Ambra Senatore, Direttrice del Centre Chorégraphique National de Nantes, torna nella sua città natale e propone sul palcoscenico di Torinodanza Festival la sua nuova creazione, In comune, in cui continua la sua esplorazione delle relazioni umane insieme a un gruppo di dodici danzatori. Lo spettacolo andrà in scena in prima nazionale nella Sala Grande delle Fonderie Limone di Moncalieri il 26 settembre 2024. Dodici danzatori in scena, di diversa provenienza geografica e culturale, abbastanza numerosi per costituire una micro-popolazione in movimento. Ambra Senatore prosegue la sua esplorazione delle relazioni umane volgendosi questa volta verso la reiterazione dei comportamenti che tutte le specie viventi, tra cui la nostra, mettono in atto per sopravvivere. Una ripetizione che diventa un motivo coreografico per mostrare delicatamente le gioie, le debolezze umane, le paure e le delusioni. In comune è un gioco di condivisione dello spazio, in cui la coreografia gioca con tensioni, ripetizioni e inversioni. Riaffiora tutta l’arte della composizione coreografica di Ambra Senatore, coperta da un sottile filtro dell’assurdo, denso dell’ironia che caratterizza sempre la sua danza, fatta di pause ritmiche e connessioni inaspettate. Jonathan Seilman, compositore con cui Senatore lavora dal 2016, crea una partitura su misura, esplorando una musica che racconta ...
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Danza internazionale: a Casalecchio arriva Ambra Senatore
Dieci anni fa, Ambra Senatore – coreografa e performer, dal 2015 direttrice del “Centre Chorégraphique National de Nantes” in Francia – portava in scena “Passo”, la sua prima coreografia di gruppo. Oggi Senatore ha riunito gli interpreti di allora per una nuova creazione, una danza generosa e aperta verso l’altro, un passo a quattro sull’essere un gruppo, interrogandosi sull’esistenza e desiderando la felicità. “Col tempo” – questo è il titolo dello spettacolo – arriverà il 15 marzo alle 21 sul palcoscenico del teatro “Laura Betti” a Casalecchio di Reno (Bologna). “Abbiamo iniziato le prove a fine gennaio 2020 – racconta la coreografa – e uno dei motivi di base era la riflessione sull’atto creativo nel contesto storico, politico e sociale: riflessione ispirata anche dagli interessanti incontri con scienziati e filosofi con punti di vista diversi sul mondo e sul presente. Essendo una piccola comunità facente parte di una comunità ben più grande, ci siamo chiesti quali erano i nostri desideri e come realizzarli insieme. Alcuni di essi possono essere realizzati sul palcoscenico. E gli altri? Non trovando sempre le risposte, abbiamo nel frattempo giocato con le domande. Poco dopo l’inizio delle prove, il tempo si è fermato per tutti. Per lungo tempo, comprimendosi. Le settimane di ...
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