L’innovazione, il genio, la capacità di andare oltre gli schemi prestabiliti sono peculiarità degli artisti e di tutti coloro che posseggono una vivace mente creativa. Sembra che le personalità artistiche siano maggiormente soggette a un più alto rischio di sofferenza psichica, motivo per cui da tempo la letteratura scientifica studia le connessioni e le concause che generano la famosa diade ‘genio e sregolatezza’. Si è ipotizzato che vi fosse una base genetica comune alla creatività e alla fragilità emotiva, e che l’arte attiri quelle personalità che hanno in sé particolari sensibilità e uno spiccato pensiero divergente. Questa forma di pensiero è un modo di processare l’esperienza tramite connessioni mentali insolite, flussi di coscienza e improvvisazione. Il lato disfunzionale di questa forma di pensiero è il cosiddetto sensation seeking, cioè la tendenza a cercare continuamente sensazioni forti ed estreme, fino ad arrivare a mettere in atto condotte rischiose. Questo discorso riguarda anche la danza? Il pensiero divergente viene effettivamente stimolato dalla danza, e permette di generare soluzioni molteplici e ingegnose per un determinato problema. Si tratta di una concentrazione mentale spontanea, fluida e non lineare, basata sulla curiosità e sull’anticonformismo. È indubbio anche che la danza implichi una certa dose di ...
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