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Buon compleanno a Reece Clarke, principal del Royal Ballet

Auguri di buon compleanno al danzatore scozzese Reece Clarke (Airdrie, 27 marzo 1995) primo ballerino del Royal Ballet dal 2022. Nato e cresciuto ad Airdrie (North Lanarkshire) Reece e i suoi tre fratelli maggiori Ross, Russ e Ryan si sono formati alla “Janis Ridley School of Dance” in Scozia prima di entrare alla “Royal Ballet School”. Reece è stato ammesso alla White Lodge nel 2006, la prima volta nella storia della scuola che quattro ragazzi della stessa famiglia si sono formati tutti nella celebre istituzione. I premi ricevuti da Reece durante gli anni la scuola includono il “Young British Dancer of the Year” nel 2012, la “Lynn Seymour Competition” nel 2013 e un premio della “Ballet Association”. I premi ricevuti dopo essere entrato nella compagnia includono l’Emerging Artist Award ai National Dance Awards del 2016. Reece Clarke si è unito al “Royal Ballet” nella stagione 2013/2014, durante la quale ha danzato ruoli minori ne “La sagra della primavera” di Kenneth MacMillan e ne “Lo Schiaccianoci” di Peter Wright. Dopo la promozione a “first artist” nel 2016 ha iniziato a danzare ruoli di maggior rilievo, tra cui Antigono in “The Winter’s Tale” di Christopher Wheeldon e, soprattutto, il suo primo ruolo ...

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Roberto Bolle compie 50 anni, auguri all’étoile dei due mondi

Una carriera straordinaria ha accompagnato fino ad oggi Roberto Bolle e chi lo ha seguito “passo dopo passo” nel suo ascendente percorso artistico. Acclamato in tutto il mondo è riuscito ad imporre l’arte della danza al centro dell’attenzione a beneficio del grande pubblico. Una strada costruita con rigore, disciplina, duro lavoro, tenacia, ma anche con una smisurata passione. Bolle via via ha conquistato nuovi spettatori e nuovi spazi rendendo popolare l’arte di Tersicore e rivelandosi un perfetto ambasciatore del balletto e della cultura italiana nel mondo, grazie all’innato talento e alle altrettanto innate doti, danzando in tutti i maggiori teatri, al fianco di grandi compagnie, di celebri ballerine (Carla Fracci, Alessandra Ferri, Eleonora Abbagnato, Melissa Hamilton, Darcey Bussell, Nicoletta Manni, Misty Copeland, Natal’ja Osipova, Polina Semionova, Sylvie Guillem, Ul’jana Lopatkina, Svetlana Zakharova, Marianela Núñez, solo per citarne alcune) e sotto la guida di acclamati coreografi, guadagnandosi negli anni numerose onorificenze, premi, menzioni e riconoscimenti. Applaudito come “il principe della danza” per la sua avvenenza e il fisico scultoreo che lo hanno elevato a ideale di bellezza, Roberto Bolle è il primo ballerino nella storia diventato contemporaneamente Étoile del Teatro alla Scala di Milano e Principal Dancer dell’American Ballet Theatre di ...

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Oggi compie gli anni Marianela Núñez, auguri di buon compleanno

La grande artista Marianela Núñez (Buenos Aires, 23 marzo 1982), tra le migliori danzatrici in assoluto della sua generazione, dal 2002 è prima ballerina del “Royal Ballet a Londra” ed è acclamata e ammirata in tutto il mondo per lo splendore delle sue linee, la purezza del suo stile accademico, l’assoluta musicalità e le straordinarie doti tecniche ed espressive. Marianela Núñez ha iniziato a danzare all’età di tre anni e ad otto è stata ammessa all’Istituto Superior de Arte al Teatro Colón di Buenos Aires, dove studiò fino ad unirsi al corpo di ballo della compagnia del teatro all’età di quattordici anni. Ancora adolescente fu scelta per una tournée argentina del “Ballet Clasico de La Habana” come solista. Nel 1997 Maximiliano Guerra la scelse come partner sulle scene nella sua tournée in Uruguay, Spagna, Italia e Giappone. Sempre nel 1997 si unì alla “Royal Ballet School” e dopo un anno di perfezionamento si unì al corpo di ballo del “Royal Ballet” nel 1998; nel 2001 fu promossa a prima solista e nel 2002, all’età di vent’anni, divenne prima ballerina della compagnia. Ha danzato di frequente con Thiago Soares, Vadim Muntagirov, Roberto Bolle, Carlos Acosta e Federico Bonelli. Nel corso della ...

