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Conferenza globale sul balletto con 34 direttori artistici da 17 paesi

Hope Muir, direttore artistico del “National Ballet of Canada”, ha ospitato Positioning Ballet, una conferenza globale che ha accolto un numero senza precedenti di 34 direttori artistici da 17 paesi diversi. La conferenza si è tenuta per la prima volta in Nord America presso il Four Seasons Centre for the Performing Arts e il Walter Carsen Centre for The National Ballet of Canada a Toronto, dal 28 febbraio al 2 marzo. Il più grande raduno del suo genere, i direttori artistici hanno preso parte a discussioni sullo stato attuale del balletto, sui problemi affrontati dalle compagnie di balletto, nonché sull’economia del balletto, sulla salute e il benessere degli artisti e su come supportare al meglio i ballerini nel 2025. Le discussioni sono state prodotte e facilitate da Assis Carreiro, ex direttore artistico del Royal Ballet Flander e direttore dei progetti artistici e culturali internazionali e co-fondatore e direttore della Positioning Ballet Foundation. “È stato un onore per il National Ballet of Canada ospitare la prima conferenza Positioning Ballet in Nord America. Questo incontro di direttori artistici è stata un’opportunità stimolante e rinvigorente per entrare in contatto con colleghi e amici da tutto il mondo e impegnarsi in conversazioni aperte e oneste ...

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Confermato David Hallberg alla direzione dell’Australian Ballet fino al 2030

Il direttore artistico David Hallberg dell’Australian Ballet è stato riconfermato per un ulteriore mandato di cinque anni fino alla fine del 2030. Inizialmente nominato a gennaio 2021, il contratto esteso di David Hallberg garantirà il consolidamento e la crescita del suo impatto artistico. Ora molto conosciuto in Australia, David è uno dei ballerini più rinomati della sua generazione. Formatosi alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi è entrato a far parte dell’American Ballet Theatre nel 2001, è diventato Principal Dancer nel 2006. Nel 2011, è entrato nella storia come il primo americano ad unirsi al Balletto del Bolshoi come Principal Dancer. Hallberg ha avuto un rapporto di lunga data con l’Australian Ballet come artista ospite prima di diventarne l’ottavo direttore artistico nel 2021. Ha collaborato con stimati coreografi come Alexei Ratmansky, Christopher Wheeldon e Twyla Tharp, e i suoi riconoscimenti includono il Benois de la Danse e il Princess Grace Statue Award. Il mio periodo all’Australian Ballet è stato incredibilmente gratificante e sono onorato di guidare la compagnia fino al 2030, ha affermato Hallberg. Portando opere sia classiche che contemporanee sui palchi di tutto il paese, abbiamo creato anteprime mondiali appositamente per l’Australian Ballet, abbracciando al contempo nuove possibilità creative ...

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Torna in scena il capolavoro su Nijinsky di John Neumeier  

Vaslav Nijinsky era all’apice della sua carriera all’inizio del XX secolo. Le sue performance senza pari gli procurarono ammiratori adoranti mentre le sue coreografie evocative e sensuali provocarono rivolte nei teatri di Parigi. In una tragica svolta degli eventi, Nijinsky soccombette agli effetti della schizofrenia, trascorrendo il resto della sua vita dentro e fuori dai centri di cura. Diede la sua ultima esibizione pubblica nel 1919 in un grand hotel svizzero in una danza che rifletteva la gamma di emozioni. L’acclamato coreografo John Neumeier esamina l’ultima performance di Nijinsky, tracciando l’ascesa e la caduta di un genio creativo in vividi dettagli. Ricorda la sua famiglia travagliata, le sue storie d’amore sfortunate e le performance trascendenti che gli hanno portato fama. In una produzione che sfida ogni categorizzazione “Nijinsky” offre agli artisti maschili dell’Australian Ballet diretti da David Hallberg, l’opportunità di cimentarsi nello stile distintivo del leggendario ballerino. Ambientato nel glamour della Parigi dei primi del XX secolo, le ricche scenografie e gli splendidi costumi creano un mondo nel mondo, traboccante di opulenza visionaria.   Vaslav Nijinsky è stato una grande fonte di ispirazione per John Neumeier fin dall’inizio della sua giovane carriera. Presentato per la prima volta nel 2000 dall’Hamburg ...

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Marco Spada (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

Balletto-pantomima in tre atti e sei scene, vide la sua prima rappresentazione (titolo originale “Marco Spada ou La fille du bandit”) a firma di Joseph Mazillier sulla musica di Daniel-François-Esprit Auber (libretto di Eugène Scribe) presso l’Academie Royale de Danse et Musique (attualmente Opéra di Parigi), il 1° aprile 1857 con interpreti Carolina Rosati, Amalia Ferraris, Lucien Petipa, Domenico Segarelli, Louis Mérante, Eugène Coralli. La storia ruota intorno alla figura del conte Federici. Egli – pur essendo fidanzato promesso alla marchesa Sampietri, nipote del governatore di Roma – ama Angela senza sapere che lei è la figlia del bandito Marco Spada. A sua volta la marchesina è amata da Pepinelli, capitano dei dragoni. Al termine di un combattimento fra i dragoni e i banditi, il morente Marco Spada dichiara che Angela non è sua figlia. A questo punto non vi è più alcun ostacolo al matrimonio con il conte Federici e Pepinelli può sposare la sua amata marchesa. Malgrado la sua trama divertente, fresca e gioiosa la coreografia complessa e l’alto livello tecnico richiesto sia ai solisti che al corpo di ballo determinarono la sua scomparsa dal repertorio occidentale per più di un secolo. Nel 1981 Pierre Lacotte realizzò una ...

