Prosegue il percorso sulla coreografia africana proposto da Torinodanza Festival 2022 con Broken Chord, uno spettacolo ideato da Gregory Maqoma e Thuthuka Sibisi, che debutterà in prima nazionale alle Fonderie Limone di Moncalieri martedì 27 settembre alle ore 20.45 (replica mercoledì 28 settembre, ore 20.45). Lo spettacolo trae spunto dalla storia dell’African Choir, una giovane formazione corale africana che ebbe enorme successo in Inghilterra alla fine del diciannovesimo secolo, e intreccia musica e movimento, tra canto e stili di danza diversi. Gregory Maqoma sarà in scena insieme a quattro cantanti/danzatori africani, mentre la partitura vocale di Thuthuka Sibisi (già collaboratore di William Kentridge) verrà eseguita dal vivo dal Torino Vocalensemble. Lo spettacolo sarà poi programmato domenica 2 ottobre 2022 al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia nell’ambito del Festival Aperto. SCHEDA DELLO SPETTACOLO Tra il 1891 e il 1893 un coro di giovani africani viaggiò in nave verso la Gran Bretagna e il Nord America. Conosciuti come African Choir, erano in missione per raccogliere fondi per una scuola di Kimberley, in Sudafrica. Nonostante le tensioni tra il Sudafrica e la potenza coloniale britannica, la tournée fu un successo eccezionale: il coro si esibì per la Regina Vittoria, la gente accorse per ascoltarli, suonarono nei più grandi auditorium, si guadagnarono l’unanime benevolenza e ...
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Al via Torinodanza 2022: 32 rappresentazioni, 13 prime nazionali, 5 coproduzioni, 14 compagnie con artisti da 16 Paesi
32 rappresentazioni, 13 prime nazionali, 5 coproduzioni, 14 compagnie con artisti provenienti da 16 Paesi: Albania, Belgio, Burkina Faso, Corea, Francia, Giappone, Israele, Italia, Mali, Norvegia, Polonia, Regno Unito, Senegal, Stati Uniti, Sudafrica, Turchia. Questi i numeri dell’edizione 2022 di Torinodanza Festival – rassegna diretta da Anna Cremonini e realizzata dal Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale – che, restando fedele alla sua vocazione internazionale, dal 9 settembre al 26 ottobre 2022 porterà a Torino i maggiori coreografi contemporanei. «Ampliare i confini – dichiara Anna Cremonini, Direttrice artistica di Torinodanza Festival –, dare spazio alla creatività emergente, mantenere la vocazione internazionale, favorire i ritorni dei maestri della scena, sostenere la produzione italiana: sono queste le strade lungo cui ci avventuriamo per affrontare la programmazione di quest’anno. Si tratta di percorsi intrecciati che hanno come denominatore comune l’attenzione a forme, temi, ricerca, affinché il Festival mantenga la complessità di pensiero che contribuisce ad elevare lo spirito e formare le coscienze. Quest’anno Torinodanza allarga la geografia della proposta di spettacoli, presentando alcuni artisti ancora inediti per la nostra manifestazione, compiendo un viaggio attraverso la complessità della produzione artistica contemporanea, per creare un corto circuito tra emozioni, linguaggi e pensieri che concorrono a dare un’interpretazione condivisa ...
Read More »29 Aprile 2020 Giornata Internazionale della Danza: il Messaggio di Gregory Vuyani Maqoma
Danzatore, attore, coreografo e insegnante di danza Durante un’intervista che ho fatto di recente ho dovuto pensare in maniera approfondita a che cosa sia la danza:che cosa significa per me? Nella risposta ho dovuto pensare al mio viaggio e mi sono reso conto che tutto è legato ad uno scopo e che ogni giorno presenta una nuova sfida da affrontare: è attraverso la danza che cerco di dare un senso al mondo. Stiamo attraversando tragedie inimmaginabili, in un tempo che si potrebbe meglio definire come era postumana. Ora più che mai dobbiamo danzare con uno scopo, per ricordare al mondo che l’umanità esiste ancora. Volontà ed empatia devono prevalere su anni e anni di un panorama virtuale innegabile di dissoluzione, che ha generato una catarsi del dolore universale, per superare la tristezza, la dura realtà che continua a pervadere la vita di fronte alla morte, al rifiuto, alla povertà. La nostra danza deve ora più che mai dare un segnale forte, ai leader del mondo e a coloro che hanno il compito di salvaguardare e migliorare le condizioni umane, il segnale che siamo un esercito di pensatori furiosi, e che il nostro scopo è cambiare il mondo un passo alla ...
Read More »Festival Equilibrio … la nuova danza continua a incantare Roma
Il Festival Equilibrio ha raggiunto quest’anno la sua undicesima edizione, mantenendo la sua vocazione internazionale e affidandosi anche quest’anno a Sidi Larbi Cherkaoui, coreografo danzatore recentemente nominato direttore artistico del Balletto Reale delle Fiandre. Il tema della programmazione è La Coppia e la Comunità, e mentre una prima parte di spettacoli sono già andati in scena (ve ne abbiamo parlato nell’articolo dedicato al Premio Equilibrio), mentre proprio il Premio Equilibrio si chiude con un ex-aequo (ne parleremo in un prossimo articolo), si susseguono gli appuntamenti del festival della nuova danza, a partire da quella del coreografo portoghese Helder Seabra, il 18 e 19 febbraio, con lo spettacolo in prima nazionale When the birds fly low, the wind will blow: un viaggio sulla perdita delle radici, sul via vai della gente e la loro energia, e la necessità di muoversi sì, ma fianco a fianco, mentre le architetture, quelle immortali, osservano le persone. Il 20 e 21 febbraio il vincitore del British Dance Awards del 2011, il bizzarro LOL della compagnia Protein di Luca Silvestrini, il cui titolo si ispira all’acronimo per Lots of Laugh, “grandi risate”, abbreviazione usata nelle chat e nei tweet dei social network, che sono proprio il ...
Read More »La danza contemporanea internazionale torna in Italia: arriva in scena “Southern Bound Comfort”
Il Teatro Palladium di Roma è prontissimo ad ospitare la danza internazionale con la “i” maiuscola: arrivano, infatti, a Roma Shanell Winlock, Gregory Maqoma e Sidi Larbi Cherkaoui, che danzeranno ed interpreteranno due coreografie, accompagnate a loro volta da musica dal vivo. Un evento imperdibile, tale la rarità dei balletti e delle qualità che porteranno sulla scena. Circa dieci anni fa si sono conosciuti ai Partis, scuola fondata dalla coreografa Anne Teresa de Keersmaeker: subito al termine della loro preparazione hanno preso carriere e percorsi differenti senza, però,dimenticare che dopo lunghi viaggi lontani l’uno dall’altro si sono incontrati di nuovo. Cherkaoui, infatti, si trasferì in Belgio e proseguì la sua vita in veste di coreografo e danzatore; Maqoma creò una compagnia in Sud Africa; Winlock scelse Londra come sua città artistica e divenne un’importante ballerina e musa ispiratrice. Malgrado diversità apparenti e talvolta inequivocabili, le loro carriere sono da considerarsi esemplari: rappresentano, infatti, una generazione di artisti che condividono radici culturali extraeuropee, vedono la contemporaneità come fusione e soprattutto cercano di unire le diversità. Il 2010 segna il ritorno ad un’unica e sola squadra: con la creazione di Bound, coreografia realizzata da Cherkaoui appositamente per Maqoma e Winlock, i tre ...
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