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Spoleto 2022, Sara Zuccari – Racconta la Danza: “Danza chi, come e perché” per l’occasione incontra i giovani e Julio Bocca

Giunta alla 30ª edizione, la Settimana Internazionale della Danza e il Concorso Internazionale di danza Città di Spoleto 2021, sotto la Direzione Generale di Paolo Boncompagni e la Direzione Artistica di Irina Kashkova sono lieti di presentare, dopo il successo dello scorso anno, una novità assoluta: “Sara Zuccari racconta la Danza” con l’appuntamento, per il secondo anno, della nota rubrica del Giornale della Danza – DANZA CHI, COME e PERCHE’. Sara Zuccari giornalista, storico,  critico di danza tra i più popolari e influenti del settore, direttore del Giornale della Danza, già Presidente del Premio della Critica a Spoleto dal 2012, incontrerà i giovani partecipanti del concorso, durante le consuete lezioni. L’appuntamento guidato e ideato da Sara Zuccari, è fissato giovedì 19 maggio 2022 alle ore 11.30, presso il Teatro Giancarlo Menotti di Spoleto,  sarà un momento di riflessione, discussione e confronto di storia della danza e storia di vita, una chiacchierata a più voci, per aiutare i ragazzi a capire il mondo della danza non solo tecnicamente ma anche culturalmente. L’evento sarà trasmesso in diretta live Facebook sulla pagina del Giornale della Danza, la prima testata giornalistica online in Italia di settore. Per l’occasione quest’anno interverrà  all’evento la stella internazionale della danza Julio ...

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“Danza chi, come e perché?” – La Posta di Anna Maria Prina

Gentile Signora Prina, quando osserva un danzatore ballare, oltre alla pulizia dei movimenti, cosa non dovrebbe mai mancare per Lei durante una performance? (Andrea da Caserta) Caro Andrea, un danzatore professionista per essere definito tale dovrebbe avere allure (portamento-aire, come dicevano Carlo Blasis e Cecchetti), personalità, eleganza, espressività, sicurezza e carisma. In realtà è difficile trovare tutte queste doti in un solo ballerino, quindi mi accontenterei di trovarne almeno due per distinguerlo dal mero esecutore di passi. Per quanto riguarda la tecnica, la pulizia dei movimenti è per me fondamentale, ma non deve essere fine a se stessa, bensì un mezzo per poter diventare interpreti superiori. Quanto detto vale senz’altro per la danza classica, ma anche la contemporanea spesso ne tiene conto. Secondo il mio parere, al giorno d’oggi si tende a puntare troppo sulla fisicità dell’esecuzione, ovvero sulla tecnica forte e strabiliante (quella che io chiamo acrobazia da circo), senza curare lo stile e l’eleganza dei movimenti. Ma sono proprio questi ultimi a non dover mai mancare in una performance da professionista. Cari saluti. Cara Signora Prina, sarei curioso di domandarle con quale teatro, oltre alla Scala di Milano, ha un rapporto speciale? (Flavio da Trieste) Devo dire che ...

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Prina

“Danza chi, come e perché?” – La Posta di Anna Maria Prina

Gentile Signora Anna Maria Prina, sono un Suo grande ammiratore e la stimo tantissimo, sia come persona che professionalmente. Lei che ha danzato con Rudolf Nureyev, a distanza di anni, sa dirmi che persona era il grande Rudy in sala prove e cosa le ha trasmesso? (Luca da Firenze) Caro Luca, Nureyev era un artista dalla forte personalità, un uomo estroso, eclettico e imprevedibile. Infatti non lo si può definire solo danzatore, sarebbe restrittivo. In lui si racchiudevano diverse personalità: l’uomo senza regole, scanzonato ed eccessivo, il danzatore esaltato e dirompente, il ballerino estremamente disciplinato che si allena e studia per ore infinite per raggiungere la perfezione, il Maestro esigente e severo, ma generoso, che mette al servizio di colleghi e partners tutta la sua competenza ed esperienza. Quando Nureyev entrava in sala, anche senza vederlo si percepiva la sua presenza. Ogni tanto aveva comportamenti aggressivi e sgarbati nei confronti dei ballerini più indolenti, ma tutto sommato godeva del massimo rispetto per il suo rigore. Rudy, infatti, pretendeva dagli altri ciò che pretendeva da se’ stesso. A me ha trasmesso un grande senso del dovere, l’importanza della concentrazione e della dedizione al lavoro, ma anche l’attenzione quasi maniacale al particolare. ...

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Speciale Vittoria Ottolenghi

“Speciale Vittoria Ottolenghi”,  iniziativa a cura del Direttore del giornaledelladanza.com, nonché critico e storico di danza, Sara Zuccari, e da lei fortemente voluta per  omaggiare la figura di questa grande Signora della Danza  raccoglierà un’intervista a Vittoria Ottolenghi  e  gli estratti della rubrica “Danza chi, come e perché”  da lei curata in esclusiva per il giornaledelladanza.com. ————————————————————————————————————————————————————————- Mi chiamo Antonietta e Le scrivo perché vorrei chiedere un Suo parere, per me significa molto. Premetto che è stata la danza, il mio amore per essa, a farmi crescere il desiderio di approfondire il mio rapporto con quest’arte e di ampliare le mie conoscenze non solo artistiche ma culturali e sociali. La amo nella sua totalità, nelle sue svariate discipline: pratiche, teoriche e storiche.Più di ogni altra disciplina mi ha insegnato che la costanza e l’onestà sono valori che non pagano ma arricchiscono l’animo umano. Ho imparato che in ogni cosa che faccio devo essere completamente presente e che alle volte provare a sentirsi leggeri non significa sistematicamente essere superficiali, ma coraggiosi nel sorridere nonostante la fatica, il dolore e le delusioni. Forse per molti sono nozioni scontate, ovvie, ma io ho dovuto comprenderle e farle mie. Amo danzare, e mi incanto nell’osservare gli altri danzare. ...

