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Tag Archives: Pëtr Il’ič Čajkovskij

Un nuovo ciclo dedicato al mondo del balletto su Rai5

Rai Cultura inaugura un nuovo percorso dedicato all’arte coreutica con Sabato in danza, una rassegna che, a partire da sabato 1° novembre alle ore 8.00 su Rai 5, propone un itinerario tra i grandi capolavori del repertorio e le più interessanti interpretazioni contemporanee. Un ciclo che celebra la bellezza del corpo in movimento e l’intensità narrativa della danza teatrale, offrendo al pubblico televisivo un’esperienza immersiva tra musica, gesto e poesia visiva. L’apertura è affidata a uno dei titoli simbolo del balletto classico: Il lago dei cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij, nella produzione del Teatro dell’Opera di Roma con la direzione musicale di Koen Hessels e la coreografia di Benjamin Pech. Nei ruoli principali, Rebecca Bianchi interpreta Odette/Odile, Alessio Rezza è il Principe Siegfried e Mattia Tortora veste i panni di Benno. La regia televisiva è firmata da Cinzia Perreca. Il sabato successivo, 8 novembre, l’appuntamento è con Sogno di una notte di mezza estate del coreografo John Neumeier, ispirato al capolavoro shakespeariano. A portarlo in scena è l’Hamburg Ballet, sulle musiche di Felix Mendelssohn Bartholdy e György Ligeti. Il 15 novembre le telecamere tornano al Teatro dell’Opera di Roma per Carmen, balletto in due atti firmato da Jiří Bubeníček e tratto dalla celebre ...

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Manni-Andrijashenko in “La gioia di danzare” a Modena

Entrata nel Corpo di Ballo del Teatro alla Scala nel 2013, Nicoletta Manni ne è divenuta prima ballerina nel 2014 ed étoile nel 2023, affermandosi tra le maggiori interpreti del repertorio classico. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti si ricordano il Premio Roma Danza, il Premio Danza&Danza, la nomina a ‘Danzatrice dell’anno’ nel 2014 dal Giornale della Danza e quella di ‘Promessa della danza’ dalla rivista tedesca Tanz. Ha partecipato a spettacoli prestigiosi come Stelle del XXI secolo (a San Pietroburgo) e, dal 2014, affianca Roberto Bolle in Roberto Bolle & Friends e nei suoi spettacoli televisivi. Insieme al marito e primo ballerino scaligero Timofej Andrijashenko, Nicoletta Manni presenta a Modena, presso il Teatro Comunale Pavarotti-Freni, domenica 2 novembre alle ore 20.30, un nuovo spettacolo che celebra la bellezza e la grande tradizione della danza, affiancata dai talenti del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Lo spettacolo, che ha debuttato a Lecce nel 2024 con successo di critica e pubblico, propone un programma di ispirazione classica arricchito da nuove proposte e collaborazioni di livello internazionale. La gioia di danzare riprende il titolo e lo spirito dell’omonimo libro di Nicoletta Manni (2023), esprimendo una vita dedicata alla danza: una dichiarazione d’amore per ...

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A Bologna l’audace “Lago dei cigni” di Angelin Preljocaj

Con la firma di un grande coreografo di fama internazionale come Angelin Preljocaj, approda per la prima volta a Bologna Il lago dei cigni nato nel 2020 dalla rilettura del celeberrimo balletto classico composto da Pëtr Il’ič Čajkovskij e coreografato da Marius Petipa e Lev Ivanov. Rivisitando in chiave contemporanea il mito della donna-cigno, Preljocaj pone l’attenzione su questioni di grande attualità come la crisi climatica e ambientale e riflette sul futuro del pianeta in cui viviamo. Protagonisti dello spettacolo, in programma al Comunale Nouveau sabato 18 ottobre alle 20.30 e domenica 19 ottobre alle 16.30, sono i ballerini del Ballet Preljocaj, che danzano sulla musica originale di Čajkovskij – con l’aggiunta di estratti da altre pagine del compositore – affiancata da arrangiamenti contemporanei del collettivo 79D, con i video di Boris Labbé, le luci di Éric Soyer e i costumi di Igor Chapurin. Nel programma di sala dello spettacolo, Preljocaj racconta di aver mantenuto del balletto originale «la storia d’amore e il racconto ammaliante di una giovane donna che viene trasformata in cigno. Il cambiamento più significativo che ho apportato – dice il coreografo – riguarda il ruolo dei genitori. […] Nella mia versione diventano molto importanti. Danzano spesso ...

