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Tag Archives: Serge Lifar

Intervista a Oliviero Bifulco, coreografo dei “Ballabili di Verdi”

In occasione dell’apertura, dopo la pausa estiva, del Teatro Fraschini di Pavia abbiamo incontrato Oliviero Bifulco che si è cimentato per la rassegna “Preludi d’autunno” con le coreografie per “I Ballabili di Verdi” (in scena sabato 14 settembre alle ore 21) con un gruppo di danzatori formato da Alessia Giacomelli (già ballerina presso la “Johan Inger Youth project”), Francesco Simeone (già ballerino del “Ballet du Preljocaj” e ora dello “Scapino Ballet Rotterdam”), Angelo Minacori (già ballerino dell’“Opéra di Parigi” e di “Gauthier Dance”), Sophia Ferrillo (ballerina di “Metamorphosis Dance”), Sofia Bonetti (danzatrice del “Balletto di Toscana”) e Giovanni Russo (danzatore presso “Pulse Programme” e “Opus Ballet”). I ballabili in programma sono estratti da opere che Giuseppe Verdi ha scritto o adattato per il pubblico francese, abituato ad assistere a spettacoli in cui la danza non poteva mancare. “Les Vêpres Siciliennes” è un vero e proprio grand-opéra. L’opera, andata in scena per la prima volta a Parigi nel 1855, è ambientata nella Palermo del XIII secolo e narra degli eroici tentativi dei siciliani di liberare l’isola dall’occupazione francese. “L’allegoria delle stagioni” è a tutti gli effetti un balletto rappresentato durante una festa che si tiene nel palazzo del governatore Guy de ...

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La danza francese da Serge Lifar a Roland Petit

La programmazione artistica del Teatro di San Carlo riprende dopo la pausa estiva con “La danza francese da Serge Lifar a Roland Petit”: la soirée, che chiude la Stagione di Danza 23-24, celebra due leggendari nomi della coreutica. È in scena da sabato 7 a mercoledì 11 settembre per quattro repliche, sempre alle ore 20.30. Verrà proposto, di Serge Lifar, Suite en blanc. Seguono L’Arlésienne e Le jeune homme et la mort, coreografie di Roland Petit. Lo spettacolo, una produzione del Teatro dell’Opera di Roma, vede la speciale collaborazione di Palazzo Reale: Étoiles, Solisti e Corpo di Ballo del Lirico napoletano, la cui direzione è affidata a Clotilde Vayer, danzeranno nella suggestiva cornice del Cortile d’Onore. A dirigere l’Orchestra del Teatro di San Carlo è Jonathan Darlington. Il Direttore del Palazzo Reale di Napoli, Mario Epifani, dichiara: “Già in passato il Cortile d’Onore ha ospitato concerti ed eventi in collaborazione con il Teatro di San Carlo; a settembre per la prima volta sarà protagonista il balletto. L’iniziativa rafforza il legame storico tra la Reggia e il Teatro fondato da Carlo di Borbone nel 1737, rinnovando una tradizione in cui architettura, arte, musica e teatro si fondono e il Palazzo diventa ...

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Storici balletti ad oggi scomparsi dalle scene

 LA PÉRI: è da considerare in quel genere definito “ballo fantastico”. Fu creato in due atti e tre scene da Jean Coralli sulla partitura musicale di Johann Friedrich Franz Burgmüller e libretto di Théophile Gautier e Jean Coralli. La prima andò in scena nel 1843 al Théâtre de l’Opéra (Salle Le Peletier) di Parigi con Carlotta Grisi (1819-1899) al fianco di Marius Petipa nel ruolo di Achmet, dello stesso Coralli nel ruolo del Marchand d’Esclaves, di J.B. Barret (Roucem) e Delphine Marquet (Nourmanhal). Il debutto al Palais Garnier dell’Opéra vide la luce nel 1931, in occasione di un gala benefico con la coreografia di Léo Staats, interpreti C. Bos e Serge Peretti. La trama racconta del principe Iskender, a cui era stata predetta una fine molto vicina, stanco della sua esistenza e desideroso di vivere con rinnovato spirito, va alla ricerca del Fiore dell’eterna giovinezza; arrivato ai confini della Terra incontra una Péri addormentata e si accorge che il Fiore è fra le sue mani. Il principe ruba il Fiore, ma si lascia incantare dalla bellezza della Péri. Quando si risveglia la fata inizia a danzare in modo voluttuoso con l’intento di sedurre Iskender e riprendere il Fiore, senza il ...

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I Balletti Russi dell’Opéra di Parigi arrivano al cinema

Balletti nell’arte coreografica: L’Après-midi d’un faune

Comunemente tradotto nella nostra lingua con “Il pomeriggio di un fauno” nasce dall’idea di Vaclav Fomič Nijinsky (con l’aiuto di sua sorella Bronislava Nijinska) a beneficio dei “Ballets Russes” di Sergej Diaghilev, con interprete lo stesso Nijinsky nel ruolo del fauno e Lydia Nelidova nel ruolo della Ninfa principale con le ninfe Leokadia Klementowicz, Henryka Majcherska, Kazimiera Kopycinska, Lubov Tchernicheva, Helena Staszko e Bronislava Nijinska. Andato in scena al Théâtre du Chatelet di Parigi nel maggio 1912 su partitura musicale di Claude Debussy (Prélude à l’après-midi d’un faune) con la direzione d’orchestra di Pierre Monteux, e le scenografie a cura di Léon Bakst, il quale riuscì a riprodurre quell’idea di simbolismo e modernità. Per il balletto Nijinsky prese spunto dalla poesia di Stéphane Mallarmé che racconta le esperienze sensuali ed erotiche di un fauno (metà uomo e metà animale) come fosse un sogno in una visione mitologica. Infatti Nijinsky si lasciò influenzare dai bassorilievi della Grecia arcaica con figurazioni frontali o di profilo segnatamente spigolose ed angolari, con l’aggiunta mimica di un amplesso sessuale. Il balletto di dodici minuti richiese una novantina di prove perché i movimenti erano del tutto innaturali ed inusuali per le estetiche della danza applicate fino a ...

