Negli anni Ottanta e Novanta, la televisione italiana ha rappresentato una vetrina fondamentale per la danza, trasformandola da disciplina d’élite a fenomeno popolare. In questo ventennio, il piccolo schermo ha giocato un ruolo cruciale nel diffondere la cultura del movimento, dando visibilità a ballerini, coreografi e stili nuovi, e influenzando profondamente l’immaginario collettivo di più generazioni. Gli anni Ottanta sono stati il decennio del varietà, dei lustrini e dell’esplosione dei corpi in movimento. Programmi come Fantastico, Domenica In, Superclassifica Show e Festival di Sanremo hanno fatto della danza un elemento centrale dell’intrattenimento televisivo. In particolare, Fantastico, trasmesso il sabato sera su Rai 1, ha rappresentato una delle piattaforme più importanti per la danza in TV. Coreografi come Gino Landi e ballerini come Heather Parisi e Lorella Cuccarini sono diventati veri e propri simboli dell’epoca. Heather Parisi, in particolare, ha portato in scena uno stile fresco e dinamico, contaminato da elementi di jazz e danza moderna, diventando un’icona grazie a brani come Cicale. La danza in questo periodo non era solo tecnica, ma spettacolo puro: il corpo danzante era al servizio della televisione, della musica pop, delle scenografie grandiose. Le coreografie, spesso complesse e costruite per colpire visivamente, riflettevano l’estetica euforica ...
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