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L’étoile Giuseppe Picone “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Giselle e Romeo e Giulietta. Il balletto contemporaneo prediletto? La Petite Mort di Jiří Kylián. Il Teatro del cuore? Sono quattro: Teatro di San Carlo, Arena di Verona, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro dell’Opera di Vienna. Un romanzo da trasformare in balletto? L’amica geniale di Elena Ferrante. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Ghost di Jerry Zucker. Il costume di scena indossato che hai preferito? I costumi del Principe Desirée nel balletto La Bella Addormentata. Quale colore associ alla danza? Il verde perché rappresenta la vita, la crescita e la speranza di vivere il proprio sogno artistico. Che profumo ha la danza? Di pura passione. La musica più bella scritta per balletto? Il Lago dei Cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Il film di danza irrinunciabile? Due vite, una svolta di Herbert Ross. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Carla Fracci. Il tuo “passo di danza” preferito? Grand Jeté. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Nessuno. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? George Balanchine. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Ti amo! ...

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Il Direttore Jean-Sébastien Colau “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Il lago dei Cigni. Il balletto contemporaneo prediletto? Shoot the moon di Sol León & Paul Lightfoot. Il Teatro del cuore? Opéra di Parigi. Un romanzo da trasformare in balletto? Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Farinelli – Voce regina di Gérard Corbiau. Il costume di scena indossato che hai preferito? Il mantello del secondo atto di Albrecht in Giselle. Quale colore associ alla danza? Bianco. Che profumo ha la danza? Giglio. La musica più bella scritta per balletto? Il lago dei cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Il film di danza irrinunciabile? Il sole a mezzanotte (White Nights) di Taylor Hackford con Michail Baryšnikov. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Ghislaine Thesmar. Il tuo “passo di danza” preferito? Giri alla seconda. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio di balletto classico? Nessuno perché il loro destino è quasi sempre tragico. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? George Balanchine. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Di non perdere mai la passione. Tre parole per descrivere la disciplina della ...

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Il coreografo Giorgio Madia “allo specchio”

  Il balletto classico preferito? Don Chisciotte, sono “nato” con la versione di Nureyev da bambino come comparsa, casualmente prima alla Scala poi con l’Opéra di Parigi. Vederlo dalla scena con tutte le star del secolo passato alternarsi ogni sera era un emozione enorme. Fracci (spiritosissima) Guillem (alle sue prime armi come regina delle driadi), Noëlla Pontois, Isabelle Guérin, Rudolf Nureyev, Patrick Dupond e ogni sera un interprete nuovo da studiare da dietro le quinte. Il balletto contemporaneo prediletto? La Petite Mort di Jiří Kylián. Un classico, perfezione di semplicità, ingegno, musicalità e purezza. Semplicemente insorpassato. Persino nella scelta sexy e provocante del titolo che rimane comunque elegante Il Teatro del cuore? Il Teatro alla Scala, sono cresciuto li, solo un anno in compagnia ma otto anni alla Scuola di Ballo che una volta era due piani sopra il palcoscenico. Malgrado quarant’anni di carriera li abbia fatti altrove il primo amore non si scorda mai. Di quel teatro prima del rifacimento conoscevo ogni angolo proibito. Da piccolo ero una peste irrefrenabile, mi sgattaiolavo ovunque, cunicoli, porte e corridoietti segreti sotterranei, atelier fino a sbucare nel palco reale nel mezzo di una prova. Nessuno mi fermava, chissà perché! Un romanzo da ...

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Al Regio di Torino “Il lago dei cigni” di Pëtr Il’ič Čajkovskij

