Molti gli spettacoli di danza e balletto in tutto il mondo che hanno accompagnato il pubblico lungo il 2024 passando dall’accademismo al contemporaneo. Per ragioni di spazio è impossibile stilare una lista completa ma di seguito citiamo una nutrita selezione degna di nota in ordine sparso: il “Balletto dell’Opera di Tblisi” con l’incantevole edizione del titolo forse più noto e amato dell’intero repertorio “Il lago dei cigni” nella messa in scena di Alexei Fadeechev e Nina Ananiashvili (quest’ultima GD Awards 2024). Per passare ad una serata contemporanea voluta dal Direttore del Ballo alla Scala, Manuel Legris con tre firme (Garrett Smith / duo Sol León e Paul Lightfoot / Simone Valastro) appartenenti a differenti generazioni e universi creativi con una ripresa e inediti debutti. Il Teatro Stanislavskij e Nemirovič-Dančenko di Mosca ha riproposto un classico del repertorio sovietico oggi meno frequentato: “Il fiore di pietra” su musica di Sergej Prokof’ev con la coreografia di Jurij Grigorovič. Un altro momento importante si è visto grazie al Direttore Frédéric Olivieri (GD Awards 2024) con il “Gala della Scuola di Ballo della Scala” che ha unito la tradizione e l’innovazione per illuminare gli elementi dei corsi accademici ancor prima del diploma confermando la ...
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Torna il “Milano Flamenco Festival” con 3 appuntamenti
“Metamorfosis” è il filo conduttore della 17^ edizione del “Milano Flamenco Festival” al Teatro Strehler di Milano: tre prime nazionali per una profonda riflessione sulla necessità del cambiamento, su sé stessi e sull’altro, in un processo a ritroso che parte dal collettivo e termina dove tutto comincia, l’individuo. Tre spettacoli ambiziosi che senza trascurare la bellezza, la ricchezza e le radici profonde della danza flamenca, recuperano l’elemento sociale e ribelle di quest’arte che è anche la sua essenza e origine. Primo dei tre spettacoli, 17 giugno alle ore 20.30, “Muerta de amor” di Manuel Liñán, artista amatissimo per genio coreografico e interpretativo: una riflessione sull’amore nel senso più ampio del termine: in scena sette ballerini di flamenco e danza spagnola e cinque musicisti, in un viaggio coreografico e musicale sulla necessità di riscoprire il contatto e la relazione con l’altro. La giuria che nel 2017 ha consegnato il “Premio Nacional de Danza” a Manuel Liñán ha sottolineato “la ricchezza della sua interpretazione che si nutre di diverse influenze ampliando gli orizzonti del flamenco”. La ricerca di nuovi orizzonti per Liñán è una necessità vitale, non priva di rischi, che assume con orgoglio e convinzione. Nel suo mondo convivono le forti ...
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