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Tag Archives: Mats Ek

Pompea Santoro racconta passione e concetto della danza

Pompea Santoro, è nata a San Vito dei Normanni in provincia di Brindisi. A sei anni si trasferisce a Torino dove comincia lo studio della danza classica in una scuola privata diretta da Jusa Sabatini che le da l’opportunità di apprendere con celebri insegnanti come Carola Zingarelli (Scala di Milano), Margarita Trayanova (Opera di Sofia), Arlette Castagnet (Scuola Rosella Hightower) Jean-Marie Dubrul e Michel Bruel (Opéra di Parigi). Oltre alla danza classica, ha studiato flamenco con Isabel Nesi Fernandez e jazz con Danielle Fournier. A 16 anni riceve un premio come talento artistico presso il Concorso “Tersicore” di Brescia con una variazione da “Carmen” curata da Margarita Trayanova. Lo stesso anno, 1978, Alberto Testa la invita alla prima “Maratona della Danza” a Spoleto con la stessa variazione, dove viene notata da Pippo Carbone, allora vice Direttore del Cullberg Ballet accanto a Birgit Cullberg che le offre un contratto. Sempre nel 1978, sceglie di entrare a far parte della compagnia svedese, che dal 1980 è diretta da Mats Ek (figlio della stessa Cullberg) con cui Pompea ha lavorato ininterrottamente per più di 20 anni. Oltre ad aver ballato ruoli principali nelle coreografie di Birgit Cullberg tra cui Clara nella “Signorina Giulia” ...

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“La forza fragile / Made for you”: la danza di Mats Ek torna in scena

“La forza fragile / Made for you”: la danza di Mats Ek torna in scena

L’appuntamento Eko Dance International Project è ormai tradizionale all’interno del cartellone di Palcoscenico Danza. La formazione torinese diretta da Pompea Santoro e formata da 14 giovani danzatori di grande talento ci presenta il repertorio di Mats Ek, uno dei più grandi coreografi viventi, di cui la Santoro è stata musa, ora impegnata a ridar vita ai suoi balletti per varie compagnie internazionali. La forza fragile è dedicato alla donna: alcuni balletti con al centro una figura femminile di cui Ek traccia un ritratto diretto, efficace, che colpisce per la forza e insieme per la fragilità che esprime. Made for You è invece la nuova iniziativa di Palcoscenico Danza realizzata insieme a Eko Dance International Project: un progetto che dà la possibilità ad un coreografo emergente europeo, scelto dai direttori artistici Paolo Mohovich e Pompea Santoro, di creare una pièce per i giovani danzatori dell’Eko Dance. Per il 2016 la scelta è ricaduta su Pedro Lozano Gomez, coreografo spagnolo che si è imposto come autore di spicco per il Balletto Reale delle Fiandre, ed ha creato balletti per diverse compagnie in Germania e Stati Uniti. Porta in scena una coreografia su musiche di Olafur Arnalds dal titolo Reverbe. Lo spettacolo include anche due nuovi brevi lavori dei coreografi emergenti ...

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E’ ufficiale. Mats Ek, addio alle scene e ritira tutte le sue coreografie!

Un momento forte per tutta la danza internazionale, noi del giornaledelladanza.com l’avevamo annunciato già dai primi giorni dell’anno,  la notizia è stata ricevuta tramite le pagine di uno dei giornali più autorevoli della Francia Le Figaro:  A settant’anni, dopo cinquanta di carriera, Mats Ek ha dato il suo addio alle scene. E’ successo a Parigi, il 6 gennaio, con tre dei suoi lavori (She was black, 1994;  Solo for 2, 1996; Hâche, 2015), con la moglie Ana Laguna ed i ballerini più amati. Ma la vera notizia che lascia di sasso il mondo della danza è un’altra: il coreografo svedese ha  deciso che le sue creazioni non potranno più essere riprodotte da altri dopo di lui. Si tratta di una decisione spiazzante, e il mondo del web impazza , “Non permettiamo a Mats Ek di ritirare le sue coreografie” è il nome della pagina Facebook appena  nata per far arrivare al maestro il  disappunto e il dispiacere derivato dalle sue disposizioni. “Di sicuro la libertà di scelta, soprattutto per un genio come lui, gli deve essere riconosciuta, ma credo umilmente che lui debba sentire e sapere che tutti uniti non siamo d’accordo con la sua scelta, perché lui ha fatto la storia della ...

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Life in Progress…Sylvie Guillem al Teatro degli Arcimboldi di Milano

È di qualche giorno fa la conferma dell’attesa notizia di una data milanese di Life in Progress, il tour di addio alle scene di Sylvie Guillem; una data che è anche l’ultima italiana, dopo il debutto a Modena nel marzo 2015, e dopo la quale il tour si sposterà al New York City Center, in Austria a St Pölten e infine a Tokyo nel dicembre 2015. Sylvie Guillem non ha bisogno di presentazioni: danzatrice famosa in tutto il mondo grazie ad una lunga carriera come ballerina all’Opera di Parigi, al Royal Ballet e al Tokyo Ballet, è da tutti riconosciuta come una danzatrice dalle capacità tecniche–espressive uniche. Questo tour è anche più importante, perché coincide con un traguardo professionale (39 anni di attività), e con un traguardo personale: i suoi 50 anni, che ha deciso di festeggiare per l’intero anno col suo pubblico. Al Teatro degli Arcimboldi l’appuntamento con una delle più grandi e versatili interpreti della danza (classica e contemporanea) è per il prossimo 29 ottobre, quando presenterà un programma che porta le firme di grandi nomi della coreografia, ma soprattutto di maestri che hanno influenzato la sua carriera. In programma quindi il solo Bye, creato per lei da ...

