Bernadette Mirentxu Torres inizia a danzare all’età di sei anni. Durante gli anni di studio perfeziona la sua tecnica di danza classica attraverso corsi intensivi con compagnie quali Pacific Northwest Ballet, American Ballet Theatre, Houston Ballet, Hubbard Street Dance Chicago. All’età di diciassette anni, Bernadette firma il suo primo contratto di balletto professionale con il San Diego Ballet ricoprendo prima il ruolo di solista e poi di Principal Dancer al California Ballet. La sua carriera continua in tournée negli Stati Uniti e in Europa come artista ospite in diversi gala internazionali. Attualmente insegna Master Ballet Classes presso varie accademie, lavora come coreografa ed istruttrice di Pilates, metodo a cui si è dedicata con particolare impegno negli ultimi anni. Bernadette ha accolto il Pilates nel suo stile di vita come una forma di cross training per la sua carriera di danzatrice. Con Carlo Di Dio è Co-Direttrice del programma di danza “Torres Di Dio Ballet Program” (TDBP). In questa intervista esclusiva si racconta al Giornale della Danza. Ha iniziato i Suoi studi di danza molto precocemente, quando ha deciso di voler diventare una danzatrice di professione? Quando avevo tre anni ho detto ai miei genitori: “Diventerò una ballerina”. È divertente perché ...
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Carlo Di Dio: “I ballerini devono essere versatili” [ESCLUSIVA]
Carlo Di Dio ha studiato presso la Scuola di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli e ha concluso il suo percorso formativo presso la Scuola di Danza Classica “Harmony” diretta dal Maestro Arnaldo Angelini, suo maestro di vita, oltre che di danza. Dopo aver collaborato, tra gli altri teatri, con il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Massimo di Palermo, è approdato al San Diego Ballet e poi al California Ballet sotto la direzione di Maxine Mahon, compagnia dove ha lavorato a lungo come Principal. In questa intervista esclusiva si racconta al Giornale della Danza. Quando e come hai deciso di diventare un danzatore? Sicuramente devo ringraziare mia madre per aver intuito la mia passione quando ancora ero molto piccolo. Mi raccontava che mi vedeva ballare davanti la TV e ha colto l’opportunità di iscrivermi al primo anno di danza quando Enzo Gadaleta ha fatto nascere la prima scuola di danza di Procida. Avevo 8 anni quando ho iniziato, e da quel momento ho intrapreso un percorso importante che mi ha permesso di andare avanti e seguire la mia passione. Poi, negli anni successivi, ho avuto la possibilità di entrare a far parte della Scuola di Ballo del ...
Read More »California Ballet:“A Touch of Classics”
Il 26 e il 27 Marzo il California Ballet metterà in scena “A Touch of Classics” . Il programma prevede estratti dai principali capolavori di repertorio nella versione di Maxine Mahon: il pas de deux da Le Corsaire, su musiche di Adolphe Adam, il II Atto Il Lago dei Cigni e il III Atto de La Bella Addormentata, su musiche di Tchaikovsky. Interpreti principali: Carlo Di Dio, Bernadette Torres, Chie Kudo, Vitaliy Nechay, Raydel Caceres e Rebecca Correia, oltre al corpo di ballo del California Ballet. ORARI & INFO Sabato 26 Marzo, ore 14.30 e 20.00 Domenica 27 Marzo, ore 13.00 Garfield Theatre di La Jolla, San Diego, USA California Ballet Company www.californiaballet.org Lorena Coppola Foto di Alessio Buccafusca
Read More »Lo “Schiaccianoci” di Maxine Mahon al San Diego Civic Theatre, una fiaba che si rinnova
Ieri replica conclusiva de Lo Schiaccianoci di Maxine Mahon al San Diego Civic Theatre, con la San Diego Symphony, diretta da John Stubbs, in scena dallo scorso 18 dicembre per la 43esima stagione del California Ballet. Fra gli interpreti principali Gennadi Saveliev, solista dell’American Ballet Theatre, che si è alternato nel ruolo del Cavaliere con Vitaliy Nechay, e Carlo Di Dio, straordinaria rivelazione di talento tutto italiano, nel ruolo del Re delle Nevi. I ruoli della Fata Confetto, e della Goccia di Rugiada sono stati rispettivamente interpretati da Cassandra Lund e Chie Kudo, mentre la Regina delle Nevi è stata splendidamente interpretata da Bernadette Torres. Altri ruoli principali sono stati affidati ai solisti Rebecca Correia, Oscar Burciaga e Hugo Carreon. Nelle intenzioni di Maxine Mahon, lo spettacolo è una celebrazione del potere dell’immaginazione umana, e, secondo le sue stesse parole, “Lo Schiaccianoci ha tutto il potere di rendere gioiosa l’atmosfera natalizia”. In questa sua versione tali parole trovano piena conferma in una fiaba che si rinnova sempre magica ed intensa sulle note di Tchaikovsky. Lorena Coppola
