Una donna sopravvive sempre al suo destino, sempre. È il concetto guida di Evocative Triptych di Franca Pagliassotto in scena in prima nazionale e in data unica il 27 maggio al Teatro Café Müller di Torino, nell’ambito della stagione teatrale diretta dalla coreografa Caterina Mochi Sismondi e sostenuta dal Bando Tap – Torino Arti Performative in collaborazione con blucinQue/Nice. Pagliassotto fonde tre arti differenti la danza, la cinematografia e la letteratura, in un viaggio intimo ed emotivo nella forza femminile. “La danza – spiega Sismondi – diventa strumento coinvolgente nel raccogliere mondi artistici diversi, ma che hanno la stessa matrice culturale, spirituale e scenica. È ‘Tanz Theater’, concetto così caro a Pina Bausch, in una dinamica evocativa dove il corpo comunica ciò che l’anima ci racconta in silenzio. “Come le arti del cinema e della letteratura ci consegnano uno straordinario potere comunicativo, così la danza ne può raccogliere gli stati visionari, apparentemente relegati, trasformandoli in nuove estetiche espressive di movimento – afferma Franca Pagliassotto -. Lo spettacolo nasce dalla volontà di rendere omaggio a Ismael Ivo, con cui ho condiviso l’avventura artistica dal 2001, un percorso di vita che mi ha cambiata, e che ha cambiato il mio modo di ...
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Vertigini assestanti al Piccolo Teatro Grassi
Il Piccolo Teatro Grassi di Milano il 19 ottobre alle ore 21 apre le porte a VertigoSuite#, coreografia della compagnia blucinQue diretta da Caterina Mochi Sismondi. Il lavoro nasce nel 2014 all’interno del progetto Studio sulla Vertigine e, col sostegno della Fondazione Piemonte dal Vivo in coproduzione con il centro Cirko Vertigo, viene presentato in forma di studio al Festival Mirabilia 2014, al Castello di Rivoli per la Settimana della Cultura in Europa e a settembre 2014 alle Fonderie Teatrali Limone di Moncalieri. Il concetto-chiave, alla base della partitura coreografica, è quello di smarrimento, di disequilibrio – logiche conseguenze della vertigine. I corpi danzanti sono in bilico, fuori tempo, fuori asse. Il movimento è perennemente in divenire, così come l’identità: ogni danzatore porta in scena la propria vertigine, oscillante tra passato presente e futuro, tra danza, circo, teatro e musica elettronica – rigorosamente suonata dal vivo da Albert Fratini. 60 minuti di spettacolo senza intervallo in cui perdersi nella propria vertigine e – perché no? – ritrovare davvero se stessi. ORARI & INFO 19 ottobre ore 21 Piccolo Teatro Grassi Via Rovello, 2 – Milano Tel. 848 800 304 https://www.piccoloteatro.org/ Marco Argentina www.giornaledelladanza.com
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