Chi ha ballato nella sua vita, professionalmente o a livello amatoriale ma con passione, lo sa bene: bisogna essere un po’ folli per dedicarsi alla danza, sentirla nel profondo e amarla visceralmente. Di seguito elenchiamo una lista esplicativa di situazioni che distinguono i bizzarri ballerini dai ‘comuni mortali’. ‘Non posso, ho danza’. E’ la frase più ripetuta, quasi un mantra, quando gli amici propongono un’uscita serale e il ballerino ha lezione di danza. La vita del danzatore, infatti, consiste in poche attività che si ripetono come routine coreografiche: andare a scuola o al lavoro, poi a lezione di danza, quindi tornare a casa. Questa sequenza si ripete all’infinito. Il danzatore approfitta di qualsiasi elemento di arredo urbano per improvvisare una seduta di stretching e dare sollievo ai muscoli indolenziti per il lavoro in sala. Allo stesso modo, ovunque si trovi, al supermercato o in ufficio, marca le sequenze coreografiche per introiettare i passi e il ritmo alla perfezione, guadagnandosi occhiate incerte dai presenti. Ma non gli importa, la danza viene prima. Il ballerino deve spesso spiegare a familiari e amici che la lezione di danza non è un pericoloso addestramento corpo a corpo dei Navy Seal. I lividi, le botte ...
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