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Tag Archives: Balanchine

Libri di danza e balletto, le novità in libreria

Libri di danza e balletto, le novità in libreria

Questa settimana la rubrica “Libri e Video” del www.giornaledelladanza.com offre una carrellata di cinque bellissimi volumi sulla danza e il balletto, tutti recensiti all’interno della rubrica, che sono stati recentemente pubblicati e sono quindi disponibili nelle librerie. Si tratta di cinque volumi di storia e tecniche della danza, a conferma che il recente contributo storiografico di ambito tersicoreo sia di notevole spessore culturale. Come è possibile vedere anche dai volumi segnalati di seguito, quello attualmente disponibile è un ottimo contribuito teorico e saggistico, un ausilio importante per lo studio e l’approfondimento della disciplina.   Il libro del balletto di Otto Friedrich Regner (Ghibli)  Si deve alla casa editrice milanese Ghibli, la ristampa di un testo fondamentale nell’ambito della storiografia sulla danza e il balletto. Il libro del balletto di Otto Friedrich Regner, pubblicato la prima volta nel 1956, è tornato alla ribalta grazie a questa nuova edizione che assume davvero una grande importanza. Sia gli appassionati del settore, sia i cultori e gli studiosi della materia, infatti, potranno usufruire di questo volume, per avere un solido supporto teorico nelle loro letture interessate o studi specialistici. Dal balletto antico a quello moderno, dal Ballet de cour al balletto romantico, la varie ...

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I Solisti dell’Opera di Vienna a Modena

Va in scena il 9 aprile la serata dei Solisti del Wiener Staatsballett, al Teatro Comunale “L. Pavarotti” di Modena. La serata vede protagonisti i ballerini dell’Opera di Vienna, uno dei corpi di ballo più noti d’Europa, che si esibiranno in un programma costruito appositamente per ModenaDanza: una carrellata di brani di repertorio, tra i più importanti e belli, un viaggio che attraversa il Novecento, fino alla novità di Patrick De Bana, creata per mettere in mostra le straordinarie potenzialità del corpo di ballo diretto da Manuel Legris dal 2010. Il programma si apre con Laurentia pas de six, estratto dal virtuosistico balletto Laurencia che esalta la capacita tecnica degli interpreti e che raramente si vede in scena, creato per i ballerini della Russia Sovietica e che fu riadattato nel 1964 da Nureyev per il Royal Ballet di Londra. Segue l’Adagio Hammerklavier di Hans van Manen, su musica di Beethoven, una coreografia elegante, dalla grande forza espressiva e dalla forte componente intellettuale: le tre coppie eseguono i passi fondamentali del balletto, e sono i piccoli dettagli a fare la differenza, creando via via una atmosfera sempre più lirica. Windspiele di De Bana, creazione del 2013, su musica di Tchajkovskji, gioca ...

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Il Balletto Nazionale della Georgia omaggia Balanchine sul palco del Ristori

L’internazionalità trova casa al Teatro Ristori che, sin dal suo restauro e riapertura, ha ridato spazio alle grandi compagnie internazionali. Il prossimo 8 aprile il Balletto Nazionale della Georgia omaggia Balanchine, uno dei più grandi coreografi del Novecento e forte innovatore del balletto classico, proprio nel teatro della città di Romeo e Giulietta, con uno spettacolo speciale e con molti pezzi del Maestro: Serenade, capolavoro, del 1934; Tarantella, virtuosistico pas de deux del 1964, analogamente a Caikovskij Pas de Deux, del 1960; Concerto Barocco, del 1941. Delicatezza, precisione e bellezza: tre sostantivi che al meglio si sposano con la Compagnia, alla cui guida, dal 2004, c’è la grande étoile dell’American Ballet Theatre (e prima del Bolshoi), Nina Ananiashvili. Fra i numerosi meriti della sua direzione è quello di aver affiancato allo stile classico della Compagnia, fondata ancora nell’Ottocento, altri stili coreografici, tra cui quello del sommo George Balanchine; oggi sono ben dieci le sue coreografie entrate in repertorio. L’autorizzazione a presentarle non viene rilasciata facilmente dal Balanchine Trust. Le coreografie qui presentate dal Balletto georgiano sono su musiche di Čaikovskij e di Stravinskij, due autori con cui Balanchine fu più in sintonia, espressione di tre periodi diversi della creatività di ...

