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Tag Archives: Lev Ivanov

Ritorna “Il lago dei cigni” di Rudolf Nureyev alla Scala

“Il lago dei cigni è per me un lungo sogno del principe che, nutrito di letture romantiche che hanno esaltato il suo desiderio di infinito, rifiuta la realtà del potere e del matrimonio che gli impongono la madre e il precettore. È lui, quindi, che, per sfuggire al malinconico destino che gli si prepara, fa entrare nella sua vita la visione del lago. Nella sua mente nasce un amore idealizzato e la proibizione che esso comporta: di qui il cigno nero e Rothbart, figure speculari, trasposizioni negative del cigno bianco e del precettore. Quando il sogno svanisce la ragione del principe non potrà sopravvivere.” Nella lettura di Rudolf Nureyev al centro di tutte le linee drammaturgiche è Siegfried, principe romantico dall’animo malinconico e meditativo. Una versione introspettiva e complessa sul piano tecnico e interpretativo, che omaggia la storia, la tradizione e il grande repertorio nelle iconiche figurazioni dei candidi cigni. 7, 10, 12, 15, 16, 18 luglio 2025 IL LAGO DEI CIGNI Coreografia Rudolf Nureyev da Marius Petipa e Lev Ivanov Regia di Rudolf Nureyev Supervisione coreografica Laurent Novis Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij Scene Ezio Frigerio Costumi Franca Squarciapino Luci Andrea Giretti Direttore Vello Pähn Corpo di Ballo e Orchestra ...

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Il “Lago” del Balletto Internazionale Italiano [RECENSIONE]

  Debutto milanese per la neonata compagnia, con l’ultimo appuntamento del primo tour, del Balletto Internazionale Italiano, in scena al Teatro Manzoni con uno dei capisaldi della danza classica, Il Lago dei Cigni (presentato in due atti su base musicale registrata di ottima qualità nell’intramontabile e commovente partitura di Pëtr Il’ič Čajkovskij). Uno dei poemi epici che hanno definito il genere del balletto classico, tra i più rappresentati e citati al mondo, a ben ragione per la purezza e il candore. La giovane compagine ha visto la luce grazie alla fattiva collaborazione e coproduzione tra il Nuovo Balletto Classico di Reggio Emilia e l’Ukrainian Classical Ballet di Kiev. Lo spettacolo ha presentato come si conviene alla trazione accademica, scenografie accurate, luci suggestive e costumi storici a beneficio di un cast dove il giovane talento è stato il fil rouge della serata. Il Balletto Internazionale Italiano nasce dall’unione di due realtà ben consolidate dirette da Rezart Stafa e da Ivan Zhuravlov. L’accoppiata ha palesato l’attento pubblico presente in sala (tra cui la già prima ballerina del Teatro alla Scala e dell’English National Ballet Renata Calderini e l’altrettanto prima ballerina del Balletto Nazionale di Cuba Caridad Martínez) una produzione in grado di ...

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Auguri di buon compleanno al grande artista Carlos Acosta

  Compie gli anni Carlos Acosta, all’anagrafe Carlos Yunior Acosta Quesada (L’Avana, 2 giugno 1973) già celebre primo ballerino internazionale, direttore artistico e coreografo cubano naturalizzato britannico. Nato a L’Avana, undicesimo e ultimo figlio di Pedro Acosta e Dulce Maria Quesada, ha studiato danza all’Escuela Nacional Cubana de Ballet e prima ancora di ottenere il diploma, conseguito nel 1991 con il massimo dei voti, aveva fatto il suo esordio sulle scene italiane danzando accanto a Luciana Savignano al Teatro Nuovo di Torino e aveva vinto il Prix de Lausanne nel 1990. Su invito di Ivan Nagy, nel 1991 si è unito all’English National Ballet di Londra, con cui ha esordito nella danza polovesiana da Il principe Igor’. Nella stessa stagione ha danzato ruoli di primo piano nella Cenerentola, Le Spectre de la rose, Les Sylphides e ne Lo Schiaccianoci. Nel 1992 è tornato a Cuba per danzare con il Ballet Nacional de Cuba su invito di Alicia Alonso: la sua carriera con la compagnia è stata fulminea e l’anno successivo è stato proclamato primo ballerino. Il suo repertorio con la compagnia annoverava alcuni dei grandi ruoli del repertorio maschile, tra cui Albrecht in Giselle, Basilio in Don Chisciotte e Siegfried ...

