Three, ovvero tre. Tante quante sono, infatti, le parti che compongono lo spettacolo che la compagnia israeliana Batsheva Dance Company porta in scena al Festival Oriente Occidente di Rovereto, crocevia di culture e danze da tutto il mondo. Una ensemble in grado di sedurre con la danza viscerale e contagiosa concepita dal suo mentore Ohad Naharin e, proprio questa composizione, mostra tutta la stratificazione del movimento che Naharin sa creare come incarnazione tangibile delle emozioni umane. Strutturata appunto in tre parti, la seconda e la terza introdotte da un danzatore che si presenta in proscenio con un monitor in mano a descrivere ciò che lo spettatore dovrà vedere, la pièce apre con un magistrale assolo maschile sulle Variazioni Goldberg di Bach nell’interpretazione per pianoforte di Glen Gould. All’arrivo del gruppo si dispiega una danza oscillante tra muscoli e fragilità, che si anima nel contrappunto musicale e si propaga di corpo in corpo cogliendo nella forma ogni sfumatura dell’animo. Questa prima parte si intitola Bellus, titolo perfetto. A questo segue Humus, affidato alla forza generatrice femminile: la contemporaneità del gesto è assoluta eppure il pezzo emana qualcosa di ancestrale, nei versi emessi dalle interpreti, nelle camminate ritmiche e nelle percosse delle ...
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A Rovereto la prima nazionale di “Pavement” della compagnia americana Abraham.In.Motion
Il 9 settembre 2016, all’interno di Festival Oriente-Occidente 2016, il Teatro Zandonai di Rovereto ospita la compagnia americana A.I.M. Abraham.In.Motion che presenta in prima nazionale di Pavement, coreografia di Kyle Abraham. Considerato il volto nuovo della danza americana, Abraham è un coreografo eclettico e versatile il cui stile nasce dall’unione tra danza afroamericana e modern dance, i cuoi lavori raccontano la sua storia personale e la ricerca di identità, attraverso un riuscito mix che coniuga la vivacità dell’hip hop e della urban dance con la solida tecnica contemporanea. La Abraham.In.Motion ha sede a New York e combina ballerini provenienti da diverse discipline e diversi background personali, rappresentando perfettamente l’originalità del suo fondatore e dando vita a una compagnia fresca e unica nel suo genere. Ispirato al film Boyz in the Hood e al classico della letteratura americana Souls of Black Folk di W.E.B. Du Bois, Pavement racconta la vita di strada dei sobborghi afroamericani, tra gang rivali e polizia violenta, la lotta contro la discriminazione, il genocidio e la ricerca di un modo per conquistarsi la libertà. L’insolita e coinvolgente colonna sonora, un collage di jazz, arie di Vivaldi e Bach, arrivando fino al Peter Grimes di Benjamin Britten, fa ...
Read More »L’inusuale e il tradizionale in scena con “Instrument 1 – Scoprire l’invisibile” di Roberto Zappalà
L’8 settembre 2016, all’interno di Festival Oriente-Occidente, l’Auditorium Melotti di Rovereto (TN) ospita la Compagnia Zappalà Danza con Instrument 1 – Scoprire l’invisibile, coreografia e regia di Roberto Zappalà, musica originale dal vivo del gruppo catanese di musica folk I Lautari. Diretta da Zappalà, fondatore anche di Scenario Pubblico, centro di eccellenza per la danza contemporanea a Catania, la Compagnia viene considerata come una delle realtà più vive e dinamiche del panorama artistico italiano. Instrument 1 è la prima tappa di un percorso coreografico attraverso cui il coreografo catanese vuole rileggere e mostrare la Sicilia, utilizzando il suo personalissimo linguaggio scenico, basato sullo studio di strumenti musicali inusuali, come in questo caso il marranzano (volgarmente detto scacciapensieri), strumento della tradizione siciliana spesso associato alla mafia, del quale vengono esaltate le possibili declinazioni ritmiche e acustiche. In scena, assieme a Insieme al musicista Puccio Castrogiovanni, leader del gruppo musicale I Lautari, che suona dal vivo il marranzano, sette danzatori della Compagnia, tutti maschi, a rappresentare il vigore di una Sicilia in cui tradizione e modernità si ritrovano e si fondono. ORARI & INFO 8 settembre 2016, ore 20.30 Auditorium Melotti Corso Bettini, 43 38068 Rovereto TN Telefono: +39 0464 452159 E-mail: ...
