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Fabbrica Europa 2017: tra comunità artistiche e ritualità del domani

Dal 4 maggio al 15 giugno, Fabbrica Europa trasforma la Stazione Leopolda e altri spazi della città di Firenze in un grande laboratorio sul mondo alla ricerca di nuove visioni di futuro. Il programma della XXIV edizione, infatti, si muove tra comunità artistiche e ritualità del domani, che prendono vita nelle atmosfere create da alcuni tra i massimi esponenti delle performing arts provenienti da tutta Europa e oltre – Medio Oriente, India, Cina e Africa – che renderanno la Stazione Leopolda di Firenze e gli altri spazi coinvolti dal festival, un luogo in cui immaginare e incontrare altri mondi possibili. Una mappa del contemporaneo in cui orientarsi con la bussola dello sguardo e della curiosità, tra grandi nomi e giovani emergenti della scena performativa più ricercata, tra linguaggi e segni di un panorama ricco e attuale che mostra nuove vie creative e sociali. Ad aprire il festival, il 4 e 5 maggio alla Leopolda, la prima nazionale di A love supreme di Salva Sanchis e Anna Theresa de Keersmaeker: una coreografia costruita sulla musica dell’omonimo capolavoro di John Coltrane, per i cinquant’anni dalla scomparsa del compositore afroamericano. Seguono una serie di interessanti prime nazionali: lo stesso 5 maggio, la nuova creazione ...

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Top Ten: gli spettacoli di maggio consigliati da Giornaledelladanza.com!

Questo mese di maggio la Top Ten di giornaledelladanza.com inizia, nonostante il meteo, a sentire l’arrivo dell’estate: quale stagione migliore infatti per dei festival? Ma prima di scoprire nuovi coreografi in nuove zone della vostra città, mettetevi comodi: tra grandi classici e qualche debutto, questo mese vi consigliamo anche una conferenza… Sleeping Beauty, Matthew Bourne’s New Adventures, dal 5 all’8 maggio, Teatro Arcimboldi – Milano. Allestimenti ricchi e riletture di trame famose in chiavi inedite e tutte da scoprire, aggiungete ottimi ballerini e non avrete bisogno di altri motivi per scegliere una creazione di Matthew Bourne. Short Stories, Carolyn Carlson Company, 3 maggio, Teatro Rossini – Civitanova Marche. C’è davvero bisogno che vi spieghiamo perché Carolyn Carlson non solo si debba vedere, ma, dato che questo titolo è nei cartelloni italiani da un po’, rivedere e rivedere ancora?! Bolero/Gaité Parisienne, Opus Ballet, 4 e 5 maggio, Teatro Cajka – Modena. Un debutto molto atteso questo, per una compagnia che sta crescendo molto anche a livello nazionale, su due titoli riproposti in chiave contemporanea dal coreografo Loris Petrillo. Romeo e Giulietta, Compagnia Nazionale del Balletto con G. Picone e L. Giuliani, 8 maggio, Teatro Comunale – Piacenza. Slitta solo di qualche ...

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La Francia in Scena: tour nei teatri e nei festival italiani a seguito della Danse

Si è aperta già in maggio la prima edizione della nuova stagione artistica nazionale dell’Ambasciata di Francia in Italia realizzata dall’Institut français Italia: La Francia in Scena. Una stagione artistica che “apre un nuovo ciclo il cui obiettivo è quello di presentare spettacoli e performance che promuovano la multidisciplinarità, l’innovazione e la tecnologia, e l’apertura alle reti artistiche europee. Perché oggi l’incontro fra le arti – ovvero la multidisciplinarità – è il cuore della creazione contemporanea”, afferma Catherine Colonna, l’ambasciatrice francese in Italia. Inseriti anche nei cartelloni di vari festival di cui vi abbiamo già parlato, gli spettacoli percorrono un po’ tutta Italia, e noi ve li proponiamo, come un tour italo-francese guidato dalla danza. Dopo gli eventi di maggio, si riparte da Firenze con Malika Adjardi e il suo assolo Sa prière, di cui vi abbiamo già accennato parlando di Fabbrica Europa, appuntamento di cui fa parte e che va in scena il 5 giugno. Altro appuntamento che avreste già dovuto segnare in agenda, quello del 23, 24, 25 giugno al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano, con Brahim Bouchelaghem e il suo Tracks, incontro tra gli anni folli del jazz e l’hip hop. Il 16 luglio a Bolzano, ...