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Le Papillon (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

Nel 1860 l’Opéra di Parigi presentò alla Salle Le Peletier l’unica coreografia di Maria Taglioni (la prima grande ballerina romantica) creata per la sua allieva prediletta Emma Livry. Un balletto fantastico in due atti, formato da quattro scene, sulla musica di Jacques Offenbach e libretto di Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges. Racconta di una fanciulla che a causa di un sortilegio viene trasformata in una farfalla. In scena oltre alla Livry erano presenti Louis Mérante (Principe Djalma), Louise Marquet (Fata Hamza), Mme Simon (Fata dei Diamanti) e Francisque Berthier, Francois Dauty, Julie Stoikoff, Louis Lenfant, Héloise Lamy, Alexandrine Simon, Virginie Maupérin, Elisa Troisvallets, Eugénie Scholosser. La “Valse des rayons” della seconda scena del primo atto fu riusata da Offenbach nel terzo atto dell’opera “Die Rheinnixen” (1864) e alcune parti dello spartito furono inserite nella versione francese di Whittington, “Le Chat du diable” (1893). La trama è ambientata nella Circassia. Dopo il preludio, la prima scena si apre con l’anziana e cattiva fata Hamza che maltratta i suoi servitori. Ha rapito la figlia dell’Emiro Farfalla, la quale le fa da cameriera. Guardandosi allo specchio Hamza desidera solo di ritornare giovane, ma per farlo deve essere baciata da un giovane principe. Di ritorno da ...

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La Vivandière (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

La Vivandière è un balletto-pantomima in un atto firmato da Arthur Saint-Léon, su partitura musicale di Cesare Pugni, che vide il suo debutto al Her Majesty’s Théâtre di Londra nel 1844 con protagonista la coppia formata da Fanny Cerrito-Arthur Saint-Léon. L’allestimento in un atto narra una storia romantica ambientata nel mondo militare, con soggetti che parlano di amore, solidarietà, coraggio e di fratellanza. Il balletto include una grande varietà di movimento che enfatizzano costantemente la versatilità dei ballerini. Dal leggero petit allegro, al meraviglioso adagio e pas de deux, fino al trionfante grand allegro. Fanny Cerrito, nata a Napoli nel 1817, era una delle più famose ballerine dell’era romantica. Si chiamava in realtà Francesca Teresa Giuseppa Raffaela Cerrito. Mentre Arthur Saint-Léon, nato a Parigi nel 1815, con il nome di Charles-Victor-Arthur-Michel Saint-Léon, divenne noto per aver ideato la coreografia e il libretto del balletto Coppélia, dando inoltre vita ad un personale sistema di notazione della danza chiamato “Sténéochorepgraphie”, da cui in seguito “La Vivandière” fu rimessa in scena. La storia si svolge in un villaggio ungherese e narra dell’amore di Kathi (la vivandiera del reggimento) per Hans (figlio di un oste) e delle loro peripezie per riuscire a sposarsi contrastando ...

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Paolo Bortoluzzi: un ricordo nell’87° anniversario dalla nascita

Paolo Bortoluzzi nacque a Genova il 17 maggio del 1938 e si spense a Bruxelles il 15 ottobre del 1993. Sicuramente fu uno dei più grandi ballerini del nostro tempo, un’eccellenza e un artista aperto alle esperienze tersicoree tra le più moderne, oltre alle innate doti da danseur noble per intimenticabile grazia. Sostenuto da un fisico massimamente duttile e controllato, possedeva una netta precisione nei movimenti, un calibrato rigore e una sensibilità esecutiva che lo trasformarono in un grande interprete. Studiò danza dapprima a Genova. Allievo di Ugo Dell’Ara, Nora Kiss, Viktor Gzovskij e di Asaf Messerer, debuttò a diciannove nel capoluogo ligure, partecipando al Festival internazionale del Balletto di Nervi diretto da Mario Porcile nel 1957 e poi a Milano. Negli anni a Nervi si vide con il Balletto Europeo diretto da Léonide Massine, con i Ballets des Etoiles di Milorad Miskovitch e con il Balletto del Novecento di Maurice Béjart. In quegli anni nasce il suo sodalizio con Carla Fracci che li vedrà in seguito splendidi protagonisti in numerose coreografie. Bortoluzzi si distinse come un danzatore classico di nuovo stile, adatto ad una nuova epoca. Vinse al concorso Viotti di Vercelli nel 1958 il premio di pas de deux ...

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Tre balletti nella nuova Stagione del Teatro Regio di Torino

Tre appuntamenti di danza compongono la Stagione 2025/2026 del Teatro Regio. La danza rafforza la sua presenza nella Programmazione, confermandosi come un linguaggio capace di narrare, attraverso il corpo, storie avvincenti che ci toccano nel profondo. Tra questi racconti, il rosso caravaggesco — che emerge dalla tenebra per affermare la vita — si trasforma in gesto, in vibrazione muscolare, in movimento puro: Roberto Bolle torna al Teatro Regio dal 27 al 29 novembre per portare per la prima volta a Torino Caravaggio, la creazione coreografica di Mauro Bigonzetti, su musiche di Bruno Moretti ispirate a Claudio Monteverdi. Una produzione Artedanza. Proseguiamo nel mese di dicembre con due balletti iconici, dove il rosso della Stagione si fa amore, conflitto, incanto e perdita. Dal 5 al 14 dicembre torna a Torino il Balletto del Teatro Nazionale di Praga con Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev, nella coreografia di John Cranko. In una partitura tra le più ricche del Novecento, la compagnia — composta da danzatori di diciotto nazionalità — dà corpo a un balletto che fonde dramma e poesia, energia e struggimento, attraversando l’abisso che separa l’amore dalla morte. Dal 19 al 28 dicembre debutta al Teatro Regio il Balletto dell’Opera Nazionale ...

