre fonti che non parlano di danza nello specifico. Ieri leggevo un testo di Deleuze sulla concezione del movimento nel cinema, inteso come qualcosa “capace di pensare la produzione del nuovo”. Le immagini non sono descritte nel movimento, ma è la continuità del movimento a descrivere le immagini. Ed è questa continuità che può essere considerata “danza”. Quando hai deciso di intraprendere la carriera della performer? E perché? Credo di non ...

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E’ tempo di performance: al via la tredicesima edizione di Uovo performing arts festival

Torna, per la sua tredicesima edizione, dal 25 al 29 marzo il festival della performance di Milano: Uovo – performing arts festival, il cui tema quest’anno è quello del confine. Un tema che ben si adatta alla performance, una pratica teatral-artistica che si sta riaffacciando con notevole impatto sulle scene, e che ha per sua caratteristica quella di coinvolgere più di una forma artistica e di impegnare in prima persona il performer nella ricerca e nella costruzione di un percorso; e così il confine consente di osservare mondi diversi, mettere in relazione ed essere pronti ad affrontare le sfide. Perciò, come suggerito in conferenza stampa, spogliatevi dei pregiudizi prima di assistere alle performance di questo festival, portate in scena da artisti italiani ed europei divisi tra il Teatro Franco Parenti, la Fondazione Adolfo Pini e il DiDstudio. In scena già dal primo giorno, e poi quotidianamente lo svizzero Massimo Furlan e il duo italiano Silvia Boschiero/Silvia Costa, l’uno con la performance Tunnel che rievoca il passaggio attraverso il tunnel del Gran San Bernardo in una corsa notturna di 6 km, le altre con A sangue freddo #1 uno sguardo attraverso il taglio uno studio del corpo attraverso fotografie che ne ...

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