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Cinque giorni di grande danza e storici balletti su Rai5

Balletto e letteratura sono protagonisti dello spazio in onda da lunedì 28 aprile a venerdì 2 maggio dalle ore 10.00 su Rai 5. Si comincia, dal Teatro dell’Opera di Roma, con Carmen, balletto in due atti con la coreografia di Jiří Bubeníček ispirata alla novella di Prosper Mérimée. A seguire, Werther, melologo di Gaetano Pugnani con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino diretta da Bruno Martinotti e il Corpo di ballo del Collettivo di Danza Teatro Nuovo di Torino. Martedì 29 aprile, in occasione della Giornata Internazionale della Danza, dal Teatro alla Scala, va in onda alle ore 10 il balletto romantico per eccellenza Giselle, proposto nella storica coreografia di Jean Coralli e Jules Perrot. Considerato l’emblema del balletto perfetto, lo spettacolo vede nei ruoli principali, la coppia star della danza internazionale Roberto Bolle e Svetlana Zakharova. Al loro fianco Vittorio D’Amato (Hilarion), Francisco Sedeno (Duca di Courland), Flavia Vallone (Principessa Bathilde), Annalisa Masciocchi (madre di Giselle), Sophie Sarrote e Antonino Sutera nel passo a due dei contadini. Sul podio David Coleman. Scene e costumi di Aleksandr Benois. Regia televisiva di Tina Protasoni. Nello spettacolo, variazioni in scena, costruzioni coreografiche e l’intenso struggente passo a due finale ripercorrono la storia ...

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Laurencia (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

Laurencia, balletto originariamente coreografato da Vakhtang Chabukiani, debuttò nel 1939 al Teatro Kirov di Leningrado. La storia di una rivoluzione contadina era un soggetto ideale per il balletto sovietico di quell’epoca. La coreografia era un’innovativa miscela di danza classica e popolare, caratterizzata dalla danza maschile virile ed eroica incarnata da Chabukiani. Alla première, i ruoli principali furono interpretati dalla prima ballerina Natalia Dudinskaya (Laurencia), Vakhtang Chabukiani (Frondoso), Elena Chikvaidze (Jacinta) e Tatiana Vecheslova (Pascuala). Nel 1956, il balletto andò in scena al Teatro Bolshoi, con Chabukiani in coppia con Maya Plisetskaya. Da rammentare inoltre Vladimir Vassiliev interprete maschile di questo titolo capace di assoluta espressività drammatica oltre alle ben note ed eccelse doti tecniche. Laurencia riscosse grande successo ovunque fu portato in scena, soprattutto nell’ex Unione Sovietica. Il pedagogo di balletto russo Michael Messerer rimontò Laurencia per il “Balletto Mikhailovsky” di San Pietroburgo nel 2010. La sua versione non si basava sulla produzione di Chabukiani al Kirov, la cui ultima messa in scena risaliva al 1972 (sebbene una versione venne mantenuta nella capitale georgiana Tbilisi dove apparve per la prima volta nel 1948 all’Opera con il Balletto di Stato e la prima ballerina Vera Tsignadze), ma sull’allestimento successivo del Bolshoi. ...

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Il Royal Ballet and Opera annuncia la Stagione 2025/26

Dai nuovi volti alle nuove opere, la stagione 2025/26 del Royal Ballet di Londra porta sul palco il meglio del balletto britannico. Tra i momenti salienti, le prime mondiali di due dei principali coreografi del Regno Unito, Wayne McGregor e Cathy Marston.  In Wayne McGregor: Alchemies, un programma misto di pura poesia e potenza, la Compagnia presenta la prima mondiale di un nuovo balletto di McGregor, insieme a due recenti lavori che sono la testimonianza dell’incessante immaginazione e dello spirito ferocemente collaborativo del coreografo. Dopo il suo pluripremiato successo con The Cellist, un nuovissimo lavoro astratto di Cathy Marston fa parte di Perspectives: Balanchine, Marston, Peck. Questa prima mondiale trae ispirazione dalla sua partitura, il Concerto per violino di Benjamin Britten. Sono inoltre presenti l’eterea Serenade di George Balanchine e l’edificante Everywhere We Go di Justin Peck, il primo lavoro di Peck ad essere eseguito dal “Royal Ballet”. In un emozionante debutto al “Royal Ballet”, il duo coreografico Paul Lightfoot e Sol León metteranno in scena un doppio spettacolo, So Are We: León and Lightfoot. Originariamente coreografato come un film da Lightfoot durante la pandemia in omaggio alla forma d’arte del balletto, STANDBY sarà ora ricreato dal duo come prima ...

