Il tema è la forza e la fragilità, il coraggio e la paura come stati legati e coesistenti; lo sguardo è rivolto al femminile. Indagine su uno stato di svelamento spirituale, ricerca performativa sul corpo eroico femminile, nudo nella propria esposizione, senza pelle né difese, in una commistione di poesia del movimento ed elementi di visionarietà pittorica. Un lavoro fatto di corpi, spazi e luci. L’indagine è sul femminile, l’obiettivo è mettere a fuoco la fragilità dell’eroe, del guerriero al femminile. Cosa succede al corpo nel passaggio da una condizione di forza a una condizione di fragilità? In che modo si modificano la qualità muscolare, il peso, la densità, la velocità, come muta il suo attraversare lo spazio? Questo stato di esposizione e di svelamento spirituale di che qualità impregna il movimento? Il progetto coreografico vuole unire l’elaborazione di una danza che dia vita ad una poesia fisica ad un lavoro di costruzione pittorico e visionario sull’ immagine, all’uso della parola e ad un lavoro di interazione con le musiche originali. Al di fuori da logiche narrative prende forma la forza evocativa dell’immagine, prende corpo la visione. Il progetto si è avvalso della collaborazione del compositore Sergio De Vito per la creazione ...
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“Galleggio, annego, galleggio” debutta al Teatro Vascello
In prima nazionale al Teatro Vascello di Roma, la Compagnia Atacama presenta la nuova creazione Galleggio, Annego, Galleggio il prossimo 27 marzo e in replica per ben due serate il 28 e 29. Fonte di ispirazione di questa creazione è il libro “Cabaret Mistico” di Alejandro Jodorowsky e la frase di Ludwig Wittgenstein “Il sapere e il riso si confondono” contenuta nel testo. Le brevi storie che le diverse culture e tradizioni filosofiche Sufi, Buddhiste, Alchemiche, Koan, Haiku, Zen, Tibetane hanno lasciato e che Jodorowsky riporta in Cabaret Mistico hanno guidato le improvvisazioni e la ricerca per la creazione di questa pièce. Insieme ai danzatori i due coreografi hanno letto, abitato, ingoiato le storie e l’immaginario che evocavano, per poi dare vita ad una materia originale e personale che con naturalezza ha preso le distanze dalla fonte e attraverso un percorso di ricerca ha trovato la sua definizione. L’intenzione è generare l’immagine a partire da quanto evoca la scrittura e dare forma, corpo, vita alla visione al di fuori delle logiche narrative. Attraverso queste storie spesso è stato possibile confrontarsi e ridere o almeno sorridere dei difetti, delle debolezze e soprattutto delle contraddizioni dell’essere umano. Il progetto coreografico unisce l’elaborazione ...
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