Il giornaledelladanza.com ha potuto seguire in queste ultime settimane di agosto il festival Operaestate di Bassano del Grappa, che per la sezione B.Motion porta sulla scena alcuni dei nomi più interessanti o singolari della danza contemporanea e di ricerca. In quattro giorni, un concentrato di danza dove gli spettacoli si susseguono, dando il tempo giusto di muoversi da uno spazio performativo a un altro (dal museo a un grande spazio urbano, a un palazzo settecentesco fino a un moderno teatro…), presentando una situazione che fa ben sperare nel futuro, (nonostante tutto. E concedeteci di non usare la parola crisi che ormai è abusata): artisti e coreografi giovani, che travalicano con leggerezza il sottile confine tra danza, performance artistica e teatro, e un’unione europea che porta avanti alcuni progetti interessanti. Grande protagonista l’Olanda, presente con numerosissimi artisti grazie al progetto dell’Ambasciata “Olandiamo in Veneto”; come ci aveva anticipato sorridendo Ed Wubbe, coreografo di Scapino: “non sembrerebbe, ma l’Olanda è un Paese che ama molto la danza”. Presente ad esempio Dansateliers di Rotterdam con tre artisti molto diversi tra loro: Katja Heitmann, Liat Waysbort e Connor Schumacher. Due coreografe molto diverse tra loro, la Heitmann e la Waysbort hanno in comune di ...
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