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“Una noche con la superstar Sergio Bernal” [RECENSIONE]

  Lo spettacolo, che presso lo splendido Teatro Municipale di Piacenza diretto da Cristina Ferrari è diventato Un pomeriggio con Sergio Bernal sotto l’attenta direzione artistica di Ricardo Cue (figura storica che ha lavorato con George Balanchine, Anthony Tudor, Martha Graham, Alvin Ailey, Maya Plisetskaya, Sylvie Guillem, Peter Schauffuss, Fernando Bujones, Irek Mukhamedov, Patrick Dupond, Carlos Acosta, Alina Somova, Natalia Osipova, Vladimir Shklyarov, Evgenia Obraztsova, Ivan Vasiliev, Alena Kovaleva, Angel Corella, Tamara Rojo, tra gli altri) in esclusiva italiana per Daniele Cipriani Entertainment ha posto in luce la netta propensione del carismatico Bernal nel catturare e incarnare la commistione tra la tradizione spagnola, l’accademismo classico, la passione del flamenco e il glamour… aspetti affascinanti quanto la musica stessa e il canto. La produzione è ricca di contrasti – luce e oscurità, movimento ed equilibrio – tanto da renderla un’opera ben calibrata nella struttura e mai didascalica. Ad apertura troviamo l’assolo Farruca del molinero, una coreografia di Antonio Ruiz Soler su musica di Manuel De Falla, dove la sensualità, il mistero, e la figura di Bernal vengono caratterizzati da una successione di curve e di ondulazioni come fossero il corso di un fiume che raggiunge in piena la massima intensità dell’emozione e ...

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2024 un anno di danza e balletto

Molti gli spettacoli di danza e balletto in tutto il mondo che hanno accompagnato il pubblico lungo il 2024 passando dall’accademismo al contemporaneo. Per ragioni di spazio è impossibile stilare una lista completa ma di seguito citiamo una nutrita selezione degna di nota in ordine sparso: il “Balletto dell’Opera di Tblisi” con l’incantevole edizione del titolo forse più noto e amato dell’intero repertorio “Il lago dei cigni” nella messa in scena di Alexei Fadeechev e Nina Ananiashvili (quest’ultima GD Awards 2024). Per passare ad una serata contemporanea voluta dal Direttore del Ballo alla Scala, Manuel Legris con tre firme (Garrett Smith / duo Sol León e Paul Lightfoot / Simone Valastro) appartenenti a differenti generazioni e universi creativi con una ripresa e inediti debutti. Il Teatro Stanislavskij e Nemirovič-Dančenko di Mosca ha riproposto un classico del repertorio sovietico oggi meno frequentato: “Il fiore di pietra” su musica di Sergej Prokof’ev con la coreografia di Jurij Grigorovič. Un altro momento importante si è visto grazie al Direttore Frédéric Olivieri (GD Awards 2024) con il “Gala della Scuola di Ballo della Scala” che ha unito la tradizione e l’innovazione per illuminare gli elementi dei corsi accademici ancor prima del diploma confermando la ...

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Addio a Vladimir Shklyarov, principal del Mariinskij

Il mondo della danza piange la scomparsa prematura – a soli trentanove anni – di una grande stella della scena mondiale, il primo ballerino del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo Vladimir Andreevič Škljarov (Leningrado, 9 febbraio 1985 – San Pietroburgo, 15 novembre 2024). Artista onorato della Russia (2020) e vincitore di numerosi premi tra cui quello al XI Concorso internazionale di balletto e coreografia nella categoria “Solo” (Mosca, 2009, 1° posto), il premio al Concorso internazionale Vaganova-Prix (San Pietroburgo, 2002), il premio della rivista “Ballet2000” nella categoria “Stella nascente”, il premio internazionale “Léonide Massine per l’arte della danza” (Positano, 2008), il premio internazionale “Dance Open” (2014). Shklyarov ha studiato balletto all’Accademia Vaganova nella classe di Vitaly Afanaskov, diplomandosi nel 2003. Nello stesso anno si è unito al Balletto Mariinskij per cui è stato nominato primo ballerino nel 2011. Con la compagnia ha danzato in numerosi titoli del repertorio classico, tra cui “La Sylphide” (coreografia di August Bournonville, rivista da Elsa-Marianne von Rosen), “Giselle” (coreografia di Jean Coralli, Jules Perrot e Marius Petipa), “Le Corsaire” (produzione di Pyotr Gusev dall’originale di Marius Petipa), “La Fille du Pharaon” (coreografia di Marius Petipa ricostruita da Toni Candeloro), “La Bayadère” (coreografia di Marius Petipa, ...

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Fiamme di Parigi (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

“Flames of Paris” (in francese) o “The Flames of Paris” (in inglese) è un balletto a serata intera in quattro atti, coreografato da Vasily Vainonen con il regista Sergei Radlov su musica di Boris Vladimirovic Asafiev basata sulle canzoni della Rivoluzione francese. Fu presentato per la prima volta al Teatro Kirov di Leningrado il 7 novembre 1932, con interpreti la grande prima ballerina Natalia Dudinskaya nel ruolo di Mireille de Poitiers, Vakhtang Chabukiani nel ruolo di Jérôme, Olga Jordan nel ruolo di Jeanne, Nina Anisimova nel ruolo di Thérèse e Konstantin Sergeyev nel ruolo di Mistral. Il Balletto del Bolshoi presentò per la prima volta l’opera coreografica completa il 6 luglio 1933 al Teatro Bolshoi di Mosca, con Aleksey Yermolayev (Jérôme), Anastasia Abramova (Jeanne), Nadezhda Kapustina (Thérèse) e Marina Semenova (Mireille de Poitiers). Una nuova produzione, che ha utilizzato alcune delle coreografie originali, è stata messa in scena nel 2008 da Alexei Ratmansky per il Balletto del Bolshoi con Ivan Vasiliev e Natalia Osipova. Nel 2013, una ricostruzione in tre atti è stata allestita da Mikhail Messerer per il Teatro Mikhailovsky di San Pietroburgo (basata sulla versione del 1947 realizzata da Vainonen per il Bolshoi). “Fiamme di Parigi” è un ...

