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Stasera su Rai 5 “Notre-Dame de Paris” dalla Scala con Bolle-Osipova

Questa sera, venerdì 21 marzo, alle ore 21.10 su Rai 5, Rai Cultura propone il balletto in due atti Notre-Dame de Paris andato in scena con successo nel 2013 al Teatro alla Scala di Milano con le coreografie di Roland Petit, e due stelle della danza internazionale nelle vesti di protagonisti: Roberto Bolle nel ruolo di Quasimodo e Natal’ja Osipova in quello di Esmeralda, con la supervisione coreografica di Luigi Bonino. A dirigere l’Orchestra della Scala il maestro Paul Connelly (regia televisiva di Patrizia Carmine). Notre Dame de Paris è ispirato all’omonimo romanzo di Victor Hugo con le musiche di Maurice Jarre, le scene di René Allio e i costumi firmati da Yves Saint-Laurent. Nel balletto, danza, scene, costumi, musica, teatralità si integrano e completano fino a dare vita all’idea di spettacolo di Roland Petit. Notre–Dame de Paris fu una creazione fondamentale per il grande coreografo francese in quanto primo dei balletti ideati per l’Opéra di Parigi, con in scena lo stesso Roland Petit, Claire Motte, Cyril Atanassof e Jean-Pierre Bonnefoux. Nella registrazione di Rai Cultura dal Teatro alla Scala, sul palcoscenico insieme a Roberto Bolle e Natal’ja Osipova, spiccano i già primi ballerini Mick Zeni, nel ruolo di Frollo, ...

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Romeo e Giulietta (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

La tragedia dei due innamorati di Verona, scritta da William Shakespeare nel 1593, è una grande storia d’amore diventata eterna e trasposta in musica da uno dei più talentuosi compositori vissuti nel periodo sovietico, Sergej Sergeevič Prokof’ev. Basti pensare che nel 1914 si diplomò al Conservatorio con i voti più alti, vincendo il premio “Anton Rubinstein” come miglior allievo di pianoforte. Partì per un viaggio a Londra, dove conobbe, tra gli altri Claude Debussy, Maurice Ravel, Richard Strauss e in particolare Sergej Diaghilev (fondatore dei “Ballets Russes) nel 1912 mentre assisteva agli spettacoli di danza “L’uccello di fuoco”, “Petruskha” e “Dafni e Cloe”. Fu proprio su richiesta di Diaghilev che iniziò a comporre il suo primo balletto dal titolo “Ala e Lollij” su testo di Serghei Gorodecki. Nel 1915 Prokof’ev incontrò nuovamente Diaghilev a Roma e gli sottopose la partitura (ricca di ritmi selvaggi tanto da rimandare a “La Sagra della Primavera” di Stravinsky). Il celebre impresario mosse diverse perplessità (soprattutto rivolte alla carente russicità melodica) e invitò Prokof’ev a scrivere la musica per un altro balletto tratto da una fiaba popolare russa dello scrittore Aleksandr Nikolaevič Afanas’ev. A differenza di “Ala e Lollij” che rimase incompiuto (venne poi rielaborato ...

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A Roma la mostra fotografica in omaggio a Roland Petit

Sono trascorsi cento anni dalla nascita di Roland Petit, uno dei più grandi coreografi del Novecento. La mostra “Hommage a Roland Petit. I Rapporti del grande coreografo francese con l’Italia e gli Enti Lirici” – nata nel 2004 per celebrare gli ottant’anni del Maestro grazie alla volontà di Asmed (Associazione Sarda Musica e Danza) e la cura di Paola Leoni e Carmela Piccione – viene riallestita dopo venti anni per celebrare il centenario dalla nascita del coreografo francese e sarà visitabile dal 25 ottobre al 10 novembre presso l’Antica Fornace del Canova a Roma. Un allestimento originale e inedito in un luogo non convenzionale e suggestivo che raccoglie scatti e testimonianze preziose sui rapporti che Petit ebbe nel corso della sua lunga carriera con i maggiori teatri italiani (Teatro dell’Opera di Roma, San Carlo di Napoli, Teatro alla Scala di Milano) e con le étoiles per le quali ha creato ruoli indimenticabili: da “Carmen” a Esmeralda in “Notre Dame de Paris”, da “Chérie” a “Coppélia” accanto a “Le jeune homme et la mort”, “L’Arlésienne”, “Duke Ellington Ballet”. A distanza di venti anni la mostra sembra dunque aggiungere al suo interno una retrospettiva protofemminista dedicata alle grandi interpreti come Carla Fracci, ...