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Il futuro dell’Opéra: la stagione 2016/2017 in stile Millepied

Nonostante il recente adieu, l’influenza di Benjamin Millepied sulla prossima stagione dell’Opéra parigina si fa sentire, soprattutto nelle scelta di alcuni coreografi più contemporanei. Ecco una breve carrellata sugli appuntamenti più significativi della prossima stagione. Prima dell’apertura di stagione, dal 2 al 10 settembre 2016 ospite la compagnia dell’American Ballet Theatre con La bella addormentata nel bosco di Ratmansky, un titolo che riporta l’ensemble americano sul palco dell’Opéra dopo venticinque anni di assenza. La stagione vera e propria si apre il 24 settembre, con il tradizionale Gala, costituito da coreografie di Crystal Pite e Forsythe, e completato dal defilé degli allievi della scuola di ballo. Prima sorpresa della stagione, a fine settembre, la serata mista che vede Cristal Pyte creare per la prima volta per la compagnia parigina (su musica di Vivaldi rivista da Max Richter) affiancata da Blake Words di Forsythe, e dal nuovo titolo in repertorio firmato Justin Peck: In creases; ma la sorpresa sta nell’anteprima e nella chiusura della serata, entrambe affidate a Tino Sehgal, artista purtroppo troppo spesso legato a una polemica estiva, e che è stato invitato a creare per gli spazi “pubblici” dell’Opéra e per la grande salle. Due le serate che Millepied si ...

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“L’enigma, l’estro, la grazia”: l’ultimo sapiente studio sulla danza della grande Vittoria Ottolenghi

Dopo Mi è caduta la danza nel piatto e La danza, due opere entrambe pubblicate nel 2008, l’ultimo importante studio sulla danza che ci ha lasciato la “Signora” della critica è L’enigma, l’estro, la grazia, edito postumo nel 2014 dalla Mimesis Edizioni, a cura di Francesca Adamo che, nella Prefazione a questo piccolo volume, spiega molto bene quale sia stato l’obiettivo perseguito dall’autrice nel concepire questa sua ultima storica e partecipata riflessione sulla presenza, o meglio, sulla fusione delle categorie del “dionisiaco” e dell’ “apollineo” nel mondo della danza e del balletto: «La consapevolezza dell’impossibilità di ridurre la danza, etichettarla o anche solo studiarla attraverso una di queste due categorie, l’apollineo e il dionisiaco, sta alla base della riflessione che Vittoria Ottolenghi svolge all’interno di questo saggio. La vera sfida proposta non è quella di categorizzare il balletto, assegnare a una o all’altra rappresentazione un’etichetta, quanto partire dalle immagini di “un’umanità non esplicitamente danzante” per arrivare quasi a delineare il noema della danza: un prodotto artistico “per accumulazione”» Il risultato di queste premesse emerge in tutta la sua evidenza: il saggio si presenta infatti come un excursus storico che attraversa millenni di storia iconografica e coreografica al fine di dimostrare ...

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I calendari della danza 2015: per un nuovo anno…a tempo di balletto!