Read More »Il California Ballet presenta “Lo Schiaccianoci” di Maxine Mahon
Dall’11 al 21 dicembre il California Ballet metterà in scena Lo Schiaccianoci, balletto in due atti su musiche di Tchaikovsky, coreografia di Maxine Mahon. Interpreti principali Carlo Di Dio, Bernadette Torres, Cassandra Lund, Chie Kudo, Vtaliy Nechay, Oscar Burciaga e Hugo Carreon. Artisti ospiti Gennadi Saveliev, solista dell’American Ballet Theatre, e Raydel Caceres. Oltre al corpo di ballo, il cast è composto da 200 bambini della California Ballet School di età dai 4 ai 14 anni. La trama del balletto è tratta da una favola borghese di Ernst Theodor Amadeus Hoffman, Schiaccianoci e il re dei topi, pubblicata nel 1816, liberamente reinterpretata in Francia da Alexandre Dumas. Fu in questa versione che arrivò al coreografo Petipa, che eliminò subito i risvolti più inquietanti del racconto a favore di una formula spettacolare che esaltasse maggiormente lo spirito favolistico e con questo impianto la consegnò poi ad Ivanov, suo successore, che ne portò a termine la coreografia. Così reinterpretato, il balletto tradì l’opera letteraria di Hoffman, ignorando i risvolti oscuri della vicenda che si nascondevano dietro la favola, ma fu egualmente un successo perché furono esaltati gli elementi tradizionali dell’amore, dei prodigi e dei divertimenti. È la sera della vigilia di Natale. Nella casa ...
Read More »Bernadette Torres: “In una sola parola la danza è vita”
Quando hai iniziato a danzare e quando hai deciso di diventare una ballerina? Ho iniziato quando avevo tre anni. I miei genitori mi iscrissero ad un corso di balletto folkloristico messicano perché avevo espresso loro il desiderio di danzare. Mi piaceva la danza folklorica, ma il mio sogno era studiare danza classica, così iniziai a prendere lezioni all’età di sei anni ed ho continuato fino ai diciassette, quando sono stata invitata a danzare a livello professionale nel San Diego Ballet. Alla domanda quando ho deciso di diventare una ballerina… posso rispondere che la mia decisione l’avevo già presa sin da bambina. Mia madre mi ha raccontato che, proprio quando avevo tre anni, le annunciai che volevo diventare una ballerina. Non è mai riuscita a capire come mi fosse nato questo desiderio perché non sapevo neanche cosa fosse il balletto né lei ne sapeva più di me. Pensò che forse questa mia passione era nata dall’aver visto una ballerina a “Sesame Street”, un programma americano per bambini. Che io ricordi, dunque, ho sempre voluto danzare! Essere una ballerina è una vocazione o una scelta? Questa è una domanda interessante. Per me essere ballerina è sia una vocazione che una scelta. Credo di esser ...
Read More »Carlo Di Dio, un talento tutto italiano al California Ballet
Hai iniziato i tuoi studi di danza al Teatro San Carlo e ti sei poi diplomato presso il Maestro Angelini, una scuola di grande tradizione… Il Maestro Angelini dirige una Scuola nella quale la Danza viene vissuta e presentata prima di tutto come una disciplina di vita, attraverso la quale avviare i giovani allievi verso traguardi che non si limitino all’ambiente ristretto della propria regione ma si aprano al Mondo. Le lezioni sono state indubbiamente severe, ma l’esempio di tanti allievi che hanno mosso i primi passi in quella Scuola, per poi proiettarsi nel mondo, è stata la molla che ha spinto me e tanti altri a stringere i denti e guardare in avanti ed in alto, mai indietro. Il Maestro e i suoi figli sono stati un modello di arte, di cultura, di Vita. Il tuo rapporto con Napoli Odio e Amore. Indubbiamente ballare a Napoli è stato importante e lo è ancora oggi, ma Napoli è in Italia, con i suoi limiti e le sue restrizioni. Non rinnego nulla, ma ad un certo punto della mia vita ho sentito che avevo bisogno d’altro senza mai, però, disprezzare Napoli e ciò che mi ha offerto. Oggi ci torno volentieri, ...
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