Di seguito il messaggio diffuso dall’Institut International du Théâtre – ITI in occasione delle celebrazioni del prossimo 29 aprile (anniversario della nascita di Jean-Georges Noverre): Carmen Amaya, Valeska Gert, Suzushi Hanayagi, Michael Jackson… danza non classificabile, non potrei decifrare i loro stili… li vedo come delle turbine generatrici di energia e questo mi fa riflettere sull’importanza della coreografia in relazione all’energia stessa di chi danza. Sicuramente la cosa importante non è la coreografia, ma specificamente quella energia, il turbine che essa provoca. Io immagino una bobina di Tesla che li attrae tutti emettendo un raggio risanatore e provocando una metamorfosi nei loro corpi: Pina Bausch come una mantide religiosa, Raimund Hoghe trasformato in uno scarabeo appallottolatore, Vicente Escudero in un insetto stecco e Bruce Lee addirittura in una scolopendra. Danzai il mio primo duetto con mia madre, incinta di sette mesi. Può sembrare un’esagerazione. Sebbene io quasi sembre balli solo, immagino che mi accompagnino da fantasmi che fanno sì che abbandoni il mio ruolo di «danzatore di solitudini». Didi-Huberman non voleva dire: «di soleares». Da piccolo non mi piaceva la danza, ma era qualcosa che usciva da me in una maniera naturale e facile. Quasi istintiva. Con il tempo mi ...
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