dAS FESTIVAL è il festival multidisciplinare dedicato alle arti della danza e della coreografia sul territorio piacentino. Il Festival – come l’omonima Associazione Culturale De Arte Saltandi che lo promuove – è un omaggio alla figura di Domenichino da Piacenza, considerato il primo coreografo della storia della danza occidentale. La finalità del Festival è quella di fare divulgazione, proponendo un immaginario simposio delle arti attorno alla Danza e alle sue declinazioni negli spazi urbani come palazzi storici, musei, cortili e giardini. La seconda edizione di dAS FESTIVAL ha come titolo “Corpo Magico” e si interroga sulla vastità del potere comunicativo e trasformativo del movimento, sulla versatilità espressiva del corpo in relazione alle altre arti. Quante forme può assumere un corpo? Come si trasforma lo spazio grazie ad esso? Che cosa ci può insegnare su noi e sul nostro ambiente? Quanti e quali corpi possiamo essere… o avere? Da queste domande prende corpo la riflessione che dAS FESTIVAL 2024 propone attraverso i suoi eventi di danza, musica e incontri tematici. “dAS FESTIVAL-Corpo Magico” è un evento diffuso per il centro storico della città di Piacenza, per abitare e attivare gli spazi storici – pubblici e privati – attraverso la danza e ...
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Riccardo Buscarini debutta con “Trois Pièces Françaises”
L’atteso ritorno al Teatro Filodrammatici di Riccardo Buscarini chiude a Piacenza il cartellone 2024 di Teatro Danza curato da Emma Chiara Perotti e inserito nella Stagione di Prosa 2023/2024 del Teatro Municipale di Piacenza, direzione artistica di Diego Maj, organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren. Il coreografo e danzatore piacentino sarà in scena, accompagnato al pianoforte da Benedetto Boccuzzi, in “Trois Pièces Françaises”, produzione de Arte Saltandi. L’appuntamento è per venerdì 22 marzo, in collaborazione con Piacenza Classica Festival. Si tratta di una pièce concerto per pianoforte e danza in costante dialogo fra loro, attraverso le partiture di Ravel, Satie e Debussy: un tributo alla brillantezza delle idee della ville lumière agli albori del XX secolo. Un percorso attraverso tre partiture pensate per la danza: da “Valses nobles et sentimentales” di Maurice Ravel (1911) a “Relâche” di Erik Satie (1924), passando per “Danse sacrée et danse profane” di Claude Debussy (1904). Concepito e creato a quattro mani da Benedetto Boccuzzi e Riccardo Buscarini, “Trois Pièces Françaises” è un omaggio alla Parigi degli inizi del 1900, un periodo storico e culturale di grande innovazione ...
Read More »L’estensione del gesto verso infinite direzioni
C’è una potente energia nell’ultimo lavoro di Riccardo Buscarini dal titolo L’età dell’Horror. Il riferimento centrale prende spunto ed avvio dall’Arte della fuga di J.S. Bach, un presagio autoritario del compositore da cui il coreografo trae originalità e potenza nella visione. Ad accogliere l’attesa creazione (in prima assoluta) il PimOff di Milano si è fatto luogo deputato per il concept, velato da soffi di intensa emotività, la quale si è riverberata negli elementi, la forza antenata di un misticismo che fuoriesce grazie ad una contemporaneità in cui l’aspetto più celato contiene il suo contrario e al contempo fonde sentimenti tra purezza e avversità. Il pubblico, intimamente, ha delimitato i confini nello spazio vitale dei danzatori Alberto Alonso e Joahn Volmar (straordinari per ineguagliabile profondità) contenendo e non lasciando disperdere una robustezza illimitabile. Questo lavoro, in evoluzione, appare come il contenuto esatto della ricerca introspettiva sulla realtà umana tanto da trasformarsi in una sorta di autoanalisi. Gli esecutori in scena, godono di ampia nitidezza, lasciando scorrere tra intrecci, sudore, fatica, incastri, pulsazioni i tanti enigmi della trascendenza, sempre colmi di una consapevolezza che non viene mai meno, neppure durante l’enigmatico finale, delineando così un microcosmo dove l’oscurità si rivela allo sguardo ...
