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Marco Spada (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

Balletto-pantomima in tre atti e sei scene, vide la sua prima rappresentazione (titolo originale “Marco Spada ou La fille du bandit”) a firma di Joseph Mazillier sulla musica di Daniel-François-Esprit Auber (libretto di Eugène Scribe) presso l’Academie Royale de Danse et Musique (attualmente Opéra di Parigi), il 1° aprile 1857 con interpreti Carolina Rosati, Amalia Ferraris, Lucien Petipa, Domenico Segarelli, Louis Mérante, Eugène Coralli. La storia ruota intorno alla figura del conte Federici. Egli – pur essendo fidanzato promesso alla marchesa Sampietri, nipote del governatore di Roma – ama Angela senza sapere che lei è la figlia del bandito Marco Spada. A sua volta la marchesina è amata da Pepinelli, capitano dei dragoni. Al termine di un combattimento fra i dragoni e i banditi, il morente Marco Spada dichiara che Angela non è sua figlia. A questo punto non vi è più alcun ostacolo al matrimonio con il conte Federici e Pepinelli può sposare la sua amata marchesa. Malgrado la sua trama divertente, fresca e gioiosa la coreografia complessa e l’alto livello tecnico richiesto sia ai solisti che al corpo di ballo determinarono la sua scomparsa dal repertorio occidentale per più di un secolo. Nel 1981 Pierre Lacotte realizzò una ...

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Storici balletti ad oggi scomparsi dalle scene

 LA PÉRI: è da considerare in quel genere definito “ballo fantastico”. Fu creato in due atti e tre scene da Jean Coralli sulla partitura musicale di Johann Friedrich Franz Burgmüller e libretto di Théophile Gautier e Jean Coralli. La prima andò in scena nel 1843 al Théâtre de l’Opéra (Salle Le Peletier) di Parigi con Carlotta Grisi (1819-1899) al fianco di Marius Petipa nel ruolo di Achmet, dello stesso Coralli nel ruolo del Marchand d’Esclaves, di J.B. Barret (Roucem) e Delphine Marquet (Nourmanhal). Il debutto al Palais Garnier dell’Opéra vide la luce nel 1931, in occasione di un gala benefico con la coreografia di Léo Staats, interpreti C. Bos e Serge Peretti. La trama racconta del principe Iskender, a cui era stata predetta una fine molto vicina, stanco della sua esistenza e desideroso di vivere con rinnovato spirito, va alla ricerca del Fiore dell’eterna giovinezza; arrivato ai confini della Terra incontra una Péri addormentata e si accorge che il Fiore è fra le sue mani. Il principe ruba il Fiore, ma si lascia incantare dalla bellezza della Péri. Quando si risveglia la fata inizia a danzare in modo voluttuoso con l’intento di sedurre Iskender e riprendere il Fiore, senza il ...

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“La Musa della danza, Auguri Carla!”: Il Teatro San Carlo di Napoli omaggia Carla Fracci

“Ricordiamo Carlina” in omaggio a Carla Fracci

Giovedì 27 giugno dalle ore 17,30 presso l’Auditorium della Mole Vanvitelliana ad Ancona verrà reso omaggio alla grande étoile Carla Fracci, a cura di Fidapa Ancona-Riviera del Conero in collaborazione con il Comune del capoluogo marchigiano. Il programma ad ingresso libero sarà così articolato, saluti e introduzione con Anna Maria Bertini (Assessore alla Cultura del Comune di Ancona), Cristina Gorajski Visconti (Presidente Fidapa Ancona- Riviera del Conero), Patrizia Bianchi modererà l’incontro (Past Presidente Fidapa Ancona- Riviera del Conero). In collegamento interverranno il Maestro Beppe Menegatti che parlerà sul “nostro progetto di una compagna nazionale italiana di danza”, a seguire Luisa Signorelli tratterà il tema “non solo danzatrice ma mente e anima della compagnia Ex-Ballet”, ed Elena D’Aguanno converserà su “Danza parità di genere? Ruoli, competenze e opportunità”. Dopo la presentazione storico-tecnica sarà la volta della visione del balletto “Giselle” con Carla Fracci al fianco di Erik Bruhn. Carla Fracci (Milano, 20 agosto 1936 – Milano, 27 maggio 2021) è stata una delle più importanti ballerine della Storia. Muove i primi passi nel mondo tersicoreo con le maestre Edda Martignoni, Vera Volkova, Paolina Giussani, Esmée Bulnes, diplomandosi nel 1954 presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Nel 1955 partecipa ...