Read More »A Rovereto la prima nazionale di “Romeo & Juliet – Rebellion & Johannesburg” di Jessica Nupen
Il 2 settembre 2016, all’interno del Festival Oriente-Occidente, la Compagnia Moving Into Dance Mophatong (MID) presenta a Rovereto in prima nazionale Romeo & Juliet – Rebellion & Johannesburg, concept e coreografie di Jessica Nupen, su musiche di Spoek Mathambo, suoni e composizione di Felix Striegler. Nata nel 1978 e oggi diretta da Mark Hawkins, MID è la compagnia di danza contemporanea più longeva e importante del Sudafrica, sempre aperta alla fusione di diversi stili – danza contemporanea africana, afro-fusion e hip hop e alle collaborazioni con artisti internazionali, come la Nupen, coreografa sudafricana formatasi alla Rambert School di Londra, attiva ad Amburgo assieme al giovane pluripremiato musicista sudafricano Mathambo e al fotografo e film-maker Ed Blignaut. Ispirata dalle storie dei singoli danzatori protagonisti, Romeo & Juliet – Rebellion & Johannesburg è un’opera originale, coloratissima, elettrizzante e umoristica, che rompe gli schemi e gli archetipi della tradizione e si spinge oltre gli stereotipi, trascinando il pubblico nello spirito della città sudafricana, raccontando la confusione e lo spirito di ribellione che anima le attuali generazioni post-apartheid, alla ricerca di un spazio e di un’identità persa tra la cultura del passato e il nuovo che avanza. ORARI & INFO 2 settembre 2016, ore 20.30 ...
Read More »Oltre le barriere artistiche con “Attends, attends, attends…(pour mon père)” di Jan Fabre
Il 31 agosto 2016, all’interno del Festival Oriente-Occidente, il Teatro Zandonai di Rovereto (TN) ospita la prima nazionale di Attends, attends, attends…(pour mon père), concept, direzione e coreografia di Jan Fabre, musiche di Tom Tiest, coproduzione Festival Montpellier Danse. Fabre è un coreografo, regista teatrale e scenografo belga, noto per il suo stile spesso eccessivo, che punta ad oltrepassare le barriere artistiche ed espressive comuni, creando un linguaggio interdisciplinare. E’ sua prassi dedicare ad alcuni dei suoi danzatori – feticcio degli assoli, costruiti intorno all’interprete, come succede in Attends, attends, attends… coreografia pensata per il danzatore Cédric Charron, suo collaboratore dal 2000, e che ruota attorno al tema della morte, che Fabre inserisce spesso nelle sue opere, nella convinzione che possa far capire meglio che cos’è la vita. Il lavoro racconta un viaggio visionario, oscuro, a tratti incomprensibile, nel rapporto tra padre e figlio, una sorta di intensa confessione del danzatore, in cui il performer, attraverso movimenti di disarticolati e scomposti, svela al padre le sue paure, chiedendogli di aspettare per parlargli, nel tentativo di rinviare la morte che li separerà definitivamente. ORARI & INFO 31 agosto 2016, ore 20.30 Teatro Zandonai Corso Bettini, 82 38068 Rovereto TN Telefono: +39 0464 ...
Read More »A Rovereto il trasgressivo e sorprendente “BiT” di Maguy Marin
Il 5 settembre 2015, all’interno di Festival Oriente Occidente – Incontro di Culture 2015, il Teatro Zandonai di Rovereto (TN) ospita la coreografa francese Maguy Marin con l’attesissimo BiT, su musiche originali di Charlie Aubry. Ultimo lavoro di Marin, realizzato per Biennale de la Danse di Lione 2014, BiT segna il ritorno al movimento, ad un rapporto quasi ossessivo con la musica e con il ritmo di ognuno di noi, che si articola con quello di tutti gli altri. In una scenografia essenziale, in cui sono presenti solo sei pedane inclinate, i performers (Ulises Alvarez, Kaïs Chouibi, Laura Frigato, Daphné Koutsafti, Cathy Polo, Ennio Sammarco) si arrampicano, saltano, scivolano e intrecciano passi di danza, in una commistione di danza contemporanea, balli tradizionali e riti tribali. All’apparenza leggero, lo spettacolo si trasforma presto in una sorta di lotta, di resistenza al cambiamento e alla morte, diventando via via più inquietante e a tratti trasgressivo, come avviene nelle spesso creazioni della Marin, fino all’inaspettato finale, in cui i danzatori si lasciano cadere dalle pedane nel vuoto, a rappresentare l’unica via d’uscita dell’essere umano dai condizionamenti della società: la fuga. BiT rispecchia perfettamente il credo artistico della coreografa e la sua capacità di ...