Classico intramontabile, anzi titolo centrale nel canone del balletto, Il lago dei cigni torna al Regio (dal 19 al 28 dicembre 2025) con il Balletto Nazionale della Lettonia di Riga, per la prima volta ospite di un teatro italiano. In un allestimento classico, che ha mietuto successi nelle principali città europee, prenderà di nuovo vita la fiaba della regina Odette, imprigionata nelle sembianze di un bellissimo cigno bianco; del principe Siegfried, cui spetta il compito di rompere l’incantesimo; e di Odile e Rothbart, che cercano di ostacolarli. Come un manto stellato che avvolge tutto, la musica di Čajkovskij guida al loro esito i destini dei personaggi. Con questo suo primo balletto, rappresentato per la prima volta al Teatro Bol’šoj di Mosca nel 1877, il compositore russo trovò la forma di spettacolo ideale entro cui incanalare la sua musica, dove un’immensa tristezza si accompagna a un’infinita delicatezza: il furore e le lacrime trovano qui la grazia del cristallo, le sue melodie geniali, dai riflessi iridescenti, sgorgano una dopo l’altra come da sorgente inesauribile. Le convenzioni del balletto classico danno loro il giusto spazio in scene che permettono di sfoggiare contemporaneamente lo sfarzo musicale e il virtuosismo del corpo di ballo, come ...

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La memoria del gesto sottile [RECENSIONE]

Con Elegie, nuovo lavoro autoriale di Oliviero Bifulco per la compagnia Eko Dance Project, il palco del Teatro Fraschini di Pavia, in prima assoluta, si è trasformato in uno spazio di memoria fluida e collettiva, dove la danza contemporanea ha incontrato la musica classica in una riflessione profonda sul tempo, la perdita e la trasformazione. Il progetto si è aperto con la Serenata per archi di Pëtr Il’ič Čajkovskij, affidata alla vibrante esecuzione dell’Accademia d’Archi Gian Giacomo Arrigoni, con la straordinaria partecipazione del violista Danilo Rossi, solista dalla tecnica intensa e struggente. Il dialogo con la musica – presenza viva e non mero accompagnamento – diventa una trama invisibile che sostiene ogni gesto con cui la coreografia entra in tensione e dialogo continuo. Dieci danzatrici in scena costruiscono un tessuto in cui l’accuratezza tecnica si intreccia ad un’urgenza espressiva mai esibita. Le geometrie classiche vengono decostruite e ricomposte in forme organiche e in continuo mutamento: duetti, catene, fughe improvvise e ricongiungimenti che parlano di distanze emotive, affinità invisibili, risonanze intime. La prima coreografia rilegge Pëtr Il’ič Čajkovskij non come nostalgico del passato, ma come visionario della fragilità umana: corpi che si cercano, si respingono, si accordano come strumenti d’orchestra. La ...

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Il Danzatore Davide Alphandery “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Don Quixote. Il balletto contemporaneo prediletto? Petite Mort di Jiří Kylián. Il Teatro del cuore? L’Opéra di Parigi. Un romanzo da trasformare in balletto? A Christmas Carol di Charles Dickens. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Aladdin diretto da Guy Ritchie o Moulin Rouge! di Baz Luhrmann. Il costume di scena indossato che hai preferito? Don Quixote. Quale colore associ alla danza? Bianco come simbolo di leggerezza oppure Rosso come passione. Che profumo ha la danza? Patchouli. La musica più bella scritta per balletto? Lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Il film di danza irrinunciabile? Nureyev – The White Crow di Ralph Fiennes. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Carla Fracci. Il tuo “passo di danza” preferito? Pirouettes. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio di balletto classico? Basilio. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Michail Baryšnikov e Jiří Kylián. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Ringraziandola Lei direi che è unica e geniale. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Dedizione, costanza e perseveranza. Come ti vedi oggi allo specchio? Mi vedo ...

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La prima ballerina Claudia Zaccari “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Il lago dei cigni. Il balletto contemporaneo prediletto? “Smoke” o “Sleeping beauty” di Mats Ek. Il Teatro del cuore? Royal Ballet. Un romanzo da trasformare in balletto? “Moderato cantabile” di Marguerite Duras. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? “Frida” sulla vita della grande pittrice messicana Frida Kahlo. Il costume di scena indossato che hai preferito? Quello delle Villi… il tutù romantico. Quale colore associ alla danza? Nero. Che profumo ha la danza? Il profumo di teatro antico e di incenso. La musica più bella scritta per balletto? Quella di Pëtr Il’ič Čajkovskij per il “Lago dei cigni”. Il film di danza irrinunciabile? Il Lago dei cigni. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Erick Bruhn e Ana Laguna. Il tuo “passo di danza” preferito? Glissade. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico? Carmen… passionale e tragica! Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Maurice Béjart. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? “Sei bella ma difficile, affascinante e tragica” . Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Spazio, tempo, anima. Come ti vedi oggi allo specchio? Ancora appassionata, ancora ...

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