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Stelle di domani” con la direzione di Alessio Carbone

Alessio Carbone presenta in prima assoluta, al Teatro Comunale di Vicenza il 5 luglio, la serata di Balletto “Junior International Gala” (dedicata a Vittoria Ottolenghi nel centenario della sua nascita). “È la prima volta che porto sul palco un gruppo di ballerini appena diplomati delle più prestigiose scuole di danza d’Europa. Per questo primissimo spettacolo a Vicenza, ho scelto personalmente i più bravi ragazzi delle Accademie della Scala di Milano, dell’Opera di Parigi, del Royal Danish Ballet e dell’Académie Princesse Grace di Montecarlo. Con sana competizione, si alterneranno in scena con passi a due e assoli del repertorio classico componendo così una serata di pura emozione”. (Alessio Carbone)  I giovani ballerini ospiti di questa prima edizione, di otto nazionalità diverse, sono diplomati nelle più prestigiose accademie di danza d’Europa: Paloma Livellara, Shunsuke Nakamura e Tomás Ruão dall’Académie Princesse Grace di Montecarlo; Natalie Vikner e Pier Abadie dal Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris; Emilie Fasai Steensgaard e Karl Elofsson dalla Royal Danish Academy di Copenhagen; Chiara Ferraioli, Bruno Garibaldi e Antonino Modica dall’Accademia del Teatro alla Scala di Milano; Special guest dall’Opéra de Paris: Luciana Sagioro.   PROGRAMMA: “Kermesse in Bruges” Musica: Holger Simon Paulli Coreografia: ...

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L’addio alle scene dell’étoile Myriam Ould-Braham in “Giselle”

Nata a Parigi, Myriam Ould-Braham si è avvicinata alla danza ad Algeri, dove viveva con il padre. Dopo il ritorno in Francia ha cominciato a studiare danza nel 1993 e nel 1996 è stata ammessa alla scuola di danza dell’Opéra di Parigi. Nel 1999 è stata scritturata nel “corps de ballet” del balletto dell’Opéra di Parigi, in cui è sta promossa a “coryphée” nel 2002, a solista nel 2003 e ballerina principale nel 2006. Già prima di essere promossa a prima ballerina Ould-Braham aveva danzato ruoli da protagonista, tra cui Aurora ne “La bella addormentata” di Rudolf Nureyev nel 2004. Il 18 giugno 2012 è stata proclamata “danseuse étoile” dopo una rappresentazione de “La fille mal gardée” di Frederick Ashton, in cui aveva danzato nel ruolo della protagonista Lise. Ha danzato molti dei grandi ruoli femminili del repertorio della compagnia, tra cui Clara ne “Lo schiaccianoci”, Kitri in “Don Chisciotte”, Odette/Odile ne “Il lago dei cigni”, Olga in “Onegin”, Nikiya e Manu ne “La Bayadère”, Henrietta in “Raymonda”, Rosalind e Giulietta in “Romeo e Giulietta”, Swanilda in “Coppélia”, Calliope in “Apollon Musagete” e la protagonista ne “La Sylphide” e “Paquita”. Suoi partner abituali sulle scene sono stati Josua Hoffalt e ...

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Annunciato il programma e gli ospiti del “Gala Nureyev” di Luigi Pignotti

L’eredità di Rudolf Nureyev è il chiaro esempio, ancora oggi, di come con grande intelligenza, acume, cultura, fascino, grazia divina, tenacia, disciplina e passione, sia stato in grado di cambiare per sempre l’emblema del ballerino, trasformandolo al pari della ballerina. Il suo desiderio fin da subito fu quello di agevolare l’ingresso degli uomini nel mondo di Tersicore che, fino ad allora, era alquanto circoscritto. È riuscito ad instillare una inedita scossa di energia all’intero mondo della danza, scatenando uno straordinario vento del cambiamento mai accaduto prima, riunendo accuratamente e meticolosamente la disciplina accademica a quella moderna, e trasformando la propria figura artistica in un mito incondizionato del balletto, che resiste fino ai giorni nostri. Rudolf Nureyev, il più grande ballerino il cui talento rimane ancora oggi ineguagliato, ha segnato un’epoca dal punto di vista interpretativo e creativo nella storia della danza. Eccelso danzatore, le cui doti espressive e virtuosistiche hanno esaltato talento ed irrequieta genialità, unendosi ad un’incredibile carisma, una presenza scenica unica ed ammaliante. Le sue coreografie, hanno saputo infondere nuova linfa ai classici del repertorio, rivitalizzandoli con un perfetto equilibrio tra modernità e tradizione. Nureyev ha saputo motivare alla passione per la danza e alla ricerca per la ...

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Rinasce il balletto “La Esmeralda” firmato da Medvedev-Fečo

Ispirato al romanzo storico “Notre-Dame de Paris” di Victor Hugo, è noto come uno dei più celebri balletti del repertorio romantico. La storia di Esmeralda si svolge nella Parigi del XV secolo ed è stata il cavallo di battaglia di numerose prime ballerine. Il 27 e 28 aprile 2024 sarà in scena al Teatro Nacional di Panama con il “National Ballet of Panama” in collaborazione con “Petipa Heritage Foundation”, “Association of friends of National ballet of Panama” e il “Ministero della Cultura di Panama”. La trama descrive in tre atti e cinque scene le avventure di una giovane zingara rapita dal gobbo Quasimodo su richiesta dell’arcidiacono Claude Frollo, che prova per lei una forte passione, finché, venuto a conoscenza del rapimento, il capitano Phoebus corre in suo aiuto. A differenza del testo originale in cui viene giustiziata la zingara, questa nuova versione coreografica firmata da Vasily Medvedev e Stanislav Fečo, si avvale di un lieto fine. In origine venne il balletto venne coreografato da Jules Perrot su musica di Cesare Pugni in debutto a Londra presso His Majesty’s Theatre il 9 marzo 1844 con Carlotta Grisi (Esmeralda), Jules Perrot (Pierre Gringoire), Arthur Saint-Léon (Febo), Adelaide Frassi (Fiore di giglio), Antoine Louis Coulon (Quasimodo), ...