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Speciale Vittoria Ottolenghi

“Speciale Vittoria Ottolenghi”,  iniziativa a cura del Direttore del giornaledelladanza.com, nonché critico e storico di danza, Sara Zuccari, e da lei fortemente voluta per  omaggiare la figura di questa grande Signora della Danza  raccoglierà un’intervista a Vittoria Ottolenghi  e  gli estratti della rubrica “Danza chi, come e perché”  da lei curata per alcuni mesi in esclusiva per il giornaledelladanza.com. —————————————————————————————— Lei che è stata artefice della Maratona di danza ed ha vissuto quest’arte dall’interno ogni giorno per così tanti anni, se dovesse fare un bilancio fra la danza di ieri e la danza di oggi? Elisa da Brescia   Forse, anche nel caso della danza e dei suoi estimatori (per carità non parliamo degli “adoratori” maniaci – sempre, ovunque e per chiunque), si sta verificando il lento passaggio tra una notevole indifferenza generale – ben riconoscibile fino a qualche decennio fa –  e la presenza di alcuni straordinari cultori, critici di professione e spettatori appassionati, anche lontanissimi dall’ambito della danza teatrale.   Vittoria Ottolenghi   Lei che ha conosciuto tanti divi della danza nel senso più pieno del termine, crede che il fenomeno del divismo sia tuttora presente nel panorama della danza italiana ed internazionale? Giacomo da Firenze   Il fenomeno ...

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Speciale Vittoria Ottolenghi

“Speciale Vittoria Ottolenghi”,  iniziativa a cura del Direttore del giornaledelladanza.com, nonché critico e storico di danza, Sara Zuccari, e da lei fortemente voluta per  omaggiare la figura di questa grande Signora della Danza  raccoglierà un’intervista a Vittoria Ottolenghi  e  gli estratti della rubrica “Danza chi, come e perché”  da lei curata per alcuni mesi in esclusiva per il giornaledelladanza.com. (Intervista del 20 agosto 2010) Una vita dedicata alla danza, se dovesse fare un bilancio? Positivo! Tra bene e male, penso sia stata una buona scelta. Perché ama la danza? Non lo so. Credo, dopo tanti anni, che la danza abbia scelto me! Ed io, forse, l’ho scelta perché mi ricordava l’amore. Perché come l’amore coinvolge il corpo e la mente, con tutte le sue sfaccettature, emozioni e sentimenti. Lei più volte ha sottolineato che non ha mai studiato danza . Come è entrata la danza nella sua vita? In maniera casuale, cercavo lavoro e Sandro d’Amico, capo-redattore dell’Enciclopedia dello Spettacolo, mi disse che avevano bisogno di qualcuno che scrivesse di danza e balletto… io sino ad allora non avevo mai visto un balletto in vita mia. All’inizio ero spaventata; poi ho iniziato a leggere tutto quello che potevo. Ho divorato libri ...

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La posta di Sara Zuccari…

DANZA CHI, COME E PERCHE’? Gentile direttore cosa ne pensa della questione che riguarda il Premio Positano, che è stato tolto al Prof. Alberto Testa a mio avviso in modo pessimo? Giuliano (Positano) Caro Giuliano questa è una questione che tanto mi è stata a cuore ed è una battaglia a cui ho creduto con tutta me stessa… Penso che togliere in modo così indegno una “creatura” al proprio padre, dopo che gli ha dato la vita, l’ha cresciuto, l’ha curato e l’ha portato al suo quarantesimo compleanno, sia qualcosa di indescrivibile. Penso che certe azioni siano solo delle persone senza anima e senza scrupoli. Chi ha cuore non può arrivare a tanto! E questo denota una totale assenza di cultura, civiltà e professionalità: questo è il mio modesto parere. Auguro al Prof. Alberto Testa di poter ritornare a dirigere il suo premio. Sara Zuccari —————————————————————————————————– In questi giorni il tema dell’anoressia nella danza è su tutte le prime pagine dei giornali e nelle TV suscitando molto clamore. Qual è il suo pensiero a proposito? Manuela (Perugia) Non possiamo negare l’evidenza: questa è una problematica che esiste purtroppo. E’ ovvio che l’anoressia è una malattia che può attecchire in qualsiasi ...

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Sara Zuccari: “Grazie Vittoria per tutto quello che hai fatto per il giornaledelladanza.com!”

Cari lettori, vi annuncio con molto rammarico che la Sig.ra Vittoria Ottolenghi per seri motivi di salute non potrà più scrivere e curare la rubrica “Danza chi, come e perchè?”. Ho scelto di ereditare con molto onore il lavoro fatto da Vittoria Ottolenghi, quindi dai prossimi giorni mi occuperò io di rispondere a tutte le vostre domande. Colgo l’occasione inoltre per ringraziare Vittoria Ottolenghi che ha creduto in me e nel mio lavoro. Ancor di più sono felice che il giornaledelladanza.com da me diretto possa vantare per sempre di aver ospitato un grande critico, e che mai nessuno potrà mai cancellare. Sono felice infine di aver qualche mese fa, in occasione dei GD AWARDS 2011, consegnato personalmente a Vittoria Ottolenghi, un premio speciale alla sua lunga e brillante carriera. Grazie Vittoria per tutto quello che hai fatto per il giornaledelladanza.com e per la danza italiana. Con affetto sincero Sara Zuccari Direttore del www.giornaledelladanza.com

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