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La Bayadére: storia, personaggi, curiosità e trama

“La Bayadére” ovvero “la danzatrice del tempio” catalogato come “balletto-sinfonico” è uno di quei titoli che incarnano appieno la concezione della danza classica e della sua disarmante purezza grazie ad un racconto epico di amore e vendetta divina. Ambientato nell’antica India, indica un altrove dove l’esotismo si tramuta in un riflesso culturale che mira ad esaltare e ad imitare usi, forme, suggestioni e misteri di paesi lontani. Questo tema era particolarmente in voga nell’arte del balletto intorno al XIX secolo. Nel 1838 una compagnia di danzatori indiani fece tappa a Parigi con autentiche bayadere (termine coniato dagli occidentali – in special modo dai viaggiatori – in riferimento alle danzatrici indiane che si esibivano in feste e cerimonie religiose e profane) e l’interesse per l’esotico aumentò confermando il fascino delle genti europee nei riguardi dell’Oriente. Il balletto “La Bayadère” nella sua forma originale si dipana in quattro atti su musica di Léon Minkus e coreografia di Marius Petipa il quale si lasciò ispirare da più fattori: sicuramente dalle cronache lette sulla stampa nel 1875 a proposito della visita del Principe di Galles in India, senza tralasciare la suggestione tratta dal balletto “Sakountala” di suo fratello Lucien su libretto di Théophile Gauthier ...

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Balletti nell’arte coreografica: La morte del cigno

  In origine chiamato “Il cigno” o “Il cigno morente” è un assolo di Michel Fokine su un brano musicale firmato da Camille Saint–Saëns, tratto da “Il carnevale degli animali” (assolo per violoncello “Il Cigno”). Venne ideato e coreografato nel 1901 espressamente da Fokine per la grandiosa artista e prima ballerina Anna Pavlova che fu subito d’accordo. Per la sua interiorizzazione si ispirò ai cigni che aveva visto nei parchi pubblici e alla poesia di Alfred Lord Tennyson “The Dying Swan” scritta nel 1830. L’assolo con il titolo “Il Cigno” lo portò in scena al debutto in un Gala a Pietroburgo presso un circolo privato e in seguito il 22 dicembre 1907 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo con il titolo definitivo “La morte del cigno”. Riscosse enorme successo grazie ai suoi celebri “pas de bourrèe suivi” e ai “ports de bras” che restituivano appieno il batter d’ali (in circa quattro minuti di esecuzione). La miniatura rappresenta la trasfigurazione esistenziale nell’ambito delle esperienze spirituali e ha trasmesso fin da subito empatia ed emotività allo spettatore. Una leggenda segnala che i cigni all’avvicinarsi della morte anziché spegnersi mestamente, emettano la felicità con canti maggiormente melodiosi e straordinari di quelli della loro ...

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Natalia Osipova in “Force of Nature” al Comunale di Modena

Si conclude martedì 28 maggio 2024 alle ore 20.30 la Stagione di Danza al Teatro Comunale di Modena con Natalia Osipova in “Force of Nature”, un programma di affascinanti coreografie di danza classica e contemporanea. Acclamata in tutto il mondo come una delle più grandi ballerine della sua generazione, Natalia Osipova sarà protagonista di una serata di assoli e duetti ineguagliabili per virtuosismo e bellezza. Emozionante, eclettico e coinvolgente, il programma offre uno spettacolo per tutti e uno showcase che mette in mostra le caratteristiche di Natalia Osipova e la sua straordinaria versatilità in termini di tecnica e stile. Lo spettacolo presenta coreografie firmate dai grandi nomi della danza, fra passato e presente, quali Marius Petipa, Jason Kittelberger, Shahar Binyamini, Pawel Glukhov, Alexey Ratmansky, Frederick Ashton e Michael Fokine. Non mancheranno brani celebri dal balletto classico, dalla “Morte del Cigno”, su musica di Camille Saint-Saëns al passo a due del Cigno bianco dal “Lago dei Cigni” su musica di Chaikovskij. A fianco di Natalia Osipova si esibiranno alcuni fra i migliori ballerini quali Reece Clarke, primo ballerino del “Royal Ballet”, Daria Pavlenko, prima ballerina del Teatro Mariinskij, Joseph Kudra, primo ballerino del Theatre Rambert di Londra e il danzatore e ...

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