Un regalo mai banale, un modo per osservare lo scorrere del tempo e, nel contempo, ammirare meravigliosi ballerini. Ecco la consueta carrellata del Giornale della danza in merito ai calendari, dedicati proprio alla danza, già in vendita, per il 2015.   The Royal Ballet calendar for 2015 Tantissime foto che ritraggono alcuni dei balletti più belli portati in scena alla Royal Opera House negli ultimi tre anni. I danzatori-modelli fotografati da Johan Persson, Tristam Kenton e Bill Cooper sono Zenaida Yanowsky, Melissa Hamilton, Carlos Acosta, Roberta Marquez, Marianela Nuñez, Eric Underwood, Lauren Cuthbertson, Sarah Lamb, Edward Watson, Emma Maguire, Federico Bonelli e Yuhui Choe.   Dancers among us Calendar 2015 – Breathtaking photos to free your imagination   Lo dice lo stesso titolo del calendario: foto che lasciano senza fiato e liberano l’immaginazione. Ebbene sì: Dancers Among Us dà l’opportunità di osservare da vicino la passione e la dedizione che molti di noi hanno per la danza, arte che regala energie inestimabili. Fotografie di Jordan Matter.   Classic Dance 2015 Un calendario che ritrae dodici balletti per altrettanti mesi: fulcro di questo almanacco proprio la danza classica. Le foto, rigorosamente in bianco e nero, sono state realizzate da L.Baldini.   ...

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Ballet and the Couture: il New York City Ballet racconta il rapporto coreografo/stilista

Da sempre “balletto” è sinonimo di eleganza, e spesso abbiamo visto collezioni di stilisti famosi ispirati al balletto, specialmente al tessuto “svolazzante” dei tutù e alle scarpette (le “ballerine”, appunto…). Ma il balletto può non solo dettare la moda, ma anche fare di essa una parte ulteriore dello spettacolo. Il New York City Ballet, ottima compagnia americana, e detentrice dell’eredità di Balanchine, ad esempio, da qualche tempo collabora con stilisti famosi; quest’anno i nomi sono ancora altisonanti: con Sarah Burton per Alexander McQueen, Mary Katrantzou, Carolina Herrera, Thom Browne, Valentino Garavani. L’idea pare sia partita da Sarah Jessica Parker, ma non è certo un rapporto, quello tra moda e balletto, nuovo: nasce forse col balletto stesso, anche se la prima accoppiata vincente in questo campo è sicuramente quella Diaghilev-Chanel, quando l’impresario dei Ballets Russes chiamò la stilista a creare i costumi per Le Train Bleu. Quest’anno il New York City Ballet presenta una stagione di alto livello, puntando su due balletti shakespeariani, Romeo e Juliet nella versione di Peter Martins e Sogno di una notte di mezza estate di Balanchine, e su altre 31 creazioni di Balanchine, tra cui Harlequinade. Ma i titoli della stagione (che, come sappiamo, è divisa ...

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Nuove stagioni e nuovi inizi. Le sfide del Miami City Ballet e del Pennsylvania Ballet

Nuove stagioni, tempo di novità. Dopo la nomina di Francesco Ventriglia come direttore artistico del New Zealand Ballet, due nuovi progetti scuotono altre due compagnie: il Miami City Ballet e il Pennsylvania Ballet. Il Miami City Ballet apre la ventottesima stagione in cerca di una nuova energia dopo il quasi completo turnover messo in atto dalla direttrice artistica nominata due anni fa Lourdes Lopez. È stato questo un periodo di assestamento, durante il quale la compagnia ha sperimentato nuovi titoli da portare in repertorio, che da questa stagione saranno riproposti; in due anni, dopo il cambiamento al vertice sia artistico sia accademico che ha visto lasciare questi due ruoli i coniugi Villella, la compagnia ha subito una trasformazione che l’ha portata ad essere più simile a un’istituzione che a una compagnia dall’atmosfera famigliare, perdendo così alcuni lati di spontaneità, ma guadagnando in considerazione sul piano nazionale e non solo. La sfida degli ultimi tempi è stata variare appunto anche il repertorio, introducendo uno stile più contemporaneo già in accademia e creando un repertorio più misto, più simile a quello delle altre compagnie statunitensi. Dei cinquanta danzatori stabili di questa nuova stagione, otto sono i nuovi danzatori in arrivo da altre ...

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