Il 7 dicembre 2019, nell’ambito del XXV Festival di danza contemporanea e arti performative, il Teatro Massimo di Cagliari ospita la Compagnia Progetto Brockenhaus con Dopo la fine, ideazione e creazione Paola Lattanzi, musiche originali Teho Teardo, interpreti Elisabetta di Terlizzi, Piera Gianotti, Paola Lattanzi, Emanuel Rosenberg. Produzione Progetto Brockenhaus in collaborazione con Rassegna HOME, AIEP/DIDstudio – Milano, coproduzione Luganoinscena, Divisione Eventi e Congressi – Lugano. Con il sostegno di Comune Capriasca, Dipartimento della cultura – DECS/Swissloss-TI, Ernst-Göhner Stiftung, Fondazione svizzera degli artisti interpreti SIS. Progetto Brockenhaus è un collettivo di teatro fisico nato in Svizzera nel 2008, formato da artisti provenienti dal mondo del teatro e della danza, che hanno amalgamato le loro conoscenze e specificità stilistiche. Il processo creativo della Compagnia è caratterizzato da una vivace contaminazione artistica, in cui confluiscono differenti linguaggi ed esperienze personali, con lo sguardo rivolto a un orizzonte ancora tutto da scoprire. La Compagnia ha avviato collaborazioni con numerose realtà artistiche della scena nazionale e internazionale, quali Associazione Sosta Palmizi, Compagnia Ariella Vidach, Not Vidal, Teatro DanzAbile, Stefano Cenci/Compagnia Dimensioni Parallele Teatro, Company Mafalda, Spazio 1929, Hamelin Teatro e molti altri. Nella recente creazione Dopo la Fine, la coreografa si ispira a Dante ...
Read More »Tag Archives: Paola Lattanzi
“Fear Party”: la paura dell’uomo contemporaneo si fa danza
Nell’ambito del Rassegna Estiva di Danza e Prosa Fuori Programma dal 5 al 14 Luglio 2016, al Teatro Vascello Enzo Cosimi, coreografo tra i più autorevoli della scena contemporanea italiana, presenta due creazioni: una di queste è Fear Party, la sua ultima produzione. Lo spettacolo, interpretato da Paola Lattanzi e Pablo Tapia Leyton, esplora il profilo della paura, le sue diverse valenze psicologiche, i suoi inneschi e disinneschi collettivi. Paure intime dell’uomo contemporaneo, angosce iniettate dal germe della macchina sociale. Sistemi di vita che non possiamo controllare. Il lavoro affronta il tema attraverso una scrittura del corpo aperta, mettendo in atto un’impalcatura del gesto in equilibrio tra rigore astratto, disciplina e pulsioni sensoriali. Malinconia e paura si legano a visioni grottesche generando una scrittura sospesa tra densità e leggerezza. “Tutti sperimentiamo la paura, ma non sapremmo che è paura se non fossimo costituiti già fin dall’inizio coraggiosi.” Lo spettacolo ha debuttato a luglio 2015 a Civitanova Danza, è la prima tappa della trilogia sulle passioni dell’anima ed è prodotto dalla compagnia in collaborazione con AMAT e con il sostegno per le residenze di Kilowatt Festival, ACS Abruzzo Circuito Spettacolo, C.L.A.P. Spettacolodalvivo. ORARI & INFO 7 e 8 luglio ore 21.00 Teatro Vascello ...
Read More »Sopra di me il diluvio di Enzo Cosimi al Teatro Vascello
È in scena in questi giorni, fino al 1 novembre al Teatro Vascello di Roma, Sopra di me il diluvio, per la coreografia di Enzo Cosimi e l’interpretazione di Paola Lattanzi, che è anche collaboratrice alla coreografia. Una coreografia che ha riscosso un notevole successo all’interno della Nuova Piattaforma della Danza Italiana e al Teatro Elfo Puccini, nell’ambito di MilanOltre, e che ha debuttato alla Biennale Danza di Venezia nel luglio 2014, da cui poi è partita per una tournée che ha toccato festival e teatri. Dopo la creazione Welcome to my world, nata dall’idea di una nuova Apocalisse, Cosimi prende nuovamente ispirazione dal rapporto contemporaneo dell’Uomo con la Natura: ma anziché proseguire nel postmoderno, torna agli archetipi; è così che la coreografia si affaccia ad un paesaggio arcaico e tribale, ambientato in un’Africa urlata, violata che, nonostante le difficoltà che conosce quotidianamente da secoli riesce a restituire una visione di speranza. La danza diventa quindi un luogo di magia e di perdita di certezze, sia nel messaggio che viene lasciato passare, sia nella scrittura coreografica: in scena infatti vediamo una danza scarna, ossuta, un campo percettivo vuoto in cui la partitura dei movimenti, in apparenza semplici, amplificano fenomeni naturali ...
Read More »