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ESCLUSIVA: La nobile arte dell’insegnamento, intervista ad Anna Maria Prina – II parte

Continua l’intervista ad Anna Maria Prina, un’esclusiva di Giornaledelladanza.com divisa in due parti: la prima pubblicata lunedì 19 settembre, e la seconda qui di seguito. Durante la tua carriera hai conosciuto tutti i più grandi interpreti della danza; giusto citare Rudolf Nureyev, Paolo Bortoluzzi e Margot Fonteyn… Chi ti ha colpito in modo particolare e perché? Ho spiegato in una risposta precedente il perché della mia predilezione per Rudolf Nureyev. Paolo Bortoluzzi è stato uno straordinario ballerino e artista, poco riconosciuto in Italia, e una persona adorabile con cui era bello anche scherzare. Margot Fonteyn era danzatrice di grande classe e persona garbata (disciplinata alla lezione e sempre pronta ad aiutare); il suo stile nella vita e nella danza mi ha colpito molto e ho fatto tesoro del suo pregevole esempio. Altro straordinario artista era Erick Bruhn, per me il Principe in assoluto con la sua muscolatura per l’epoca incredibilmente allungata. Oltre ai grandi danzatori russi più sopra citati posso ricordare – fra i tanti e senza far torto ad altri – Olga Amati splendida ballerina con gambe meravigliose e amata da Balanchine; Svetlana Beriosova lirica e forte allo stesso tempo con il suo viso triste da statuina di Sèvres; ...

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TOP TEN: 10 spettacoli di settembre, consigliati da GiornaledellaDanza.com!

Ritorna con la nuova stagione Top Ten, ormai consueta rubrica del Giornale della Danza, che vi segnala ogni mese i dieci spettacoli da non perdere (con buona pace della gerarchia dei numeri…sono tutti consigliatissimi!). E allora, calendario, taccuino e penna alla mano…pronti a trovare il vostro spettacolo del mese? Letter to a man, di B.Wilson, con M. Baryshnikov, dall’11 al 20 settembre al Teatro dell’Arte di Milano. Uno spettacolo di cui vi abbiamo già parlato, e che dal debutto di Spoleto, in molti aspettano con trepidazione, e molte curiosità… triennale.org  La bella addormentata, di A. Ratmansky, con Massimo Murru (in un ruolo che non vi aspettate!), Svetlana Zakharova e David Hallberg, dal 26 settembre al 23 ottobre al Teatro alla Scala di Milano. Il ritorno di un coreografo che ha fatto della rielaborazione dei classici la sua firma. teatroallascala.org  En avant, marche!, di A. Platel, che mette in scena insieme agli interpreti anche la fanfara dell’Unione Musicale Condovese, 25 e 26 settembre, alle Fonderie Limoni Moncalieri per Torino Danza. E il 26 settembre dalle 10 presso la Sala Gioco del Circolo dei Lettori Alain Platel incontra il pubblico… torinodanzafestival.it  SUB / FALLING ANGELS / HERMAN SCHMERMAN /MINUS 16 di Compañía ...

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Un americano… a Mosca!

La storia, almeno in questa occasione, non si ripete. Si rinnova. E, ad essere sinceri, ci stupisce assai positivamente. Per la prima volta nella storia del Bolshoi, infatti, un ballerino americano sarà la stella del teatro: David Hallberg, nato 29 anni a Rapid City (South Dakota), aprirà il “nuovo” Bolshoi, il cui restauro è durato ben sei anni. Hallberg non é il primo ballerino straniero ad esibirsi sulla scena del tempio russo del balletto, ma i suoi predecessori non erano mai stati designati come étoile. L’artista a stelle e strisce danza dal 2000 per l’American Ballet Theater, dove è stato promosso solista nel 2004 e ballerino principale nel 2005. Ha studiato alla Scuola di danza dell’Opera di Parigi. Nel 2008 e 2009 e’ stato in tournée in Russia nel quadro del progetto “Re della danza”e, nell’aprile dell’anno successivo, ha debuttato al Bolshoi e al Marinski di San Pietroburgo, ricevendo nello stesso anno il premio “Benois de la Danse 2010” per la sua interpretazione del ruolo di Albert in “Giselle” di Adolphe Adam. Un’occasione speciale per la stella statunitense che, nonostante si stia preparando al massimo e non veda l’ora di poter omaggiare l’istituzione russa proprio a passi di danza, sente ...

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