Nonostante le difficoltà del periodo che stiamo vivendo, di cui soprattutto il mondo dell’arte sta risentendo molto, la cultura e la danza non si fermano. E a Rovereto iniziano le residenze di Komm Tanz 2021, progetto di ospitalità della Compagnia Abbondanza/Bertoni. È un progetto di residenzialità per giovani artisti e artiste della Compagnia in collaborazione con il Comune di Rovereto. Prima dei cinque coreografi ad utilizzare gli spazi del Teatro alla Cartiera per quest’anno e fino al 21 gennaio è Sofia Nappi, insieme ai danzatori Paolo Piancastelli e Adriano Popolo Rubbio. Il progetto, dal titolo Wabi-Sabi, prende ispirazione dalla stessa parola che dà il titolo alla performance. Wabi-Sabi è un’espressione giapponese che si riferisce ad una visione del mondo centrata sull’accettazione della transitorietà delle cose e sulla ricerca della bellezza nell’imperfetto, nell’effimero e nell’incompleto della vita di ognuno. Il lavoro, firmato dalla giovane coreografa, esplora il processo di realizzazione del «sé» nel tentativo di sbarazzarsi della maschera dell’Ego, per cercare la coscienza interiore e lo scopo più autentico dell’esistenza di ognuno. Protagonista è l’ironia, incluso il suo lato più oscuro e profondo, che invita tutti e tutte a mostrare la propria natura, nella convinzione che la bellezza possa essere trovata ...
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“IMA” di Sofia Nappi in prima assoluta a Biennale Danza
In scena in prima assoluta a Biennale Danza il prossimo 22 ottobre, IMA è una nuova opera realizzata dalla coreografa e direttrice artistica Sofia Nappi. Insieme a lei, sul palco, i danzatori della compagnia Komoco Michele Scappa, Lara Di Nallo, Theo Arran, Paolo Piancastelli. Il nome Ima è un termine giapponese che indica “il momento presente”; in aramaico ed ebraico “Ima” sta anche per “madre”, in riferimento a rinascita e rinnovamento. La pièce IMA è stata immaginata durante il periodo di distanziamento sociale dovuto all’emergenza da COVID-19. Siamo stati lasciati soli nella nostra vera casa – il nostro corpo – dove esiste solo la dimensione temporale del presente, dove il nostro esistere diventa più sensibile alle piccole cose, dove il bisogno di rapporto con l’altro, in assenza di contatto fisico, ci porta a raggiungere un profondo senso d’interconnessione e nostalgia di co-creazione. Essere soli con il nostro corpo ci fa percepire chiaramente che tutto, dentro e intorno a noi, non si è fermato, ma è in continuo divenire in una danza che è interconnessione di tutte le cose. INFO 22 ottobre ore 18.00 Arsenale, Sale d’Armi Campo de la Tana, 2169/F Venezia labiennale.org Tel: 041 5218828 www.giornaledelladanza.com
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