Perché si danza? Esistono diverse risposte a questa domanda apparentemente semplice e dipendono da due fattori: la motivazione intrinseca e la motivazione estrinseca. La prima si esplica con il fatto che la danza è parte del ballerino, è la sua vita. Il danzatore vuole danzare, sia che si tratti di un professionista, di un amatore innamorato della danza o di un insegnante, indipendentemente dal livello tecnico delle sue classi e dallo stile che insegna. Il secondo tipo di motivazione è invece collegata agli altri, per esempio ai genitori che pagano corsi di danza o accademie, comprano abbigliamento costoso e attribuiscono il loro sogno ai figli. O alla necessità del ballerino di ottenere ammirazione per cercare negli applausi quella sicurezza di cui è carente come persona. La motivazione è un insieme di forze che guidano la direzione, l’intensità e la regolazione dell’impegno comportamentale. Il raggiungimento o meno degli obiettivi legati alla danza è influenzato da ciò che motiva a ballare. Capire la differenza tra motivazioni sane e non sane è fondamentale per il successo del danzatore. La motivazione infatti costituisce il fondamento delle capacità mentali di qualsiasi performer. Imparare a riconoscerla aiuta gli artisti a raggiungere il loro massimo potenziale, sia in ...
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