Il 20 aprile 2018, il Teatro Nuova Fenice di Osimo (AN) ospita Gruppo Nanou – International contemporary dance and performing arts company, con Xebeche, coreografia Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci, suono Roberto Rettura, interpreti Carolina Amoretti, Sissj Bassani, Marta Bellu, Rhuena Bracci, Enrica Linlaud, Marco Maretti, Rachele Montis e Davide Tagliavini. Produzione E / gruppo nanou, Ravenna Festival, con il sostegno di L’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Cantieri, Centrale Fies, Olinda – Ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini, Santarcangelo dei Teatri, con il contributo di Fondo per la danza d’autore Regione Emilia Romagna 2015/2016, MIBACT, Regione Emilia-Romagna Assessorato alla Cultura. Nato nel 2004 a Ravenna dall’incontro tra Amico, Bracci e Rettura, Gruppo Nanou concentra la propria ricerca su corpo, suono e immagine, elementi che trovano un comune linguaggio artistico nella coreografia, attraverso la quale le differenti discipline artistiche si interfacciano, dialogano e si esprimono. Titolo mutuato dal film di Jim Jarmush Dead Man (colui che parla ad alta voce senza dire nulla), Xebeche si confronta con la struttura coreografica dell’ottetto, in cui il corpo si trova inevitabilmente in conflitto con il recinto geometrico in cui si muove, simbolo di irraggiungibile perfezione. La struttura coreografica cambia continuamente, seguendo il passaggio ...
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Libertà (di danze, tradizioni, stili) al Ravenna Festival 2016
È dedicato a Nelson Mandela quest’anno il programma del Ravenna Festival, che si svolge in vari luoghi della città dal 28 maggio al 23 luglio, e che celebra la libertà in ogni sua forma, abbinando alla figura simbolo di questa edizione anche la prosecuzione dell’omaggio a Dante e al suo libertà vo cercando… Un programma molto ricco, che per la danza inizia con il Gruppo Nanou, dall’8 al 10 maggio alle Artificerie Almagià, che in Xebeche (coreografia di Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci) si confronta con la struttura coreografica dell’ottetto, attraverso una strategia giocata sulla formalizzazione della figura e del recinto che le sta attorno; un recinto con cui il corpo entra in conflitto inevitabilmente. Spazio anche al musical dal 9 al 12 giugno al Teatro Alighieri con la Cape Town Opera in Mandela Trilogy, uno spettacolo musicale dedicato al leader sudafricano, ritratto in tre fasi della sua vita tra l’uomo simbolo della libertà e i chiaroscuri della sua vita privata. Uno spazio alla tradizione musicale extraeuropea che si completa con lo spazio a un’altra tradizione, quella del Butoh, presentato da Ushio Amagatsu, erede di seconda generazione del Butoh di Hijikata e Kazuo Ohno, e autore di un’emancipazione dalla natura ...
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