Balletto-pantomima in tre atti e sei scene, vide la sua prima rappresentazione (titolo originale “Marco Spada ou La fille du bandit”) a firma di Joseph Mazillier sulla musica di Daniel-François-Esprit Auber (libretto di Eugène Scribe) presso l’Academie Royale de Danse et Musique (attualmente Opéra di Parigi), il 1° aprile 1857 con interpreti Carolina Rosati, Amalia Ferraris, Lucien Petipa, Domenico Segarelli, Louis Mérante, Eugène Coralli. La storia ruota intorno alla figura del conte Federici. Egli – pur essendo fidanzato promesso alla marchesa Sampietri, nipote del governatore di Roma – ama Angela senza sapere che lei è la figlia del bandito Marco Spada. A sua volta la marchesina è amata da Pepinelli, capitano dei dragoni. Al termine di un combattimento fra i dragoni e i banditi, il morente Marco Spada dichiara che Angela non è sua figlia. A questo punto non vi è più alcun ostacolo al matrimonio con il conte Federici e Pepinelli può sposare la sua amata marchesa. Malgrado la sua trama divertente, fresca e gioiosa la coreografia complessa e l’alto livello tecnico richiesto sia ai solisti che al corpo di ballo determinarono la sua scomparsa dal repertorio occidentale per più di un secolo. Nel 1981 Pierre Lacotte realizzò una ...
Read More »Tag Archives: David Hallberg
ESCLUSIVA: La nobile arte dell’insegnamento, intervista ad Anna Maria Prina – II parte
Continua l’intervista ad Anna Maria Prina, un’esclusiva di Giornaledelladanza.com divisa in due parti: la prima pubblicata lunedì 19 settembre, e la seconda qui di seguito. Durante la tua carriera hai conosciuto tutti i più grandi interpreti della danza; giusto citare Rudolf Nureyev, Paolo Bortoluzzi e Margot Fonteyn… Chi ti ha colpito in modo particolare e perché? Ho spiegato in una risposta precedente il perché della mia predilezione per Rudolf Nureyev. Paolo Bortoluzzi è stato uno straordinario ballerino e artista, poco riconosciuto in Italia, e una persona adorabile con cui era bello anche scherzare. Margot Fonteyn era danzatrice di grande classe e persona garbata (disciplinata alla lezione e sempre pronta ad aiutare); il suo stile nella vita e nella danza mi ha colpito molto e ho fatto tesoro del suo pregevole esempio. Altro straordinario artista era Erick Bruhn, per me il Principe in assoluto con la sua muscolatura per l’epoca incredibilmente allungata. Oltre ai grandi danzatori russi più sopra citati posso ricordare – fra i tanti e senza far torto ad altri – Olga Amati splendida ballerina con gambe meravigliose e amata da Balanchine; Svetlana Beriosova lirica e forte allo stesso tempo con il suo viso triste da statuina di Sèvres; ...
Read More »TOP TEN: 10 spettacoli di settembre, consigliati da GiornaledellaDanza.com!
Ritorna con la nuova stagione Top Ten, ormai consueta rubrica del Giornale della Danza, che vi segnala ogni mese i dieci spettacoli da non perdere (con buona pace della gerarchia dei numeri…sono tutti consigliatissimi!). E allora, calendario, taccuino e penna alla mano…pronti a trovare il vostro spettacolo del mese? Letter to a man, di B.Wilson, con M. Baryshnikov, dall’11 al 20 settembre al Teatro dell’Arte di Milano. Uno spettacolo di cui vi abbiamo già parlato, e che dal debutto di Spoleto, in molti aspettano con trepidazione, e molte curiosità… triennale.org La bella addormentata, di A. Ratmansky, con Massimo Murru (in un ruolo che non vi aspettate!), Svetlana Zakharova e David Hallberg, dal 26 settembre al 23 ottobre al Teatro alla Scala di Milano. Il ritorno di un coreografo che ha fatto della rielaborazione dei classici la sua firma. teatroallascala.org En avant, marche!, di A. Platel, che mette in scena insieme agli interpreti anche la fanfara dell’Unione Musicale Condovese, 25 e 26 settembre, alle Fonderie Limoni Moncalieri per Torino Danza. E il 26 settembre dalle 10 presso la Sala Gioco del Circolo dei Lettori Alain Platel incontra il pubblico… torinodanzafestival.it SUB / FALLING ANGELS / HERMAN SCHMERMAN /MINUS 16 di Compañía ...
Read More »GD Web TV: “Hallberg at Work”
Il regista Eric K. Yue cattura le movenze eleganti della star internazionale David Hallberg, nelle sale dell’American Ballet Theater. www.giornaledelladanza.com
Read More »Un americano… a Mosca!
La storia, almeno in questa occasione, non si ripete. Si rinnova. E, ad essere sinceri, ci stupisce assai positivamente. Per la prima volta nella storia del Bolshoi, infatti, un ballerino americano sarà la stella del teatro: David Hallberg, nato 29 anni a Rapid City (South Dakota), aprirà il “nuovo” Bolshoi, il cui restauro è durato ben sei anni. Hallberg non é il primo ballerino straniero ad esibirsi sulla scena del tempio russo del balletto, ma i suoi predecessori non erano mai stati designati come étoile. L’artista a stelle e strisce danza dal 2000 per l’American Ballet Theater, dove è stato promosso solista nel 2004 e ballerino principale nel 2005. Ha studiato alla Scuola di danza dell’Opera di Parigi. Nel 2008 e 2009 e’ stato in tournée in Russia nel quadro del progetto “Re della danza”e, nell’aprile dell’anno successivo, ha debuttato al Bolshoi e al Marinski di San Pietroburgo, ricevendo nello stesso anno il premio “Benois de la Danse 2010” per la sua interpretazione del ruolo di Albert in “Giselle” di Adolphe Adam. Un’occasione speciale per la stella statunitense che, nonostante si stia preparando al massimo e non veda l’ora di poter omaggiare l’istituzione russa proprio a passi di danza, sente ...
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