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La danza francese da Serge Lifar a Roland Petit

La programmazione artistica del Teatro di San Carlo riprende dopo la pausa estiva con “La danza francese da Serge Lifar a Roland Petit”: la soirée, che chiude la Stagione di Danza 23-24, celebra due leggendari nomi della coreutica. È in scena da sabato 7 a mercoledì 11 settembre per quattro repliche, sempre alle ore 20.30. Verrà proposto, di Serge Lifar, Suite en blanc. Seguono L’Arlésienne e Le jeune homme et la mort, coreografie di Roland Petit. Lo spettacolo, una produzione del Teatro dell’Opera di Roma, vede la speciale collaborazione di Palazzo Reale: Étoiles, Solisti e Corpo di Ballo del Lirico napoletano, la cui direzione è affidata a Clotilde Vayer, danzeranno nella suggestiva cornice del Cortile d’Onore. A dirigere l’Orchestra del Teatro di San Carlo è Jonathan Darlington. Il Direttore del Palazzo Reale di Napoli, Mario Epifani, dichiara: “Già in passato il Cortile d’Onore ha ospitato concerti ed eventi in collaborazione con il Teatro di San Carlo; a settembre per la prima volta sarà protagonista il balletto. L’iniziativa rafforza il legame storico tra la Reggia e il Teatro fondato da Carlo di Borbone nel 1737, rinnovando una tradizione in cui architettura, arte, musica e teatro si fondono e il Palazzo diventa ...

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“Picasso et la Danse” nella serata “Toiles Étoiles”

Visto il successo di “Toiles Étoiles” nel febbraio 2022, l’Opéra National du Capitole ha voluto riproporre il medesimo programma per cinque rappresentazioni, all’Halle aux grains di Tolosa, dal 12 al 16 giugno. Costruito attorno a tre sipari di boccascena disegnati da Pablo Picasso per tre balletti: “Tablao (Cuadro flamenco)” (1921), “Le Train bleu” (1924) e “L’Après-midi d’un faune” (1965). L’idea è stata quella di commissionare a tre coreografi contemporanei di riappropriarsi di quei dipinti per rimetterli in gioco. È così che i ballerini e coreografi hip-hop Honji Wang e Sébastien Ramirez si sono calati nel dipinto del Fauno; Cayetano Soto, coreografo neoclassico contemporaneo, quello del “Train bleu” e Antonio Najarro (uno dei più famosi rappresentanti della danza stilizzata spagnola) quella del flamenco di “Cuadro”.“L’Après-midi d’un faune” di Honji Wang e Sébastien Ramirez I due coreografi Honji Wang e Sébastien Ramirez con la partitura musicale di Claude Debussy (più altri brani aggiuntivi) hanno scelto di lavorare sul Fauno: il motivo e i colori del sipario di Picasso si prestano idealmente alla riproduzione su velo. La leggerezza di un simile tessuto ha dato immediatamente lo spunto a Sébastien Ramirez, specializzato nel lavoro aereo e nell’uso di manovre coreografiche, che lo fa manipolare ...

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La Bella e la Bestia del Malandain Ballet Biarritz a Vicenza

Continuano gli appuntamenti della stagione di Danza del Teatro Comunale di Vicenza con una produzione internazionale da non perdere: sabato 4 marzo alle 20.45 e domenica 5 marzo alle 18.00, il Malandain Ballet Biarritz porterà in scena La Bella e la Bestia, balletto di grande fascino ed eleganza, su coreografia di Thierry Malandain e musica di Tchaikovskji. La Bella e la Bestia è stato presentato in anteprima al Teatro dell’Opera di Versailles nel dicembre 2015 ed ha debuttato in prima mondiale alla Biennale della Danza di Lione in settembre, ottenendo un consenso unanime di critica e di pubblico. Definito dalla stampa francese “un balletto di una bellezza toccante, con una profusione di invenzioni coreografiche che inserisce a pieno diritto, e senza dubbio alcuno, Thierry Malandain sul podio dei coreografi francesi”, sarà in Italia in pochissime date (dopo Vicenza sarà al Teatro Verdi di Pordenone martedì 7 marzo), anche grazie alla co-produzione cui ha partecipato anche la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza. Raffinatissimo, come tutti lavori del coreografo francese che dà il nome alla Compagnia, il balletto per 22 danzatori, di chiara matrice neoclassica, si ispira alla versione surrealista del film del 1946 di Jean Cocteau. La messa in scena è minimalista e rigorosa, ...

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La “Serata Petit” uno stile moderno con solidissima tecnica classica

    L’onore del programma in scena alla Scala dal 28 maggio al 20 giugno con la supervisione coreografica di Luigi Bonino è per Roland Petit, artista che ha sempre fondato la sua idea di teatro in sintonia con lo spirito dei tempi grazie a straordinarie collaborazioni di altissimo livello. Nel 1946, nientemeno che a Jean Cocteau chiedeva il libretto per quel capolavoro esistenzialista che è Le Jeune homme et la Mort e che rimane un traguardo ambitissimo per ogni artista; ai Pink Floyd degli anni Settanta si rivolgeva per quello straordinario e visionario balletto-cult che travolse la Scala nel 2009. Si tratta di due titoli emblematici: con il debutto italiano di Le Jeune homme la Scala inaugurò nel 1955 il lungo sodalizio con Petit; Pink Floyd Ballet, forte di effetti laser da concerto rock, fu invece l’ultima sua apparizione sul palcoscenico scaligero, tra l’entusiasmo di un pubblico eterogeneo e giovane, che gli tributò  un’acclamazione da star. Undici le recite, tra maggio e giugno 2014; in alcune, saranno Roberto Bolle e Ivan Vasiliev a incarnare la drammaticità dell’incontro fra un giovane e il suo destino, dal viso di ragazza, in Le Jeune homme et la Mort. Saranno gli artisti scaligeri ...

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