Intervista del 09.06.2013 Teatro Laboratorio VI.D. è una realtà operante sul territorio campano, con l’intento di portare una consapevolezza artistica in ambiti di difficile penetrazione culturale. I suoi fondatori, Francesco Visione, regista e drammaturgo, e Melania Visone, danzatrice e coreografa, raccontano il loro percorso al giornaledelladanza.com Teatro Laboratorio VI.D… come nasce questa realtà e in cosa consiste esattamente? Nasce sostanzialmente come un’ambizione visto soprattutto il territorio su cui tentiamo di porre in essere i nostri contenuti e nasce soprattutto dal desiderio di fondere una serie di linguaggi decisamente legati alla strategia contemporanea da Mejerchol’d ad Artaud legando questi linguaggi che nascono dalla parola all’uso e alla dinamica del corpo. L’idea di creare un teatro-laboratorio può considerarsi una diretta derivazione dell’elaborazione delle idee di Stanislavskij? Stanislavskij è sicuramente un elemento portante all’interno del nostro lavoro, anche se è solo uno degli elementi, la volontà è proprio quella di parcellizzare i contenuti offerti dalla storia del teatro contemporaneo per poterli utilizzare in maniera quasi totalizzante. Riguardo Stanislavskij, sicuramente c’è la volontà di abbattere la quarta parete, sicuramente c’è l’esigenza legata alle memorie emotive, quindi alla volontà di portare un sentimento reale e concreto sulla scena, ma certamente la sua influenza non è ...
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Il meglio di… Realtà e coreografi emergenti – “Pillole: somministrazioni di danza d’autore”
Intervista del 04.04.2013 Si è inaugurata a Milano lo scorso 23 e 24 marzo la prima edizione del Festival Pillole, organizzato dall’Associazione PANDANZ con l’obiettivo di diffondere e promuovere l’arte, partendo dalla danza contemporanea e coinvolgendo ogni forma artistica manifestabile all’interno dello spazio preposto (arti visive, musica, teatro, letteratura). Tra gli ospiti e i partner grandi realtà internazionali quali: Holy Hole Kompanie, Beniamin Boar, Compagnia Déjà Donné, Gilles Toutevoix, Duncan Center Conservatory, Forsythe Dance Company ed altri artisti di grande spessore. Gli ideatori, Virginia Spallarossa e Roberto Altamura raccontano percorsi e obiettivi alla base di questo progetto. I edizione del Festival Pillole… come nasce quest’idea? Il festival si chiama pillole somministrazioni di danza d’autore perché all’inizio l’idea era di fare più incontri con una frequenza abbastanza regolare, invece poi, alla fine abbiamo optato per una terapia d’urto e quindi due giorni intensi di progetto multidisciplinare e policulturale che hanno lo scopo di aprire le porte al pubblico della danza contemporanea che è un po’ di nicchia e un po’ chiuso. Abbiamo cercato di inserire all’interno di questo festival più discipline che comunicassero con la danza, quindi videodanza, fotografia, ma anche cortometraggi e concerti e, poiché teniamo molto all’aspetto della formazione, ...
Read More »Il meglio di… Realtà e coreografi emergenti – Danza Flux: un “flusso” di danza creativa alla scoperta di nuovi linguaggi
Intervista del 02.04.2013 Partono da percorsi di danza contemporanea Chiara Alborino e Fabrizio Varriale, per approdare alla loro realtà: Danza Flux, un punto di incontro e di studio tra danzatori professionisti, una compagnia, un luogo non luogo di ricerca, ossia una dimensione aperta a tutti gli spunti di interazione e di lavoro sul corpo danzante. Un percorso fatto di esplorazioni “oltre” i linguaggi e gli stili codificati in direzione di un seme di innovazione e di conoscenza senza preclusioni. Danza Flux, come nasce questa realtà? Danza Flux nasce nel 2006, prima di tutto come compagnia di danza contemporanea di ricerca, dall’esigenza di dare un luogo fisico al nostro percorso artistico come danzatori e coreografi. In questi anni siamo entrati in contatto con numerose esperienze e artisti che tuttora lavorano professionalmente nell’ambito della danza contemporanea e crediamo sia importante condividere il nostro percorso con la nostra città, in particolar modo dedicandoci alla formazione di danzatori che vogliono inserirsi nell’ambito professionale della danza. Il vostro punto di partenza è la ricerca sul movimento, quali sono i principi e i contenuti di questa ricerca? La ricerca sul movimento, contrariamente a quanto molti pensano a primo impatto, non significa anarchia o mancanza di rigore ...
Read More »Il meglio di… Realtà e coreografi emergenti – Cultural Bridge: dalla natura all’arte, dall’arte alla natura.