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Giselle una storia d’amore ancora viva: leggenda, simbolo e realtà

L’amore è una fonte inesorabile di ispirazione artistica e culturale, nel balletto è il soggetto preferito e più adatto per molti coreografi della storia coreutica. Ma nessuna storia d’amore, è equiparabile,  nata per il linguaggio della danza è più bella, intensa, dolorosa, straziante e affascinante di quella raccontata in Giselle. Giselle rappresenta il capolavoro in assoluto dal punto di vista della drammaturgia nel balletto. Che cosa significa? Molti conoscono i dissidi  del balletto d’azione nella seconda metà del XVIII secolo. Questi dissidi animarono il mondo del balletto con l’affermarsi della riforma e il periodo pre-romantico. La Silfide è il primo esempio di balletto romantico pervenuto a noi oggi, ma Giselle, di nove anni dopo,  la supererà in perfezione e bellezza formale. Tutte e due devono la loro origine ad una fonte letteraria, ma Giselle è la sintesi precisa del movimento romantico. Lo aveva ben compreso Gautier, quando nei suoi Ecrits sur la danse scriveva: “A partire dalla Silfide non furono più possibili spettacoli mitologici, e fu lasciato spazio a gnomi, ondine, elfi, villi e a tutto quel popolo strano e misterioso che si presta così bene alle fantasie del balletto. Le case d’oro e marmo degli Olimpici vennero relegate nella polvere e nei magazzini, e ...

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La danza di “Notre Dame de Paris” al Teatro Carlo Felice di Genova

Coproduzione Teatro dell’Opera di Astana e Les Ballets Roland Petit Foundation, al Teatro Carlo Felice di Genova va in scena Notre Dame de Paris, su libretto e coreografie di Roland Petit. Una storia che guarda indietro nel tempo, nella storia e nella musica. Nel 1844, Jules Perrot mise in scena il balletto La Esmeralda basato sul romanzo di Victor Hugo. Tuttavia, Roland Petit tornò al titolo originale per sostenere la propria interpretazione: non è la bella zingara il centro del balletto, ma Quasimodo. Il coreografo, che fu anche il primo interprete di questo ruolo, non aveva bisogno di indossare un costume deformante e truccarsi – “danzò” la sua gobba. La riscossa di Quasimodo – da cagnolino fedele del suo padrone Claude Frollo all’eroico tentativo di salvare Esmeralda e vendicare la sua morte – è presentata sul palcoscenico in modo convincente. In Notre-Dame de Paris il taglio grottesco, imbevuto di plasticità moderna, accentua la bellezza perfetta del balletto classico. La dura realtà e la triste fantasia si intrecciano in questo spettacolo di monumentalità tragica. Nel XIX secolo La Esmeralda aveva un lieto fine obbligato, nella severa versione del XX secolo è il solo e miserabile Quasimodo a sopravvivere. Il celebre stilista Yves Saint Laurent, che ha creato i costumi per il ...

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Una “Giselle” per tre stelle

Natalia Osipova, Iana Salenko e Marianela Nuñez: tre stelle del firmamento tersicoreo si alterneranno in Giselle in scena al Royal Ballet dal 26 febbraio al 15 aprile 2016, nella versione di di Peter Wright. Giselle è il balletto romantico per eccellenza. Ha trasformato il mondo della danza sin dalla sua prima rappresentazione, a Parigi nel 1841, e rimane al centro dei capolavori del repertorio classico. Sebbene la coreografia e le scenografie abbiano subito molti cambiamenti nel corso degli anni, l’essenza di questo celebre balletto rimane la stessa. La produzione di Peter Wright per il Royal Ballet si basa sulla versione classica di Marius Petipa (secondo le coreografie originali di Jules Perrot e Jean Coralli), andato per la prima volta in scena a San Pietroburgo nel 1884. Il ruolo di Giselle presenta molte sfide tecniche e interpretative, dai primi di amore del personaggio alla follia struggente, fino al suo ultimo gesto di perdono dall’oltretomba. Le tre interpreti di questa versione londinese sapranno donare sicuramente grandi emozioni al pubblico. ORARI&INFO Dal 26 febbraio al 15 aprile 2016 Royal Opera House Bow StreetCovent Garden – LondraWC2E 9DD Tel. +44 020 7304 4000 www.roh.org.uk Lorena Coppola www.giornaledelladanza.com Foto di Bill Cooper e Salenko/Walter

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