La pantomima in un atto composta composta da Béla Bartók tra il 1918 e il 1919 è basata su un racconto scritto da Melchior Lengyel. La prima esecuzione avvenne il 27 novembre 1926 all’Opernhaus di Colonia (Germania) con regia, scenografia, costumi di Hans Strobach e, come interpreti, Ernst Zeiller (Mandarino), Wilma Aug (ragazza), Hans Robert (vecchio cavaliere), Helmut Zehnpfenning (giovane), Josef Horn, Hans Salomon, Josef Weiser (tre malviventi). La versione originale della partitura era affidata all’azione mimica con ampi segmenti musicali in forma recitativa per restituire in toto la messa in atto. Le riletture successive hanno condotto la partitura ad una forma nettamente più sinfonica. Il debutto scatenò una sommossa e una palpabile insofferenza tanto che Bartók non ebbe mai più l’occasione di vedere la sua creazione in scena. La trama è ambientata nella periferia di una metropoli dove tre malviventi costringono una ragazza ad adescare uomini, da una finestra, per poi aggredirli e derubarli una volta entrati nella stanza. Il primo a cadere nel tranello è un anziano nobile decaduto che rivolge alla giovane grottesche avances; non avendo denaro viene subito liquidato dai tre che lo gettano dalla finestra dopo avergli rubato i pochi spiccioli dalle tasche. Arriva poi ...
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Addio a Lia Dell’Ara, muore a Roma la danzatrice e coreografa pupilla di Aurel Milloss
Nasce a Roma il 6 giugno del 1923 in una famiglia borghese. Ha iniziato a studiare danza all’età di 7 anni, insieme al fratello Ugo Dell’Ara, tra il 1930 e il 1940 ha frequentato la Scuola di Danza al Teatro dell’Opera di Roma sotto la guida di Nicola Guerra, Ettore Caorsi e Mara Dousse. In questo periodo ha avuto modo di studiare con i coreografi Leonidov, Petroff, Rostov, Oboukhoff e Boris Romanov. Conclude gli anni di studio con le sorelle Battaggi e sempre con Caorsi. Diplomata nel 1939/1940, divenne Prima Ballerina, partecipando più volte a festival, riprese cinematografiche e manifestazioni di livello sia in Italia (Venezia, Torino, Milano, Firenze, Genova, Bologna) che all’estero (Praga, Zagabria, Berlino, Monaco, Dresda, Vienna). Durante il periodo di perfezionamento all’Opera di Roma avviene il suo primo incontro con Aurel Milloss. Interpretati in quell’epoca: “Il Figliol prodigo” di Prokofiev-Milloss, “Ungheria Romantica”di Listz-Milloss, “Carillon Magico” di Pick Mangiagalli-Millos, “La stella del circo” di Stinco-Milloss, “Capricci” di Stravinski-Milloss, il Mandarino Meraviglioso, Bartok-Milloss ecc; Nel 1945, Milloss, Lia Dell’Ara e suo fratello Ugo Dell’Ara, decidono di lasciare l’Opera di Roma e si riuniscono in un’unica compagnia: “Balletti romani”, che sempre sotto la direzione di Milloss fu coadiuvata da eminenti personalità del mondo della musica e della ...
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