Intervista del 30.03.2013 Cultural Bridge, il primo festival delle arti e della creatività dedicato alla cura e al rispetto della natura, organizzato dalla Compagnia Oriolo Romano B Side, quest’anno compie due anni. Una realtà emergente basata su un percorso di cultura e creatività, una delle poche iniziative di rilancio nel settore in Italia al momento. Ne conosciamo finalità e obiettivi attraverso le parole del suo fondatore: Andrea Cagnetti. Andrea Cagnetti, danzatore e coreografo, per anni direttore della Compagnia Ars Movendi ed attualmente direttore della Compagnia Oriolo romano B side, come nasce quest’idea di Cultural Bridge? Il Cultural Bridge nasce dal confronto che ebbi con Marco Bellingeri quando, nel 2008, era il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Città del Messico. In quell’occasione mi chiese di pensare a un progetto con il quale potessi interagire con le realtà artistiche locali. Ma, fino a quando vivevo a Roma, non mi sentivo nel contesto giusto. Da quando mi sono trasferito a Oriolo Romano, le persone che mi sono vicine hanno un approccio nella collaborazione più trasparente e costruttivo. Qui il progetto ha preso forma anche grazie alla presenza di Eleonora Cerri Pecorella con la quale ho prodotto il festival. Cultural Bridge, lo dice ...
Read More »Il meglio di… Realtà e coreografi emergenti – Fabio Crestale: ““La danza è espressione del suo tempo”
Intervista del 30.04.2013 Fabio Crestale, giovane coreografo italiano, attualmente a Parigi, si racconta al giornaledelladanza.com Sei partito dalla Scuola Forza e Costanza diretta da Nadja Bussien (prima ballerina al teatro di Mannheim). Per poi perfezionarti in centri di danza in tutto il mondo: Balletto di Toscana Firenze, Alvin Aley Dance Center di New York, Columbus a Zurigo, Laban Center a Londra, CND a Parigi. Quale stile credi sia stato più determinante nella tua formazione? Non credo che uno stile in particolare abbia segnato la mia formazione come danzatore ma sicuramente tutti hanno contribuito a formarmi. Ho viaggiato molto grazie alle borse di studio vinte e il mio naturale spirito di curiosità mi ha sempre portato a interrogarmi e a voler conoscere nuovi punti di vista. Ho avuto l’opportunità di lavorare con molti coreografi diversi e in molte compagnie. La tua esperienza di danzatore è altrettanto ricca e variegata, cosa ti è piaciuto di più danzare? Sicuramente l’aver potuto prendere parte al Bolero di Béjart; aver avuto la possibilità di vederlo lavorare con i ballerini è stata un’emozione molto intensa. Sembrava che la sua anima e il suo sentire si espandessero in ognuno di noi. Un altro lavoro che mi ha ...
Read More »Il meglio di …“Dentro la Danza”: LA DANZA VESTE VALENTINO – OH ROMEO, ROMEO, PERCH È NON SCIOPERIAMO STASERA? – DIMISSIONI! DIMISSIONI! – UN NUOVO PRINCIPAL ALL’AMERICAN BALLET THEATRE
La rubrica del giornaledelladanza.com, Dentro la Danza, è un mix di notizie piccanti, divertenti, raccontate con ironia e leggerezza per svelare cosa avviene dietro le quinte del mondo della danza e del balletto. Anche i nostri lettori possono diventare protagonisti delle news del giornale scrivendoci all’indirizzo mailto:redazione@giornaledelladanza.com specificando nell’oggetto Dentro la Danza e raccontandoci in anteprima le indiscrezioni di cui sono a conoscenza. LA DANZA VESTE VALENTINO – SETTEMBRE 2012 Incredibile collaborazione quella tra il Principe della danza italiana nel mondo, Valentino, e una delle compagnie di balletto più famose al mondo, il New York City Ballet. L’eccelso étoile della moda ha infatti creato i costumi per i balletti del gala che ha inaugurato la nuova stagione del NYCB ricevendo applausi a scena aperta ed una immensa ovazione. Sono stati creati circa 25 costumi per 5 balletti ed uno di questi, Rubies, tratto dal trittico Jewels di Balanchine, è ispirato proprio al colore che ha reso famosa la maison Valentino nel mondo. OH ROMEO, ROMEO, PERCHE’ NON SCIOPERIAMO STASERA? – SETTEMBRE 2012 L’eterno dilemma shakespeariano, Romeo … Romeo, perché sei tu …, si intreccia perfettamente con la situazione che si sta vivendo al Teatro dell’Opera di Roma, ma questa ...
Read More »Il meglio di… Realtà e coreografi emergenti – “Amor-Q”: la forza dell’amore che trascende il tempo e lo spazio
Intervista del 20/02/2013 A maggio 2013 ha debuttato Amor-Q, il nuovo lavoro coreografico di Gennaro Maione e Roberto Maione, un’opera a quattro mani in cui, servendosi della musica, delle parole e della danza, si raccontano quattro storie per testimoniare che l’amore e la sua forza interiore non mutano nel tempo e nello spazio e che “raccontare l’amore è raccontare la vita”, non si può non amare, perché non si può non vivere. Gennaro Maione, un danzatore contemporaneo che si è formato a Napoli. Qual è stato il tuo percorso di formazione? La mia formazione inizia in una scuola privata a Napoli, precisamente nella scuola di Rossella Rossi, ho avuto una formazione principalmente classica durata ben undici anni di corsi regolari e poi, successivamente, al mio percorso si è aggiunta la danza contemporanea. Dunque la tua base è essenzialmente classica, come poi hai indirizzato il tuo percorso alla danza contemporanea? Più che altro per vedere e conoscere anche altro, partendo dalla base classica ho voluto poi esplorare anche altri campi anche della danza contemporanea stessa, perché comunque la danza contemporanea che si studia in una scuola privata è differente da altri stili. La danza contemporanea è poi diventata la tua forma espressiva ...
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