Il 9 maggio 2015 il Teatro Nuovo di Torino ospiterà Dacru Dance Company con lo spettacolo Kaze Mononoke – Il vento e i petali di ciliegio, ideato e diretto da Marisa Ragazzo, coreografie di Marisa Ragazzo e Omid Ighanì su musiche di artisti vari tra cui Monster, Bon Iver, Boards Of Canada, Steve Reich, Burial, Apparat, Radiohead e altri. DaCru Dance Company è un progetto nato nel 1996 dall’unione personale e artistica di due tra i coreografi più rappresentativi del panorama della danza urbana italiana, Ragazzo, passata direttamente dalla danza contemporanea alla cultura hip hop e Ighani, talentuoso primo ballerino della compagnia nonché coreografo per MTV e altri network internazionali. DaCru è la prima formazione italiana a sperimentare e attuare con successo la fusione tra urban dance e teatro inteso come spazio fisico, arrivando ad esibirsi alla Fenice di Venezia e dando vita a uno stile innovativo noto come Hip Hop Theater, basato sulla contaminazione tra hip hop, house, danza contemporanea, jazz rock e breaking. In Kaze Mononoke questo nuovo linguaggio artistico è perfettamente rappresentato dalle avvincenti e originali coreografie in cui i danzatori, accarezzati da un vento leggero, cambiano rapidamente e continuamente se stessi e i loro movimenti, sempre ...
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Il canto dei cigni, Lungo il viale dei ciliegi. Il gennaio del Teatro Comunale di Vicenza
Nuova occasione per vedere uno spettacolo che ha unito critica e pubblico in questa stagione della compagnia del Balletto di Roma: sabato 31 gennaio alle 20.45 e domenica 1° febbraio alle 18.00 al Teatro Comunale di Vicenza va in scena il lago dei cigni, ovvero il canto, coreografia e regia di Fabrizio Monteverde. Sinonimo di balletto per eccellenza, il Lago viene riproposto dal noto coreografo attraverso una contaminazione tra la storia originale e la novella di Cechov Il canto del cigno, in cui un attore sul viale del tramonto, intrappolato in teatro durante la notte, ripropone al suggeritore i propri cavalli di battaglia, in un’interpretazione che è come un vero e proprio canto del cigno. Così nella coreografia di Monteverde, in scena non c’è solo un classico del balletto e uno dei ruoli più ambiti di una carriera, ma anche il ritiro dalle scene e il corpo che perde la sua agilità: non a caso i ballerini indossano la maschera della vecchiaia, e interpretano dei danzatori alle prove dell’ultimo spettacolo, Il lago dei cigni appunto. Attraverso la musica di Tchaikovsky e una coreografia dalla bella tecnica contemporanea il coreografo trova il veicolo giusto per i moti dell’anima e del corpo ...
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