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Intervista esclusiva a Gabriella Cohen: Tersicore mi ha teso la mano

Gabriella Cohen nasce a Torino e si diploma presso il Teatro alla Scala di Milano e al Teatro Bolscioj di Mosca. È stata acclamata interprete di Giselle; ideale personificazione delle eroine romantiche, indimenticabile nella trasfigurazione dei suoi cigni. Gabriella Cohen viene riconosciuta dalla critica italiana come l’erede della grande tradizione del balletto classico italiano. Una carriera da étoile internazionale, la partnership con grandi danzatori quali Attilio Labis, Patrice Bart, Raffaele Paganini, Vladimir Derevianko, Paolo Bortoluzzi, Marco Pierin, Fredéric Olivieri, Gabor Kevehasi, Peter Breuer e la volontà di recare nel mondo lo stile di danza italiano. All’età di sedici anni partecipa alla tournée europea dei Giovani Solisti del Bolscioj ed è la prima volta per una danzatrice italiana; in seguito sarà ospite fra l’altro, del London Festival Ballet, dell’Opera di Budapest, del Ballet Royal de Wallonie, di svariate compagnie europee oltre che di tutti i principali Teatri italiani, svolgendo numerose tournées in Inghilterra, Belgio, Israele, Ungheria, Francia, Germania, Stati Uniti, Porto Rico e Canada. Nei primi anni Settanta si esibisce al Centro per le Sperimentazioni Artistiche di Boissano con il recital Musica per una Ballerina. Fra il pubblico lo scultore Cèsar, il pittore Arman e la vedova di Lucio Fontana. In seguito a questo evento il celebre artista della pop art, Andy Warhol decide di ritrarla. Gonfalone d’Oro, Sagittario d’Oro (1979), Premio Positano nel ...

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Sylvia (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

“Sylvia” è un balletto creato originariamente in tre atti e cinque scene con musiche di Léo Delibes e coreografie al debutto di Louis Mérante (ai tempi “premier maître de ballet” all’Opéra di Parigi). La sua genesi rimanda al poema in forma di favola pastorale “Aminta” di Torquato Tasso scritto nel 1573 e pubblicato nel 1580. All’inizio il balletto si chiamava “Sylvia ou La Nymphe de Diane” e per via della sua collocazione in ambito mitologico venne classificato di stampo classico anche se ruppe la tradizione romantica. Infatti “Sylvia” è l’esempio più vivido del “ballet d’action” che ricercava una struttura drammatica nella quale l’integrazione tra libretto, musica, coreografia e scenografia doveva apparire in perfetta simbiosi e in stretta correlazione, nonché a totale servizio della trama, escludendo la spettacolarità della danza fine a sé stessa. Il padre del cosiddetto “ballet d’action” lo ritroviamo nella figura di Georges Noverre, senza dimenticare altri coreografi come l’inglese John Weaver, l’austriaco Franz Anton Christoph Hilverding e l’italiano Gasparo Angiolini che teorizzarono già precedentemente la necessità di una svolta coreutica innovatrice. La trama del balletto prende il via nel primo atto con una scena di culto dove le creature della foresta danzano davanti ad Eros. Aminta, un ...

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2024 un anno di danza e balletto

Molti gli spettacoli di danza e balletto in tutto il mondo che hanno accompagnato il pubblico lungo il 2024 passando dall’accademismo al contemporaneo. Per ragioni di spazio è impossibile stilare una lista completa ma di seguito citiamo una nutrita selezione degna di nota in ordine sparso: il “Balletto dell’Opera di Tblisi” con l’incantevole edizione del titolo forse più noto e amato dell’intero repertorio “Il lago dei cigni” nella messa in scena di Alexei Fadeechev e Nina Ananiashvili (quest’ultima GD Awards 2024). Per passare ad una serata contemporanea voluta dal Direttore del Ballo alla Scala, Manuel Legris con tre firme (Garrett Smith / duo Sol León e Paul Lightfoot / Simone Valastro) appartenenti a differenti generazioni e universi creativi con una ripresa e inediti debutti. Il Teatro Stanislavskij e Nemirovič-Dančenko di Mosca ha riproposto un classico del repertorio sovietico oggi meno frequentato: “Il fiore di pietra” su musica di Sergej Prokof’ev con la coreografia di Jurij Grigorovič. Un altro momento importante si è visto grazie al Direttore Frédéric Olivieri (GD Awards 2024) con il “Gala della Scuola di Ballo della Scala” che ha unito la tradizione e l’innovazione per illuminare gli elementi dei corsi accademici ancor prima del diploma confermando la ...

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“Virtuosismi in volo e sulle punte” tra Roma e Milano

Dal 2015 il gala internazionale di balletto diretto da Daniele Cipriani, con il suo cast di stelle provenienti dai maggiori teatri del mondo, ha conquistato migliaia di spettatori in Italia e all’estero. Prima di incontrarci il nuovo anno a Roma per l’immancabile appuntamento annuale, “Les étoiles” approda per la prima volta a Milano, una delle capitali storiche del balletto classico, dove andrà in scena al Teatro Arcimboldi, i giorni 29 e 30 novembre 2024 alle ore 21,00. In questa occasione, il gala si presenterà come un’edizione “Best of…”, proponendo al pubblico milanese brani e artisti che sono stati particolarmente apprezzati nelle ultime edizioni del gala, ma anche diverse inedite novità e alcune prestigiose nuove presenze nel cast. Il pubblico milanese avrà l’occasione di assistere alle prodezze di un grande cast composto da: Eleonora Abbagnato (già Opéra di Parigi), Sergio Bernal (Sergio Bernal Dance Company), Alessandro Frola (Hamburg Ballet), Catherine Hurlin (American Ballet Theatre), Maia Makhateli (Het Nationale Ballet), Matteo Miccini (The Stuttgart Ballet), Daniil Simkin (American Ballet Theatre), Madoka Sugai (Hamburg Ballet).La coppia Polina Semionova (State Ballet Berlin) e Martin ten Kortenaar (Het Nationale Ballet), in scena il 29 novembre, si alternerà con quella formata da Olga Smirnova e Jacopo ...

