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La Scuola di Ballo diretta da Frédéric Olivieri al Giglio di Lucca  

Il 25 gennaio le allieve e gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala diretta da Frédéric Olivieri apriranno la Stagione del Teatro del Giglio a Lucca con uno spettacolo che li impegna in una serie di coreografie di notevole difficoltà tecnica e interpretativa: una suite da “La strada” di Mario Pistoni, “Winter” di Demis Volpi, “New Sleep (Duet)” di William Forsythe, entrati nel repertorio della Scuola nel 2024, e un estratto da “Rossini Cards” di Mauro Bigonzetti, affidato per la prima volta agli allievi scaligeri. Lo spettacolo si inserisce nell’ambito del progetto GRAND TOUR AFAM, progetto finanziato dal MUR con fondi PNRR, con l’obiettivo di valorizzare la rete AFAM e promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, artistico, musicale e coreutico italiano aumentandone l’attrattività internazionale. Il programma si apre con una suite dal balletto “La strada” di Mario Pistoni, su musiche di Nino Rota, presentata dalla Scuola di Ballo per la prima volta al Piccolo Teatro e alla Scala nel 2024. Nel programma di sala che accompagnava la prima esecuzione al Piermarini nel 1966, il coreografo descriveva chiaramente la grande fascinazione che aveva esercitato su di lui la possibilità di tradurre in movimenti coreografici il soggetto del film ...

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Intervista a Frédéric Olivieri, Direttore della Scuola di Ballo della Scala

Frédéric Olivieri, nato a Nizza, dopo il diploma al Conservatorio, nel 1977 vince il Primo Premio del “Prix de Lausanne”, entrando così di diritto alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi. Quindi milita nel Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi sotto la direzione di Violette Verdy, Rosella Highthower e Rudolf Nureyev. All’Opéra di Parigi, come ballerino Solista dal 1981, danza i ruoli più importanti del repertorio classico e lavora con numerosi coreografi ospiti come Maurice Béjart, John Neumeier, Kenneth MacMillan, Alwin Nikolais, Alvin Ailey, Paul Taylor, Glen Tetley, Roland Petit. Nel 1985 si unisce come Primo Ballerino alla neonata compagnia dei “Ballets de Monte Carlo” sotto la direzione di Pierre Lacotte e Ghislaine Thesmar, diventandone presto Étoile e, sino al 1993, interpreta i maggiori ruoli del repertorio classico ed è protagonista di creazioni pensate espressamente per lui da coreografi quali Uwe Scholz, Jean Christophe Maillot, John Neumeier, Roland Petit. Nel 1993 diviene Principal dell’Hamburg Ballet Company, diretto da John Neumeier, con il quale termina la sua brillante carriera di danzatore. Fra il 1996 e il 2000 è al “Maggio Musicale Fiorentino”, prima come Maître de Ballet della compagnia “MaggioDanza” e dal 2000 come Direttore Artistico, assumendo nel 1998 anche l’incarico ...

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La “Cinderella” di Bigonzetti apre le danze alla Scala

La Stagione Balletto 2015/2016 del Teatro alla Scala si apre ufficialmente il 19 dicembre – nonostante la consueta Anteprima Giovani due giorni prima – con la Cinderella coreografata da Mauro Bigonzetti e performata dal Corpo di Ballo scaligero, insieme all’étoile Roberto Bolle e all’artista ospite Polina Semionova. La celebre opera musicata da Sergej Prokof’ev ricostruisce perfettamente la vicenda tanto famosa e invidiata della protagonista della fiaba di Charles Perrault, ritraendo a pennello ogni singolo personaggio: il Principe, le Fate delle stagioni, la Fata Madrina, le Sorellastre, la Matrigna. Ma la cifra stilistica del coreografo romano, pietra miliare della direzione artistica Aterballetto, tinteggia questa versione di sfumature peculiari, cucite appositamente sulle doti virtuosistiche della compagnia del Teatro. “Senza luogo e senza tempo, ma in tutti i luoghi e in tutti i tempi, le figure scaturiscono dalle note di Prokof’ev e abitano uno spazio visivamente evocativo ma non astratto, figurativo ma non didascalico”: queste le parole con cui la Scala descrive la sua Cinderella, intitolata per l’occasione così come Rudolf Nureyev fece nel 1996. Una tradizione che oltrepassa davvero le barriere del Tempo. Un culto per la bella danza che non conosce confini di stile. La presenza delle due étoile di fama ...

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