Operaestate Festival Veneto festeggia quest’anno le 31 candeline con un’edizione che partirà dal 29 giugno per proseguire fino al 3 settembre con la partecipazione di 35 città a partire da Bassano del Grappa e 400 spettacoli che avranno come scenario ville, castelli, musei, parchi e palazzi. Marino Zorzato, vicepresidente e assessore alla cultura della Regione Veneto ha spiegato così lo spirito di Operaestate : “Anche questo avvenimento mi dà modo di ricordare una sfida che mi auguro ci vedrà impegnati tutti: la candidatura di Venezia, del Veneto e del Nordest a Capitale Europea della Cultura 2019.[…] Ci sentiamo protagonisti di questa iniziativa che continuiamo a sostenere nonostante i noti problemi di natura economica che affliggono tutte le pubbliche amministrazioni, in considerazione del suo valore culturale intrinseco, ma anche per essere uno dei progetti capaci di promuove e valorizzare in modo originale ed efficace il nostro territorio”. Il Festival ospiterà artisti della danza, del teatro, della musica e del cinema provenienti da tutto il mondo che contribuiranno alla tematica di questa edizione che mira allo studio della realtà che ci circonda. Si comincia il 1° luglio a Modigliano Veneto con A Piede libero, tre giorni di eventi, worshop e spettacoli a ...
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Vincenzo Capezzuto: senza lʼarte si viene travolti dallʼignoranza e dallʼoscurantismo!
Napoli e il San Carlo: hai iniziato come allievo e vi hai proseguito come solista: che ricordi hai dei tuoi primi inizi, dei tuoi primi balletti? Un ricordo molto intenso degli anni trascorsi nella scuola di ballo del Teatro San Carlo, fu quando conobbi Rudolf Nureyev. Me lo presentò la sig.ra Vittoria Ottolenghi, in occasione dello Schiaccianoci che andava proprio in scena in quel periodo. Fu una grandissima emozione e ricordo che non riuscivo a staccare i miei occhi dal suo sguardo, così carismatico e ipnotico. Quando entrai in compagnia, incominciai subito con i ruoli da solista e primo ballerino, ricordo con divertimento e gioia “Lʼuccello azzurro” della Bella Addormentata, Napoli di Bournonville, Ma Pavlova di Roland Petit e Giselle e tanti altri. Sono stati dei lavori importantissimi per la mia formazione di danzatore soprattutto perché ero seguito dalla direttrice di quel momento : Elisabetta Terabust. Una stagione all’English National Ballet e alla Scala, poi “Persephone” al San Carlo, accanto a “mostri sacri” come Isabella Rossellini e Gerard Depardieu: che tipo di esperienza è stata unire le tue doti di danzatore classico a quelle di due attori così talentuosi? Lʼesperienza è stata davvero molto creativa e stimolante. Riuscimmo ad instaurare ...
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