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La Bayadére: storia, personaggi, curiosità e trama

“La Bayadére” ovvero “la danzatrice del tempio” catalogato come “balletto-sinfonico” è uno di quei titoli che incarnano appieno la concezione della danza classica e della sua disarmante purezza grazie ad un racconto epico di amore e vendetta divina. Ambientato nell’antica India, indica un altrove dove l’esotismo si tramuta in un riflesso culturale che mira ad esaltare e ad imitare usi, forme, suggestioni e misteri di paesi lontani. Questo tema era particolarmente in voga nell’arte del balletto intorno al XIX secolo. Nel 1838 una compagnia di danzatori indiani fece tappa a Parigi con autentiche bayadere (termine coniato dagli occidentali – in special modo dai viaggiatori – in riferimento alle danzatrici indiane che si esibivano in feste e cerimonie religiose e profane) e l’interesse per l’esotico aumentò confermando il fascino delle genti europee nei riguardi dell’Oriente. Il balletto “La Bayadère” nella sua forma originale si dipana in quattro atti su musica di Léon Minkus e coreografia di Marius Petipa il quale si lasciò ispirare da più fattori: sicuramente dalle cronache lette sulla stampa nel 1875 a proposito della visita del Principe di Galles in India, senza tralasciare la suggestione tratta dal balletto “Sakountala” di suo fratello Lucien su libretto di Théophile Gauthier ...

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L’addio alle scene dell’étoile Myriam Ould-Braham in “Giselle”

Nata a Parigi, Myriam Ould-Braham si è avvicinata alla danza ad Algeri, dove viveva con il padre. Dopo il ritorno in Francia ha cominciato a studiare danza nel 1993 e nel 1996 è stata ammessa alla scuola di danza dell’Opéra di Parigi. Nel 1999 è stata scritturata nel “corps de ballet” del balletto dell’Opéra di Parigi, in cui è sta promossa a “coryphée” nel 2002, a solista nel 2003 e ballerina principale nel 2006. Già prima di essere promossa a prima ballerina Ould-Braham aveva danzato ruoli da protagonista, tra cui Aurora ne “La bella addormentata” di Rudolf Nureyev nel 2004. Il 18 giugno 2012 è stata proclamata “danseuse étoile” dopo una rappresentazione de “La fille mal gardée” di Frederick Ashton, in cui aveva danzato nel ruolo della protagonista Lise. Ha danzato molti dei grandi ruoli femminili del repertorio della compagnia, tra cui Clara ne “Lo schiaccianoci”, Kitri in “Don Chisciotte”, Odette/Odile ne “Il lago dei cigni”, Olga in “Onegin”, Nikiya e Manu ne “La Bayadère”, Henrietta in “Raymonda”, Rosalind e Giulietta in “Romeo e Giulietta”, Swanilda in “Coppélia”, Calliope in “Apollon Musagete” e la protagonista ne “La Sylphide” e “Paquita”. Suoi partner abituali sulle scene sono stati Josua Hoffalt e ...

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Giornata Internazionale della Danza: è di Marianela Nuñez il messaggio 2024

La Giornata internazionale della danza si festeggia ogni 29 aprile dal 1982, anno in cui viene istituita, con l’organizzazione del Comitato per la Danza dell’Istituto Internazionale dell’Unesco. La data non è stata scelta a caso ma coincide con la nascita di Jean-Georges Noverre (1727-1810), un ballerino e coreografo considerato il creatore del balletto moderno Il Messaggio della Giornata Internazionale della danza 2024 quest’anno è stato affidato alla Stella della Danza Marianela Núñez. Un ricordo non basta per fare la storia. E la storia di un teatro, come quella di ognuno, è anche la storia degli altri, di come un’arte come la danza sia migrata e cresciuta a latitudini diverse. Le pareti del Royal Ballet custodiscono fotografie che raccontano il viaggio, la storia chiama i suoi protagonisti e la danza in Argentina brilla con ognuno di quei nomi. Spesso le istituzioni si immergono nell’anonimato silenzioso, senza volti né nomi, per evitare di confrontarsi con l’eco del passato. Sono le organizzazioni promosse e sostenute dall’ITI-UNESCO, come il Consejo Argentino de la Danza, che spesso fungono da muro che ferma l’oblio. Sono con voi nell’impegno di riscattare e rivitalizzare la storia di maestri, artisti e coreografi che hanno arricchito il mondo della danza, ...

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