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Meditation on beauty n°1/Meditation on beauty n°2 di Marina Giovannini

Si conclude la XX edizione di Fabbrica Europa a Firenze per l’occasione la coreografa Marina Giovannini presenta  Meditation on beauty  una sorta di viaggio nella struttura del movimento, un lavoro che nasce dalla traduzione in gesto di ciò che si coglie nel mondo circostante, dalla condizione nella quale viviamo che implora la necessità della bellezza.    In un luogo senza cornice, nel cadenzarsi di movimento ed equilibrio dentro forme che richiamano la perfezione geometrica, le danzatrici si muovono in uno spazio di parallelepipedi. Un lavoro diviso in più parti, ogni passaggio del lavoro risponde all’estetica di un atto coreografico che si pone al di fuori dell’idea di spettacolarizzazione, diventando un segno di esistenza, un’azione di riappropriazione dello spazio del corpo. Il danzatore e lo spazio interagiscono in un percorso preciso nel quale il corpo danzante si riprende lo spazio del bello, senza cercare artifici, partendo da ciò che esiste nel luogo del reale il tutto accompagnato dalle suggestioni visive e sonore di Nina Simone, Bruce McLean, Maya Deren. Meditation n°1, che nel sottotitolo prende il nome della sua interprete, Marta, quasi a voler stabilire un principio di iperrealismo da cui interrogarsi sulla naturalezza di un gesto e la funzionalità di un ...

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“La Sagra della Primavera” – paura e delirio a Las Vegas

Cristina Rizzo presenta La Sagra della Primavera Paura e Delirio a Las Vegas solo studio version per Fabbrica Europa della Sagra della primavera di Igor Stravinskij, il suo lavoro tiene conto di ciò che questa partitura coreografica ha rappresentato nel mondo musicale e della danza : molto è già stato detto e molto è già stato fatto sulla questione del rito, non credo che sia possibile aggiungere altro. Considero dunque questo progetto non come un confronto con la tradizione ma come una personale immersione in un universo sonoro. A questo proposito, metto da parte qualsiasi possibile interpretazione di una scena rituale, nessun racconto, nessun personaggio, nessuna rappresentazione…, ma il dispiegarsi di un atto dinamico a più corpi, un corpo unico intento in un esercizio di concentrazione all’unisono. Si propone di rendere visibile il complesso di suggestioni e impressioni che si genera in un individuo mentre assiste a un prodotto creativo, rispondendo alla domanda: Cosa vedo quando ascolto? Cosa ascolto quando vedo? la coreografa dice: Quando il movimento diventa delirio del corpo, ha sulla realtà lo stesso effetto distorsivo, la rende un immaginario malleabile, un territorio costruito per tentativi… Niente profondità ma solo superfici… The time of dance is now…Mettiamo che nell’immagine ...

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Aomori Project of Landscapes Remembered di Sioned Huws

Aomori Project è un progetto di ricerca che Sioned Huws porta avanti dal 2008 in collaborazione con artisti e performer giapponesi e che è stato presentato a più riprese e in forme diverse in Giappone, Inghilterra e Italia. Nel 2012 la coreografa gallese ha presentato a Fabbrica Europa una fase del progetto, Repetition, in duo con la danzatrice giapponese Reina Kamura, e torna ora con uno versione più ampia che coinvolge artisti Tsugaru. Il lavoro prende spunto dalla radice della parola Aomori, i cui significati sono ‘Ao’ – blu o verde, e ‘mori’ – foresta. Aomori è una prefettura del Giappone nella regione di Tsugaru all’estremità settentrionale dell’Isola di Honshu, con estati brevi e inverni rigidissimi. In autunno le sue verdi foreste, le sue dolci montagne, il suo mare blu accendono i sensi con i loro colori. Nel lungo inverno artico il lento, silenzioso e ripetitivo cadere della neve trasforma il paesaggio. Il battito del cuore rallenta, il corpo è sopraffatto dal desiderio di riposare, adagiandosi su questo manto bianco. Situazioni estreme che richiedono uno sforzo di adattamento all’ambiente, a una natura poco indulgente che gli abitanti hanno impersonato nei loro balli, nei loro canti e nella loro musica. Alla complessità di ...

