È tempo di première anche per la Compagnia Aleph. L’ensemble guidata dalla coreografa Paola Scoppettuolo presenta, infatti, il prossimo 27 ottobre al Teatro Greco di Roma Soliloquio2023, una vera e propria storia danzata che si svolge in quattro capitoli. Basement, Mirror, Terrace, Twins i titoli delle quattro storie in danza che la compagnia danzerà ai presenti in sala, sulle musiche originali di Francesco Paniccia. Una donna, 4 volti tratteggiati da sentimenti duali e sguardi allo specchio, solitudini oscillanti tra manie e nevrosi racchiuse tra mura della prigionia manicomiale delle nostre ossessioni . Ricordi di paure che si susseguono tra un suono di battipanni ed un comando da addestratore. Parole dell’anima che ripetiamo guardandoci nell’Altro. Voci e verità che intervengono negli intervalli delle nostre brevi prese di coscienza. Un terrazzo può esser la fine o il confine di un nuovo inizio nei luoghi dell’ immaginazione dove i soliloqui non son altro che un lieve sussurro rivolto a se stessi. ORARI & INFO 27 ottobre ore 21.00 Teatro Greco Via R. Leoncavallo, 10 Roma www.lapiroettaaleph.it www.giornaledelladanza.com Foto di Paolo Loli
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“Voci – Medea”: dal 19 aprile riaffiora il Mito al Teatro Cassia con la Compagnia Aleph
Andrà in scena dal 19 al 21 aprile al Teatro Cassia di Roma il nuovo lavoro della compagnia Aleph Voci – Medea. La rappresentazione, diretta da Paola Scoppettuolo, è liberamente ispirata a Medea. Voci, romanzo pubblicato nel 1996 dalla scrittrice tedesca Christa Wolf. Il romanzo nasceva dalla chiara volontà dell’autrice di riscattare la figura mitica di Medea, dai tempi di Euripide in poi considerata personaggio perfido, dedito alla magia occulta e infanticida. Christa Wolf recuperava, così, fonti antecedenti la tragedia euripidea per ritrovare la visione di una Medea di origini “barbare”, dedita ai riti della madre terra, inerme di fronte a una nuova società ricca, razionale e patriarcale quale la società greca che la voleva come capro espiatorio. Una donna troppo legata alla vita e all’idea dei figli come bene supremo per arrivare ad ucciderli. Il romanzo allora veniva affidato alle “voci”, alle testimonianze di chi aveva conosciuto e intessuto rapporti personali con questa donna dalla forte personalità. Brillante ispirazione per Paola Scoppettuolo e la sua Compagnia Aleph, impegnate nell’ideazione di performance che percorrano il Mito attraverso la sperimentazione di forme di teatro danza per ricondurre teatro e danza alle antiche origini cosparse di sacralità. Voci-Medea porterà sul palcoscenico del Teatro ...
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