È giunto al capolinea il sodalizio artistico tra il coreografo William Forsythe e la Forsythe Company, nata nel 2005 in seguito alla chiusura del Frankfurt Ballet. La decisione, per quanto possa risultare inaspettata, è in realtà frutto di una lunga riflessione che ha portato il coreografo a scegliere di fare un passo indietro pur mantenendo il ruolo di consulente artistico. Formatosi presso la Juilliard School e le scuole dell’American Ballet Theatre e di Marta Graham. Divenuto direttore nel 1984 Frankfurter Ballett, ha ideato un linguaggio coreografico in cui la tecnica accademica si inserisce in una dinamica di esasperato acrobatismo. Nel 1999 ha iniziato a lavorare con la compagnia del Bockenheimer Depot e, nello stesso anno, è diventato direttore del Theater am turm di Francoforte. Fra i suoi lavori più significativi: Steptext (creato per l’Aterballetto, 1985), In the middle somewhat elevated, Impressing the czar, Enemy in the figure, Limb’s theorem, The loss of small detail, Alien/A(c)tion, Quintet, Eidos: Telos, Hypothetical stream, Opus 31, Endless house, Kammer/Kammer. A succedere a Forsythe alla direzione artistica arriverà, da settembre 2015, il coreografo italiano Jacopo Godani, danzatore e collaboratore di Forsythe da oltre dieci anni. La formazione artistica di Godani prende forma nel 1986 con ...
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Roberta Mosca: “È importante riempirsi di diversità e accoglierla”
Roberta Mosca, danzatrice italiana formatasi alla Scala e a Stoccarda, attualmente membro della Forsythe Company, ospite del Festival “Pillole – Somministrazioni di danza d’autore” organizzato dall’Associazione PANDANZ a Milano lo scorso marzo, racconta di sé al giornaledelladanza.com. Tu sei un’artista italiana che vive stabilmente all’estero, qual è stato il tuo percorso dall’inizio? Io sono di Biella, una piccola cittadina vicino Torino, ho iniziato nella scuola locale, poi a 11 anni ho superato l’audizione per la scuola della Scala, dove ho trascorso sei anni; successivamente sono andata a studiare all’Accademia di Stoccarda di John Cranko. Il mio primo lavoro è stato con l’Opera di Vienna con Elena Tchernichova, poi ho lavorato con la compagnia di Uwe Scholz a Lipsia, in seguito sono rientrata in Italia dove per cinque anni ho collaborato con l’Ater Balletto e adesso è da 13 anni che lavoro con la Forsythe Company a Francoforte. Quando sono entrata in compagnia, nel 2000, si lavorava ancora con le punte, anche lui ha coreografato le grandi opere classiche, pian piano poi la compagnia si è trasformata e da Ballet Frankfürt è diventata la Forsythe Company, una compagnia molto più ridotta e molto più rivolta alla ricerca, con un pubblico più ...
Read More »Brigel Gjoka selezionato a Short Time II, la piattaforma per coreografi del Maggio Danza
Brigel Gjoka con la creazione SwTh è stato selezionato dal parterre di critici nell’evento Short Time II, avrà così la possibilità di presentare la sua creazione all’interno del cartellone del MaggioDanza nel 2014. Nato in Albania, dopo il diploma presso la Scuola di Balletto di Tirana, si è perfezionato in due anni di corso presso il Cannes Jeune Ballet in Francia.Nel 2006 è assunto come solista nel Ballet du Rhin; tre anni dopo e solista allo Staatstheater di Mainz. Nel 2010 entra nel Netherlands Dance Theater, per un anno, prima di diventare membro della Forsythe Company, dove è attualmente impegnato. Il 2008 e stato l’anno del suo debutto coreografico. Nel 2013, con il regista Stefano Picichè, e il sostegno del Goethe Institute of Malaysia, ha creato Corpo Vs Macchina un progetto di ricerca sperimentale e di tecnologia e umano. La creazione di SwTh corrisponde ad una migrazione di idee’, dichiara Gjoka. Sin dalle prime battute della coreografia, ho pensato a come potevo presentare, in senso dialettico, l’immediatezza tangibile della realtà e il subconscio, e come questo confronto potesse essere realizzato in un tempo molto breve, uno short time, appunto. Si è trattato di una vera sfida. All’inizio del mio pezzo, ...
Read More »William Forsythe presenta alla Biennale di Venezia “Nowhere and everywhere at the same time”
Un vero e proprio gioiello della danza illuminerà il palcoscenico delle Artiglierie dell’Arsenale: è William Forsythe, pronto a sbarcare con Nowhere and everywhere at the same time . Leone d’oro alla carriera all’ultimo Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia nel 2010, Forsythe è un artista in costante evoluzione che non cessa di interrogarsi sui processi della danza, la sua struttura e la sua dinamica. Anche gli ormai celebri “oggetti coreografici”, da lui stesso creati ed esposti nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo, sono uno degli strumenti di questa indagine. A Venezia, l’artista newyorchese, porterà, in prima per l’Italia, l’installazione coreografica Nowhere and everywhere at the Same Time. “Dal momento che danza e coreografia sono due pratiche differenti, è possibile per la coreografia – si chiede Forsythe – esprimere i suoi principi e i suoi concetti in assenza del corpo?” È per rispondere a questo interrogativo che sono nati i suoi molteplici oggetti coreografici, oggetti che comunque non sostituiscono il corpo, semmai rappresentano un luogo alternativo per capire dove risiedono la creazione e l’organizzazione del movimento, un altro modo di esprimere il pensiero coreografico. Nowhere and everywhere at the Same Time, presentato per la prima ...
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