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Acqui in Palcoscenico tra grandi compositori, talenti italiani affermati, e non (ancora)

Il Festival Acqui in Palcoscenico, nato come modo per valorizzare il turismo, soprattutto quello termale, negli anni è diventato un appuntamento importante, giunto quest’anno alla trentaduesima edizione, ancora per la direzione artistica di Loredana Furno. Quest’anno, in occasione di Expo, i palcoscenici si allargano ad altri centri, fino alla Cittadella di Alessandria, altra location coinvolta dal 3 al 31 luglio negli spettacoli di compagnie di diversa provenienza artistica (e geografica), con una particolare attenzione anche alla danza contemporanea. Apre il Festival venerdì 3 luglio, Viva Verdi del Balletto di Milano, scelto per festeggiare il decennale della costruzione del Teatro Aperto Giuseppe Verdi, costruito dalla pubblica amministrazione per ospitare gli spettacoli del Festival. Una scelta azzeccata, dato che il balletto combina alla bella danza della compagnia milanese le più belle e celebri musiche verdiane. Altro appuntamento dedicato a Verdi quello del 19 luglio con la compagnia Opus Ballet, che presenta una nuova contemporanea rivisitazione di un immortale testo shakespeariano: Otello per la coreografia di Adriana Benedetti sulle note musiche tratte dall’omonima opera di Verdi, appunto. Una storia con un finale tragico, proprio come quella della serata del 12 luglio, firmata Eko Dance International Project, compagnia che porta in scena Non solo Carmen…donne ...

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Quartetto imperdibile al Teatro Argentina di Roma: in scena Ek, Laguna, Linke, Mercy

Due serate da non perdere quelle del 24 e 25 giugno al Teatro Argentina di Roma, dove andrà in scena il Quartet Gala, che vedrà esibirsi quattro grandissimi nomi della danza: Mats Ek con Ana Laguna, Susanne Linke e Dominique Mercy. Quattro nomi over 60, ma che hanno dato vita a coreografie senza tempo, alcune delle quali in programma proprio per le due serate. Di Mats Ek, ad esempio, saranno portati in scena dallo stesso coreografo insieme alla sua musa ispiratrice, la ballerina Ana Laguna, i due brani Potato e Memory. Il primo è un dialogo a due, tra ironia e affetto, l’altro l’osservazione della vita quotidiana di una coppia, che ci ricorda che il repertorio dell’attuale danza non deve essere per forza così atletica da richiedere solo giovani ballerini, ma che può essere di altissimo livello tecnico e interpretativo a ogni età. Una sorta di autobiografia artistica e quotidiana dei due interpreti, l’una splendida ballerina, l’altro coreografo in rarissime occasioni anche interprete. Tra gli interpreti della serata anche Susanne Linke, una delle protagoniste del tanztheater tedesco, che porta in scena l’assolo A lost solo, with greeting to dore tratto dalla sua Sacre di Stravinskji. Quella dell’Eletta è una danza ...

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Manuel Paruccini: “L’aspetto esaltante di questo lavoro? Si può essere sempre diversi, si è sempre in trasformazione!”

Manuel Paruccini è un danzatore consapevole, estremamente maturo. Non parliamo di età, intesa proprio con i numeri, bensì di maturazione artistica. Manuel, il danzatore, il creatore, è un artista completo. Ha scelto di danzare perché voleva farlo: un suo desiderio trasformato in realtà, guidato dalla passione, trasformato poi in professione e stile di vita. Nonostante le difficoltà, le sfide continue per interpretare personaggi diversi tra loro, l’impegno non è mai venuto a mancare, come del resto la voglia ininterrotta di fare al massimo una professione desiderata da sempre. La sua cariera inizia ufficialmente a 18 anni, quando entra a far parte della Compagnia del Teatro dell’Opera di Roma, sotto la Direzione di Elisabetta Terabust ricoprendo ruoli solistici nel Balletto Lo Schiaccianoci, La Gioconda e La Strada di M. Pistoni. Continua la sua collaborazione con la compagnia del Balletto di Roma partecipando alle coreografie di Luciano Cannito. Nel 1996 è ancora al Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Giuseppe Carbone e ricopre ruoli da Primo Ballerino nel L’Uccello di fuoco, è Ortensio in La Bisbetica Domata. Nel 1997 è protagonista di Orlando con la coreografia di R. North. Nello stesso anno è Primo Ballerino di Astor, l’Angelo e il ...

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