Sarah Lane, ballerina dell’American Ballet Theatre, è stata la controfigura dell’attrice Natalie Portman nel “Cigno Nero”, il film di Darren Aronofsky. Pare che la ballerina abbia accusato l’attrice di essersi presa tutti i meriti riguardanti l’interpretazione cinematografica del cigno nero, facendo credere a pubblico e addetti ai lavori che, sostanzialmente, la Portman avesse imparato, in un anno di allenamento, a fare quello che spesso non bastano quindici o venti anni per apprendere, ovvero danzare come un’étoile. Infatti secondo Sarah Lane, la star Natalie Portman, vincitrice dell’Oscar come miglior attrice protagonista, che ha sempre ammesso pubblicamente di aver avuto una controfigura per le scene di danza che era impossibile per lei affrontare con un solo anno di studi, dieta ferrea e patimenti vari – sarebbe protagonista del 5% delle scene di danza. I produttori della Fox Searchlight, però, prendono le difese dell’attrice: “Ci riteniamo fortunati ad avere avuto Sarah per le scene di danza più difficili e lodiamo il suo lavoro, ma è Natalie che balla nella maggior parte del film”. Anche Benjamin Millepied, compagno della Portman e suo partner di scena nel “Cigno Nero”, assicura: “L’85 % del film è di Nathalie”. Leonilde Zuccari Scrivete a: leonilde.zuccari@giornaledelladanza.com
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Black Swan – Il Cigno Nero in uscita sul grande schermo venerdì 18 febbraio, intarvista a: Darren Aronofsky
Con l’uscita venerdì 18 febbraio del film Il cigno nero – Black Swan, il balletto torna sul grande schermo. Ne abbiamo approfittato per intervistare Darren Aronofsky il regista del film che ci guiderà all’interno della storia e ci racconterà come nasce questa idea. Nel tuo ultimo film, The Wrestler, eravamo nel mondo molto violento del wrestling, con Il cigno nero – Black Swan, ti interessi invece al mondo più delicato del balletto. Come mai questo passaggio da un estremo all’altro? Alcune persone considerano il wrestling come la più bassa delle forme d’arte, mentre altri ritengono che il balletto sia la più alta, ma in realtà hanno qualcosa di molto simile. Mickey Rourke come wrestler vive delle esperienze assolutamente paragonabili a quelle di Natalie Portman come ballerina. Entrambi sono degli artisti che utilizzano i loro corpi per esprimersi, ma sono minacciati dai malanni fisici, perché i loro corpi sono gli unici strumenti che hanno per comunicare. La cosa interessante per me era trovare due storie collegate in quelli che potrebbero sembrare dei mondi distanti. I due film sono legati anche da un’interpretazione principale che va ben oltre quello che appare in superficie. Il ruolo di Nina è decisamente diverso da tutto ...
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