Read More »In prima assoluta a Milano l’intenso “L’età dell’horror” di Riccardo Buscarini
Il 16 e il 17 novembre 2017, al Teatro Pim Off di Milano andrà in scena in prima assoluta L’età dell’horror, concept e coreografia Riccardo Buscarini, musica di Johann Sebastian Bach, produzione Riccardo Buscarini/TIR Danza con il sostegno di PimOff (Milano), Teatros del Canal (Madrid), The Place (Londra), CSC-Centro per la Scena Contemporanea (Bassano del Grappa), Mediterranean Dance Centre (San Vicenti, Croazia). Coreografo e danzatore attivo nel campo della danza e dell’arte contemporanea, vincitore di numerosi premi internazionali, come Premio Prospettiva Danza 2011, The Place Prize 2013, Buscarini si diploma alla London Contemporary Dance School di Londra ed è invitato a partecipare al progetto ArtsCross London, al Performing Gender e al Maroc Artist Meeting. Fino al 2015 insegna coreografia e performance al Birkbeck University di Londra e dirige laboratori di improvvisazione e coreografia in tutta Europa. L’età dell’horror racconta come la spinta all’individualità e all’egoismo generata dalla paura crei a sua volta uno stato di angoscia, afflizione e frustrazione. Una volta raggiunta la consapevolezza che ogni uomo ha bisogno dell’altro da sé, i conflitti si risolvono, l’inquietudine svanisce e si ritrova la pace, attraverso un percorso di crescita, negoziazione e cooperazione con l’altro. I due bravissimi performer Alberto Alonso e ...
Read More »“No Lander” di Buscarini chiude la stagione Danza al Municipale di Piacenza
La stagione Danza 2016/2017 del Teatro Municipale di Piacenza si conclude domenica 7 maggio alle ore 16 con lo spettacolo No Lander, coreografato da Riccardo Buscarini e vincitore del premio The Place Price for Dance 2013. Lo spettacolo, datato 2015, vede la produzione da parte di The Place e ResCen – Middlesex University (Londra) e TIR Danza Produzioni – Teatro Internazionale di Ricerca (Modena), nonché il sostegno del National Lottery/Arts Council of England e il contributo del Fondo per la Danza D’Autore/Regione Emilia-Romagna 2015/2016. Meditazione malinconica e sottile sui temi dell’Odissea di Omero, No Lander è un discorso sul desiderio e sull’appartenenza. Cinque danzatori, esposti in uno spazio spietato, agiscono come marinai dispersi in mare… nulla a cui aggrapparsi, senza radici, senza luce e senza terra. Precipitati e immediatamente risollevati da un intricato lavoro di gruppo, come se lottassero per afferrare qualcosa, la loro carne emerge dall’oscurità in torsioni elastiche e scultoree. Una desolata illuminazione industriale e un tappeto sonoro catturato dal vivo convergono nello spazio, trasformando la scena in un relitto abbandonato. (tirdanza.it). Il cast creativo si compone di una sequela di nomi importanti nell’ambito della scena contemporanea delle arti performative. Oltre, infatti, al già citato Buscarini per ...
Read More »L’Italiano Riccardo Buscarini vince il Place Prize in Gran Bretagna
Il talento italiano si è distinto ancora una volta all’estero. Lo scorso 27 aprile, a Londra, il danzatore italiano Riccardo Buscarini, col suo lavoro Athletes ha vinto £25,000 al Place Prize, prestigioso premio biennale per coreografi istituito in Gran Bretagna con una giuria di grandi esperti del settore. Il premio, sponsorizzato da Bloomberg e ormai alla sua quinta edizione, è uno dei più importanti in Europa ed è stato trampolino di lancio anche per artisti del calibro di Hofesh Shechter che nel 2004 arrivò fra i cinque finalisti e vinse il premio del pubblico con il lavoro intitolato Cult. Athletes è un lavoro basato su tre elementi femminili creato in collaborazione con il designer Brooke Roberts. Ambientato in uno scenario futurista creato dall’abile light designing di Lucy Hansom e Michael Mannion e giocato sull’alternanza di prolungati silenzi e delle note della partitura di Bernard Herrmann, quest’opera, recensita molto positivamente anche dal critico del “Telegraph Dance” Mark Monahan, riflette la competizione tra l’uomo la macchina. Secondo le parole dello stesso Buscarini: “il mio intento era creare un’ambientazione cupa utilizzando la luce, costruire una macchina utilizzando dei corpi, mostrare l’odio utilizzando l’amore. Le cose si trasformano costantemente nel loro opposto.” Riccardo Buscarini ...
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