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Compie 103 anni l’ultima diva del balletto storico: Tatiana Leskova

Ci sono vite che non si misurano in anni, ma in lampi di grazia. In sospensioni d’aria. In quel gesto impercettibile in cui un braccio si solleva, una caviglia vibra, e tutto il mondo sembra fermarsi per un istante. 
Oggi Tatiana Leskova compie 103 anni, e la sua storia — rara, antica, scintillante — continua a vibrare come una corda tesa tra due secoli. Nata il 6 dicembre 1922 a Parigi da famiglia russa in esilio, nipote dello scrittore Nikolaj Leskov e discendente dell’aristocrazia imperiale, Tatiana porta nel proprio nome il suono delle grandi fughe, dei viaggi notturni, delle valigie chiuse in fretta dopo la Rivoluzione del 1917. La sua infanzia non è solo nostalgia: è una radice fertile, un orizzonte severo che si apre su una vita di dedizione assoluta all’arte. La bambina che cercava la luce A tredici anni, mentre i suoi coetanei ancora scoprono il mondo, Tatiana varca le porte dell’Opéra Comique di Parigi. È piccola, ma brilla. Lubov Egorova — grande étoile del Teatro Mariinsky, anche lei esule — ne scolpisce la postura, il rigore, la disciplina antica. 
La danza, per Tatiana, non è un gesto: è un destino, una promessa fatta alla vita. A sedici ...

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Al Teatro Grande di Brescia arriva “Lo Schiaccianoci”

La Stagione Opera e Balletto 2025 si chiude con l’immancabile titolo di balletto che ogni anno porta la magia della danza classica sulle tavole del Massimo cittadino. In programma, la celebre fiaba senza tempo Lo Schiaccianoci su musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij che quest’anno andrà in scena al Teatro Grande di Brescia in tre diverse date. Oltre alle due canoniche recite in abbonamento previste per venerdì 5 dicembre alle ore 20.00 e per domenica 7 dicembre alle ore 15.30, si aggiunge infatti la recita fuori abbonamento di sabato 6 dicembre alle ore 20.00. Ad esibirsi sarà il Balletto dell’Opera di Tbilisi, storica e affermata compagnia che calca oggi i palcoscenici di tutto il mondo e si fa interprete di un repertorio eterogeneo, a cavallo tra classici e opere contemporanee. Già protagonista sulle tavole del Grande nella scorsa stagione, dal 2004 il Balletto è diretto da Nina Ananiashvili, pluripremiata ex prima ballerina del Teatro Bol’šoj di Mosca e ricordata per essere stata la prima étoile dell’ex Unione Sovietica ad essere invitata a esibirsi al New York City Ballet (1988). Sotto la sua guida, la compagnia ha messo in scena più di sessanta tra balletti e miniature, introducendo in repertorio anche stili ...

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Compañía Nacional de Danza: una innovativa stagione 25‑26

La Compañía Nacional de Danza (CND), sotto la direzione artistica di Muriel Romero, inaugura la stagione 2025‑2026 con un programma ricco e diversificato, che spazia dalle opere classiche ai lavori contemporanei, con un forte impegno verso la sperimentazione e la collaborazione con coreografi emergenti. La stagione si distingue per l’inclusione di 9 nuove produzioni, di cui 5 assoluti debutti, e per il ritorno di opere storiche che hanno segnato la storia della compagnia. Tra i titoli in programma: Serenade di George Balanchine: un classico del balletto neoclassico, eseguito sulle note di Tchaikovsky. Raymonda Divertimento di José Carlos Martínez: una rivisitazione del celebre balletto romantico. Paquita Grand Pas Classique di Marius Petipa: un omaggio al repertorio classico. Echoes from a Restless Soul di Jacopo Godani: un’opera contemporanea con musiche di Maurice Ravel. Playlist (Track 1, 2) di William Forsythe: una creazione innovativa con influenze neo-soul e house. Kor’sia #INCUBATIO Circumambulatio di Muriel Romero e Pablo Palacio: una performance che unisce danza, intelligenza artificiale e tecnologia interattiva. La CND non si limita a Madrid, ma porta il suo repertorio in diverse città spagnole, tra cui Segovia, Pamplona, Valencia, Granada e Santander. Inoltre, la compagnia intraprenderà una tournée internazionale che toccherà Shanghai e ...

