TAM Teatro Arcimboldi Milano è entusiasta di annunciare la nascita di TAM Ballet, la nuova compagnia di balletto che si preannuncia come un’importante realtà nel panorama teatrale italiano. Frutto della visione artistica di Gianmario Longoni e dell’esperienza consolidata di Caterina Calvino Prina, il progetto nasce con l’ambizione di dare maggiore visibilità alla danza classica, valorizzando i giovani talenti italiani e offrendo loro un palcoscenico di prestigio dove esprimere la tecnica e la creatività. La compagnia si pone come un luogo “dove l’arte si fa emozione e la tradizione diventa futuro”. La nascita di TAM Ballet rappresenta per noi un momento di grande orgoglio e ambizione. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di trasformare il TAM in un luogo di eccellenza culturale, capace di innovare e, al tempo stesso, valorizzare le tradizioni artistiche più preziose. Con TAM Ballet vogliamo dare vita a una compagnia di danza classica che unisca il talento straordinario di giovani ballerini italiani alla nostra visione di un teatro inclusivo, dinamico e orientato al futuro. Abbiamo gettato le basi per un progetto che non solo porterà grandi produzioni sui palcoscenici del nostro Paese, ma che avrà anche l’ambizione di affermarsi nel panorama europeo come un punto di riferimento per la danza ...
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Il lago dei cigni: storia, personaggi, curiosità e trama
Balletto fantastico in tre atti e quattro scene, nel 1877 per la prima volta in assoluto venne portato in scena al Teatro Imperiale Bolshoi di Mosca con le coreografie firmate da Julius Wenzel Reisinger, il libretto di Vladimir Petrovic Begicev insieme a Vasil Fedorovich Geltzer (basato su una fiaba tedesca dal titolo “Der geraubte Schleier” di Jophann Karl August Musäus), con protagonisti Polina Karpakova, Vittore Gillert, Sergej Sokolov, Sergej Nikitin, Wilhelm Wanner, Olga Nikolayeva e le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij senza ottenere successo tanto da essere ritirato dalle scene. Nel 1894, al “Memorial Matinée” in omaggio a Čajkovskij da poco scomparso, venne riproposto solamente il secondo atto, riallestito per volere del direttore del Teatro Imperiale Mariinskij, che ne affidò la coreografia a Marius Petipa il quale lo diffuse al suo assistente Lev Ivanov. In seguito il tutto venne rielaborato dalla coppia Petipa/Ivanov, che per l’occasione superarono le loro rivalità e si divisero la stesura della coreografia: Lev Ivanov curò gli “atti bianchi” (II e IV atto) e Marius Petipa si occupò del I e del III atto, gli “atti neri”. Si divisero anche i divertissement del secondo atto: Petipa coreografò la danza spagnola e la mazurka, mentre ...
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