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Alla Stazione Leopolda: Snakeskins di Benoît Lachambre

In prima nazionale a Fabbrica Europa Benoît Lachambre presenterà Snakeskins, un progetto performativo multimediale e multisensoriale di grande impatto visivo. Come un serpente, il coreografo si trasforma e ci confonde, compiendo una profonda ricerca intorno al concetto di improvvisazione e all’esplorazione del movimento e delle sue fonti per ritrovarne l’autenticità. Ho presentato il mio primo solo più di 10 anni fa. In realtà era un duo, dato che il compositore Laurent Maslé mi affiancava sul palco e lo spettacolo finiva con un intervento di Nadia Lauro. Snakeskins è il titolo del mio nuovo lavoro, un assolo per me, accompagnato stavolta dal compositore e polistrumentista Hahn Rowe. Il bisogno di creare un solo – o ancora una volta un ‘falso’ solo – è l’espressione dei temi principali della mia opera. Esprime anche il bisogno di ricollocare l’azione artistica nel  mio contesto attuale, nell’interesse principale del mio lavoro coreografico. Snakeskins, inevitabilmente, ha a che fare con il serpente che cambia pelle, mettendo l’accento su ciò che resta e si decompone nel tempo. La mia ricerca mi aiuta costantemente ad approfondire la mia consapevolezza della percezione del movimento nel mio corpo, e di come ciò può ridefinire i modi in cui percepisco il mondo esterno. Permetto agli osservatori di avvicinarsi a ...

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Virgilio Sieni a Fabbrica Europa con Sonate Bach di fronte al dolore degli altri

Per non dimenticare la violenza che ancora oggi aleggia con la sua presenza nel nostro mondo civile, Virgilio Sieni porta a Fabbrica Europa il suo Sonate Bach di fronte al dolore degli altri, un insieme di undici coreografie portate in scena già dal 2002 che parlano degli uomini, delle donne, dei bambini uccisi, massacrati, mutilati in guerre, conflitti, faide ed esplosioni, come corpi che cadono, legami che si perdono in esodi, assedi e stragi. Ricordano undici date emblematiche che ci portano a Sarajevo, a Kigali in Rwanda, a Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul, accompagnate dagli undici brani che compongono le tre Sonate di J.S.Bach. Una danza che qui afferma lo sforzo di evocare da queste macerie di esistenza, una bellezza impossibile e paradossale, da cesellare con lo strumento etico e politico per eccellenza: il gesto. Colpisce quanto la danza e la coreografia sappiano dirci attraverso un movimento spiazzante che si disarticola nello scheletro, un sorreggersi di corpi, il cedere nelle ginocchia dell’altro e ancora quei cerchi o quello stare tutti insieme con le braccia aperte come in preghiera, una danza organica, nutrita da un lungo lavoro di osservazione, di meditazione, fatto durante la costruzione dello ...

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Firenze: Fabbrica Europa compie vent’anni

L’edizione 2013 si presenta in una nuova veste, un festival dilatato nello spazio e nel tempo che vuole andare sempre più incontro agli spettatori, proponendo una programmazione più ramificata che, da metà aprile a metà giugno, coinvolge non solo la Stazione Leopolda come unico centro, ma diversi teatri e spazi performativi della città e della regione. È il concetto di mobilità dell’arte o di progettualità diffusa già avviato negli ultimi anni, che ora si concretizza in forma più definita e capillare. Spazi che accolgono importanti protagonisti nazionali e internazionali della danza e del teatro, insieme a giovani emergenti, autori di progetti innovativi e di qualità. Risponde a un principio che appartiene sia al manifesto programmatico sia ai 20 anni di storia del festival, ovvero la relazione tra acclamati protagonisti del panorama internazionale e nuove generazioni di artisti che con grande determinazione affermano il proprio percorso di ricerca e la propria identità. La sezione Danza diretta da Maurizia Settembri concentra il suo sguardo sulle espressioni più innovative dell’arte performativa: contaminazione e sperimentazione, sono parole chiave di un’indagine che intende analizzare le contraddizioni della società contemporanea. Coreografi e performers tracciano le linee di nuove modalità espressive traducendo in forma scenica complessità o ...

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