Read More »La ricchezza della diversità con “Sacré Printemps!” di Aïcha M’Barek e Hafiz Dhaou
Il 29 agosto 2015, all’interno di Festival Oriente Occidente – Incontro di culture, che si svolgerà dal 28 agosto al 6 settembre 2015 nei teatri e nei musei di Trento e Rovereto, il Teatro Sociale di Trento ospiterà i coreografi tunisini Aïcha M’Barek e Hafiz Dhaou, con la prima nazionale di Sacré Printemps!, musiche di Éric Aldéa, Ivan Chiossone, con la partecipazione di Sonia M’Barek. M’Barek e Dhaou collaborano insieme da circa 20 anni e restano importanti figure di riferimento del panorama culturale del loro Paese, anche dopo il loro trasferimento a Lione nel 2005, dove hanno dato vita alla compagnia di danza Chatha. Con Sacré Printemps!, presentata per la prima volta a Biennale de Lyon 2014, i coreografi si ispirano alla Sagra della primavera di Nijinskij e Stravinskij, evocandone lo spirito rivoluzionario e provocatorio, per raccontare le vicende politiche e l’emancipazione del popolo tunisino a partire dalla cosiddetta Primavera araba, la serie di proteste ed agitazioni che ha scosso il mondo islamico tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011. In scena, sette danzatori accompagnati da importanti esponenti della musica popolare tunisina, che raccontano uno spaccato della cultura del loro Paese e la speranza di costituire una Tunisia ...
Read More »Performance: “Rizoma” happening di soli corpi e voci al Festival Oriente Occidente
Gallery, la notizia attraverso le immagini. Un assaggio di Rizoma il progetto del coreografo Sharon Fridman per il Festival Oriente Occidente, che andrà in scena domenica 31 agosto presso la Campana dei caduti, Rovereto. Rizoma per il coreografo israeliano è un magniloquente happening per spazi aperti da rappresentare in particolari momenti del giorno (l’alba a Rovereto), che coinvolge una settantina di persone e una decina di musicisti. Gente volontaria che vuole sviluppare una relazione con la verità dei loro corpi, gente che sente di poter, insieme, in dieci giorni di creazione, essere una comunità. Una performance ecologica, fatti di soli corpi e voci. Alessia Fortuna www.giornaledelladanza
Read More »Al via la trentaquattresima edizione del festival “Oriente Occidente”
“Corpo a corpo”: è questa la cifra narrativa della trentaquattresima edizione di Oriente Occidente. Un “corpo a corpo” che rimanda alla conflittualità dei singoli o della società tutta. Nel centenario dello scoppio della prima guerra mondiale non poteva essere che questo il file rouge di Oriente Occidente 2014. Il Festival abbandona quindi la bussola geografica, che ha contraddistinto le passate edizioni, per indagare l’uomo, le comunità, le tensioni politiche e sociali che attraversano tutte le aree della terra, ma anche il desiderio di riscatto e pacificazione. A Rovereto e Trento, dal 30 agosto all’8 settembre, Oriente Occidente ospita tredici compagnie con produzioni in prima nazionale e creazioni originali per il festival. Gli autori arrivano dall’Europa, dall’Africa Subsahariana, dal Venezuela e dal Medio Oriente con il loro bagaglio di culture, di storie da raccontare, di mondi da condividere. Tante le presenze significative di questa edizione. Tra i coreografi, gli israeliani Sharon Fridman, Sharon Eyal, Emanuele Gat e Noa Wertheim, il francese Fabrice Guillot, il belga Wim Vandekeybus; tra le compagnie, Retouramont e Vertigo Dance Company con la loro danza acrobatica, Candoco Dance Company, pioniera dell’integrazione tra danzatori abili e diversamente abili, Balletto Civile, gruppo nomade animato da una forte tensione etica, e due note compagnie africane, Baninga e Via Katlehong Dance. Novità di questa ...
Read More »CID Cantieri: Festival Oriente Occidente presenta una “maratona di danza” a Teatro Cuminetti
Le compagnie di danza Artea, Controra, LAM e 3D-3dinamiche presenteranno presso il Teatro Cuminetti tre coreografie inedite e un film; risultati dei lavori svolti durante il periodo estivo al Centro Internazionale di Danza di Rovereto in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Santa Chiara. Compagnia Artea si esibirà con Mètres Carrés. Con la regia e le coreografie di Elisa Colla cinque danzatori in scena (Vanessa Bertoletti, Francesca Bertolini, Elisa Colla, Veronica Forte, Andrea Gallo Rosso), in interazione tra loro, riflettono sul concetto di casa e spazio. Compagnia Controra presenta Spring, con le coreografie di Natascia Belsito e l’interpretazione di Fanny Oliva, Paola Carlucci e Natascia Belsito. Spring è uno spettacolo che prende in considerazione il movimento perpetuo del tempo della vita ed elabora il concetto di individuo che, per istinto naturale di sopravvivenza, trasforma in continuazione il corpo e le emozioni per vivere e rigenerarsi. Compagnia Lam proietterà il film Paesaggi Domestici, creazione coreografata da Wally Holzhauser. La proiezione indaga sulla tematica di casa ed ecosostenibilità: due danzatrici professioniste, due giovani danzatori ed un’intera famiglia danzeranno in alcuni significativi ambienti domestici in Trentino: una fabbrica produttrice di pannelli, una casa a telaio in legno in costruzione, un edificio in legno ed un paesaggio astratto in cui l’arte viene intesa come parte di quotidianità. Compagnia 3D-3dinamiche andrà in scena con la creazione intititolata Vertigo. La performance lavora ...
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