Il teatro sospeso è il titolo di un progetto fotografico che ripercorre attraverso le immagini una realtà inattesa: dopo oltre un anno dalla prima chiusura dei teatri, vi rientriamo con una serie di inediti scatti tra angoli segreti e insolite prospettive. Damiano Mongelli, fotografo e ideatore del progetto realizzato in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma, nel cui Corpo di Ballo danza da oltre vent’anni, così dichiara a proposito dell’iniziativa: “Il teatro sospeso è un progetto fotografico del nostro tempo: definito ‘servizio non essenziale’, il teatro con fatica ha cercato di sopravvivere, trovando nuove forme di spettacolo. Inevitabilmente, l’assenza di pubblico e le regole di distanziamento sociale hanno creato, negli artisti e negli addetti ai lavori, vuoti difficili da riempire. Il teatro sospeso espone un anno di fotogrammi, con una visione personale che cerca di confermare – citando Antoine de Saint-Exupéry – che ‘l’essenziale è invisibile agli occhi’”. Il progetto Il teatro sospeso prevede la composizione e la pubblicazione di un libro con una serie di fotografie realizzate da Damiano Mongelli: immagini di spazi interni ed esterni al Teatro Costanzi di Roma, catturate durante i mesi di interruzione dell’attività di spettacolo, insieme a ‘scene’ d’attesa e di quotidianità, di ...
Read More »Tag Archives: Damiano Mongelli
Damiano Mongelli: “La danza, nonostante tutto, è la passione della mia vita, mi completa e mi fa felice!”
La semplicità fatta a persona, anzi: a ballerino. Damiano è timido, semplice, quasi si nasconde quando mi racconta la sua storia di danzatore, dei sacrifici fatti per poter ballare su uno dei palchi più importanti d’Italia, il Teatro dell’Opera di Roma. Qualità che pochi ballerini ancora serbano e che, molto spesso, stanno dimenticando. Damiano, però, quando entra in scena si trasforma: da riservato e quasi timoroso, affronta il pubblico e dà il meglio di se stesso, lasciando da parte ogni piccolo sentore di paura e insicurezza che, magari, ancora la vita gli pone davanti. Un ragazzo fragile e forte allo stesso tempo che, nonostante le difficoltà di natura economica che il mondo dei teatri sta affrontando, continua a credere nella danza e nel ruolo fondamentale che può svolgere nella società attuale. Come tanti danzatori, anche tu hai iniziato da piccolo: a sei anni hai cominciato a studiare, a dieci sei stato ammesso alla Scuola del Teatro dell’Opera per poi proseguire la preparazione fino al diploma. Hai faticato tanto, visto che comunque ti spostavi ogni giorno da Nettuno a Roma per inseguire i tuoi sogni… In effetti ho faticato parecchio ma l’ho fatto perché mi piaceva quello che facevo e soprattutto ...
Read More »