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Rivoluzione e memoria: la nuova stagione del San Francisco Ballet

San Francisco si prepara a danzare di nuovo sotto la luce dorata del Golden Gate. Con la stagione 2025/2026, la direttrice artistica Tamara Rojo presenta un mosaico di storie, stili e visioni che raccontano la tradizione e la trasformazione del balletto contemporaneo. Quest’anno, la compagnia più antica d’America non solo celebra il 50° anniversario della sua Orchestra, ma riafferma la propria vocazione di laboratorio creativo, dove i grandi classici convivono con le voci più audaci del nostro tempo. L’apertura, come da tradizione, spetta al Nutcracker, in scena dal 5 al 28 dicembre 2025, un appuntamento irrinunciabile per il pubblico di ogni età. La magia natalizia firmata SFB, con le coreografie scintillanti e le scenografie sontuose, torna a incantare la War Memorial Opera House. Da gennaio, il sipario si apre su una prima mondiale: Eugene Onegin di Yuri Possokhov (23 gennaio – 1 febbraio 2026), una nuova creazione ispirata al capolavoro di Puškin. Rojo scommette su una produzione ambiziosa, che unisce intensità drammatica e raffinatezza visiva. A seguire, il tributo a un gigante del Novecento: Balanchine: Father of American Ballet (10-15 febbraio 2026). Tre capolavori – Serenade, Diamondse Stars and Stripes – ridisegnano la purezza neoclassica del linguaggio balanchiniano in un’unica, luminosa ...

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In arrivo la docuserie dedicata al Paris Opéra Junior Ballet

Parigi, città di luci e cultura, apre le porte a un progetto che promette di ridefinire il mondo della danza contemporanea: Junior Ballet – Rêver, Danser, Ensemble, una docuserie diretta da Anne-Solen Douguet, che racconta con delicatezza e profondità il percorso dei giovani talenti scelti per far parte del prestigioso Junior Ballet dell’Opéra national de Paris. La serie segue diciotto danzatori provenienti da tutto il mondo, selezionati per la loro tecnica, il loro talento e la loro capacità di esprimere emozioni attraverso il corpo. Ogni episodio svela non solo la rigorosa preparazione artistica, ma anche le sfide personali, le amicizie nascenti e le piccole vittorie quotidiane che accompagnano un percorso d’eccellenza. Rêver, Danser, Ensemble si struttura in quattro episodi, ciascuno dedicato a un momento chiave della formazione dei giovani ballerini. Dal loro arrivo a Parigi, alle prime prove, fino alla preparazione per la tournée prevista per maggio, la docuserie cattura il loro viaggio con uno sguardo attento e sensibile. Balanchine, Béjart, Lopez Ochoa, Martinez e Soulier: il repertorio affrontato dai danzatori diventa sfida e ispirazione, mettendo alla prova tecnica, disciplina e capacità di collaborazione. La regista Anne-Solen Douguet, già nota per il documentario Behind the Scenes of Mayerling, riesce a ...

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Cornelia Dance Company al Festival D’Autunno di Catanzaro

La nuova produzione di Cornelia Dance Company indaga il tema del cambiamento climatico e debutta in prima nazionale il 10 ottobre al Festival D’Autunno di Catanzaro (Teatro Comunale). Attraverso il corpo i danzatori interpretano gli effetti estremi del calore e del gelo pensando alle grandi estinzioni di massa con l’obiettivo di aprire uno spazio di riflessione sul tema eco-ambientale attraverso atti fisici e poetici. To my skin è un dittico di danza contemporanea che propone due interpretazioni distinte ma complementari di questo tema così urgente nella declinazione delle visioni proposte da Mauro de Candia con Before/After ed Antonio Ruz con Ardor. Before/After di Mauro de Candia è composto da strutture apparentemente statiche, che si rivelano soggette a trasformazioni parzialmente prevedibili. Corpi che fendono come schegge lo spazio che li circonda creando movimento come se la pelle stessa implodesse sotto il peso del gelo. Con questa creazione, Mauro de Candia rompe i confini fragili tra uomo e natura che si incrinano e si dissolvono. In Ardor di Antonio Ruz il corpo cede, lento, sotto il morso del calore. Non si frantuma: si fa magma. Ogni scioglimento è metamorfosi, ogni collasso è anche una forma di difesa. Questa danza incandescente, diretta da ...

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Il Direttore Artistico Krzysztof Pastor “allo specchio”

Balletto classico preferito? La Bella Addormentata. Balletto contemporaneo preferito? Ce ne sono molti. Il Teatro del cuore? Het Musiktheater di Amsterdam e Teatr Wielki di Varsavia Un romanzo da trasformare in un balletto? Ce ne sono pochi. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Miracolo a Milano di Vittorio de Sica. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? Four Last Songs di Rudi van Dantzig. Quale colore associ alla danza? Il blu come in Serenade di Balanchine. Che odore ha la danza? Come i partner con cui ho ballato. La musica più bella scritta per il balletto? La Bella Addormentata, Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, Sheherazade, L’Uccello di Fuoco, Il Boléro di Ravel. Il film di danza imperdibile? Billy Elliot, Scarpette Rosse, Cantando sotto la pioggia, Un americano a Parigi, e molti film con Fred Astaire. Due miti della danza del passato, maschile e femminile? Matil’da Kšesinskaja e Václav Nižinski. Il tuo “passo di danza” preferito? Gargouillade, ma in una versione libera. Chi avresti voluto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio del balletto classico? Romeo. Chi era il genio per eccellenza dell’arte coreografica? Marius Petipa. Ripensandoci, se incontrassi Tersicore, ...