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Si celebra la nascita, avvenuta 185 anni fa, di Pëtr Il’ič Čajkovskij

Pëtr Il’ič Čajkovskij (Votkinsk, 7 maggio 1840 – San Pietroburgo, 6 novembre 1893), è stato un compositore russo del periodo tardo-romantico, le cui composizioni sono tra le più celebri e celebrate del repertorio classico. Per la danza è stato un autentico innovatore, ed un padre, poiché ha innalzato la musica ad un livello di complessità e importanza mai riscontrato in precedenza. Ha rivoluzionato il mondo del balletto. Prima di lui, la musica coreutica era vista come un accompagnamento ed un semplice sostegno. Čajkovskij elevò il suono a elemento cruciale, creando un’esperienza emotiva più intensa. Pensiamo solo ai suoi tre più famosi balletti: Il Lago dei Cigni, La Bella Addormentata e Lo Schiaccianoci che hanno definito l’estetica della danza classica. Čajkovskij collaborò con il coreografo Marius Petipa, creando capolavori immortali. Nei suoi balletti, Čajkovskij utilizzò spesso il divertissement e il pas de deux per infondere momenti di assoluta bellezza e profondità emotiva. Il lago dei cigni op. 20, venne rappresentato per la prima volta al Teatro Bolshoi di Mosca l’anno successivo. La rappresentazione al debutto non riscosse un grande successo sia da parte del pubblico che dalla critica, a causa delle ripetute modifiche e tagli operati dal coreografo Reisinger. Nel 1895 ...

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“Il lago dei cigni” in scena al Teatro Manzoni di Milano

Il titolo classico per eccellenza arriva a Milano, presso il Teatro Manzoni, il 3 giugno alle ore 20. Ci si immerge nell’eleganza del balletto, un capolavoro che incanta il mondo da oltre cento anni. Uno spettacolo di grande responsabilità per il ritmo da sostenere e soprattutto per la grande preparazione tecnica richiesta per tutto il corpo di ballo, i solisti e i primi ballerini. Il balletto racconta la storia del principe Siegfried, della principessa Odette e del mago Rothbart nei migliori costumi da balletto tradizionale. Una storia del trionfo dell’amore sulle forze oscure. Presentata in un linguaggio aggraziato ed emozionante da questa promettente compagnia, nata dalla coproduzione tra il Nuovo Balletto Classico, realtà conosciuta ed accreditata sul panorama italiano e internazionale dal pluriennale esperienza e l’Ukrainian Classical Ballet. Questo balletto adatto per un pubblico di tutte le età, apre le porte ad un mondo di affascinante bellezza e dimostra come devozione e disciplina dei ballerini si celino dietro ad un’apparente disinvoltura sul palco. La Compagnia del BALLETTO INTERNAZIONALE ITALIANO si avvale dei danzatori del Nuovo Balletto Classico – una realtà dinamica e innovativa nel panorama della danza italiana che unisce la tradizione della danza accademica a una visione contemporanea e ...

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Addio alle scene per il principal del BTM, Ryan Massey

Dopo sette stagioni con il Ballet Theatre of Maryland, il primo ballerino Ryan Massey farà il suo ultimo inchino da Principal il 26 aprile 2025 danzando il ruolo del principe Siegfried nel Lago dei cigni sulla tradizionale coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanov con le intramontabili musiche di Pyotr Il’ič Čajkovskij. Dalla sua potente presenza scenica alla sua tecnica mozzafiato, Ryan Massey ha dato vita a personaggi indimenticabili, lasciando un’eredità duratura nella Compagnia di Balletto e nel cuore di coloro che lo hanno visto danzare. Il Ballet Theatre of Maryland ha sede ad Annapolis (Maryland). Originariamente fondata come “The Ballet Theatre of Annapolis”, la compagnia ha visto la luce nel novembre 1978 come società privata senza scopo di lucro governata da un Consiglio di amministrazione di dodici persone, con Danny Diamond come primo direttore artistico e una residenza stabilita presso il “Maryland Hall for the Creative Arts” ad Annapolis. Nel 1996, la compagnia ha raggiunto lo status professionale. Nel 2000, il nome è stato cambiato in “Ballet Theatre of Maryland” (BTM) per adempiere ad una nuova missione di servizio allo Stato del Maryland. Dianna Cuatto è entrata a far parte di BTM come direttrice artistica all’inizio della stagione 2003-2004. ...

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