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Il Maestro Piotr Nardelli “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Il lago dei cigni. Il balletto contemporaneo prediletto? Sacre du printemps di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? Teatr Wielki Varsovie. Un romanzo da trasformare in balletto? Orient Express di Agata Christie. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Sempre “Orient Express”. Il costume di scena indossato che hai preferito? Basilio nel “Don Chisciotte” a Varsavia. Quale colore associ alla danza? Bleu. Che profumo ha la danza? È un profumo unico! La musica più bella scritta per balletto? Lo Schiaccianoci pas des deux di Tchaikowski. Il film di danza irrinunciabile? Tournant de la vie. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev, Maya Plisetskaya. Il tuo “passo di danza” preferito? Pirouettes en dedans en attitude. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Tebaldo (Romeo e Giulietta). Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Balanchine, Béjart, Cranko. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Aiuta i giovani ballerini a non dimenticare che la danza è un’arte. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Respirazione, opposizione nel corpo e cerchi nello spazio. Come ti vedi oggi allo specchio? Gli ...

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Tanti auguri di buon compleanno ad Alessandra Ferri

  Tanti auguri di felice compleanno alla stella del balletto internazionale, Alessandra Ferri (Milano, 6 maggio 1963). L’unica ballerina italiana del Novecento ad essere stata invitata come star dall’esclusiva compagnia di balletto dell’Opéra di Parigi (nel 1992 per Carmen e nel 1996 per Notre-Dame de Paris, entrambi di Roland Petit) e al Teatro Marijnskij di San Pietroburgo con il Balletto Kirov (nel 2000 per Manon). È stata prima ballerina del Royal Ballet (1983-1985) e dell’American Ballet Theatre (1985-2007) e prima ballerina assoluta del Teatro alla Scala. Nel corso della sua lunga carriera ha vinto due Premi Laurence Olivier, un Prix Benois de la Danse, ha ballato come ospite con molte delle maggiori compagnie al mondo e ha danzato accanto ad alcuni dei maggiori ballerini dell’epoca, tra cui Rudolf Nureyev, Michail Baryšnikov, Anthony Dowell, Patrick Dupond, Manuel Legris, Julio Bocca, Herman Cornejo, Laurent Hilaire, Carlos Acosta, Maximiliano Guerra, Edward Watson, Roberto Bolle, Massimo Murru e Federico Bonelli. Incomincia a studiare danza al Collegio Bianconi di Monza, poi a Milano alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. All’età di quindici anni vince una borsa di studio assegnata dal British Council, prima volta per una danzatrice, e grazie a questa si trasferisce a ...

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All’Opéra Bastille dopo 10 anni torna “La Bella Addormentata” di Nureyev

“La Bella Addormentata nel Bosco”, nella versione di Rudolf Nureyev, su musica di Pyotr Ilyitch Tchaikovsky, ritorna dopo più di dieci anni di assenza a Parigi in scena all’Opéra Bastille in due riprese (dal 8 marzo al 23 aprile e poi dal 27 giugno al 14 luglio) offrendo al pubblico l’opportunità di scoprire più di sette coppie diverse nei ruoli di Aurore e del Principe Désiré, con le scenografie di Ezio Frigerio e i costumi di Franca Squarciapino. Quando Rudolf Nureyev si recò a Parigi nel 1961 per la tournée con il Kirov, poco prima della sua richiesta di asilo politico, affascinò il pubblico dell’Opéra Garnier nel ruolo del Principe nella “Bella addormentata”. Trent’anni dopo, ha proposto con il “Balletto Nazionale dell’Opéra di Parigi” una nuova coreografia di quest’opera che considerava “il balletto dei balletti”. Pur conservando la magia spettacolare del balletto e della musica di Tchaikovsky dal fascino frizzante, riequilibra la coreografia originale di Marius Petipa concedendo maggiore spazio ai ruoli maschili, in particolare a quello del Principe. Per dieci anni assente dal palco dell’Opéra Nazionale di Parigi, non c’è dubbio che Aurore e Désiré, la Fata dei Lillà e l’Uccellino Azzurro, senza dimenticare la terribile Carabosse, sapranno affascinare ...

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