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Balletti nell’arte coreografica: Boléro

Nel 1928 il compositore Maurice Ravel compose la partitura del “Boléro” per la “Compagnia Ida Rubinstein”. La prima assoluta avvenne nel novembre del 1928 presso l’Opéra di Parigi su coreografia di Bronislava Nijinska con le scene e i costumi firmati da Alexandre Benois. In scena Ida Rubinstein, Anatole Viltzak, Alexis Dolinoff, Eugene Lapitzky, Tomi Ungerer. In seguito questa creazione venne ricostruita con l’aiuto di Hillary Mitchell dalla “Maris Liepa Charitable Foundation” per il progetto “Les Saison Russes” con la regia di Andris Liepa. Altre numerose versioni sulla musica di Ravel hanno poi visto la luce. Il balletto entrò nel repertorio dell’Opéra il 31 dicembre del 1941 con la coreografia di Serge Lifar, scene e costumi disegnati da Léon Leyritz, con interpreti Suzanne Lorcia (Marilèna), Serge Lifar (Torero) e Serge Peretti (Spontano), ripreso nel 1947 con Espanita Cortez, José Estrada e Michel Renault. All’Opéra-Comique di Parigi nel giugno del 1932 la compagnia dei “Ballets Russes” propose il titolo con le scene e i costumi di Natal’ja Gončarova su coreografia di Bronislava Nijinska. In scena la stessa Bronislava insieme ad Anatole Wilsak, Tadéo Slawinsky e Igor Schwezoff. La storia si svolge in una taverna della Andalusia dove una giovane gitana danza sopra ...

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Balletti nell’arte coreografica: La morte del cigno

  In origine chiamato “Il cigno” o “Il cigno morente” è un assolo di Michel Fokine su un brano musicale firmato da Camille Saint–Saëns, tratto da “Il carnevale degli animali” (assolo per violoncello “Il Cigno”). Venne ideato e coreografato nel 1901 espressamente da Fokine per la grandiosa artista e prima ballerina Anna Pavlova che fu subito d’accordo. Per la sua interiorizzazione si ispirò ai cigni che aveva visto nei parchi pubblici e alla poesia di Alfred Lord Tennyson “The Dying Swan” scritta nel 1830. L’assolo con il titolo “Il Cigno” lo portò in scena al debutto in un Gala a Pietroburgo presso un circolo privato e in seguito il 22 dicembre 1907 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo con il titolo definitivo “La morte del cigno”. Riscosse enorme successo grazie ai suoi celebri “pas de bourrèe suivi” e ai “ports de bras” che restituivano appieno il batter d’ali (in circa quattro minuti di esecuzione). La miniatura rappresenta la trasfigurazione esistenziale nell’ambito delle esperienze spirituali e ha trasmesso fin da subito empatia ed emotività allo spettatore. Una leggenda segnala che i cigni all’avvicinarsi della morte anziché spegnersi mestamente, emettano la felicità con canti maggiormente melodiosi e straordinari di quelli della loro ...

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Una vita per la danza Éric Vu-An: stella tra le stelle

Molteplici personalità del mondo culturale e dello spettacolo, figure internazionali della danza, gente comune, istituzioni, fondazioni, enti lirici, compagnie di danza, tra cui “Ballet Nice Méditerranée”, “Teatro alla Scala”, “Opéra National de Paris”, “Les Ballets de Monte-Carlo”, “Fondation Maurice Béjart” e “Béjart Ballet Lausanne”, hanno ricordato in questi giorni la straordinaria levatura artistica di Éric Vu-An scomparso prematuramente l’8 giugno 2024. Era nato il 3 gennaio 1964 a Parigi con origini vietnamite da parte del padre adottivo (quello naturale era di Guadalupa). Da sempre aveva voluto danzare, era il suo desiderio più grande. Infatti a soli cinque anni entra nello Studio di Rue de Tournon a Parigi e prende la sua prima lezione di classica da Madame Edith George (maestra di danza di origini italiane, il cui vero nome era Adèle Marie Romana Lazzarotto che fu in precedenza ballerina, cantante e attrice anche nel celebre film musicale “Folies-Bergère” diretto da Henri Decoin con Eddie Constantine e Zizi Jeanmaire). Nel 1974 Éric Vu-An prende parte al Concorso per l’ammissione alla “Ecole de Danse de l’Opéra National de Paris” sostenendo l’audizione da solo senza accompagnamento di un insegnante, convinto che l’arte di Tersicore fosse la sua unica e insostituibile guida. La Scuola ...

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Il Balletto dell’Opéra di Parigi forma una “Compagnia Junior”

Una interessante notizia giunge da Oltralpe: la grande istituzione francese ha annunciato la creazione del “Junior Ballet” per poter fornire una reale opportunità di sviluppo professionale ai giovani danzatori nonché l’acquisizione di ulteriori competenze tecniche, espressive ed interpretative per svolgere al meglio la propria mansione. Le attitudini e le competenze acquisite contribuiranno a definire la capacità di relazionarsi agli altri e alla crescita all’interno della Compagnia, grazie ad uno specifico programma intensivo redatto su lezioni giornaliere di danza, sessioni di apprendimento che includeranno laboratori coreografici, laboratori di improvvisazione, varie tecniche di danza contemporanea, lavoro sulle punte, lezioni di adagio, e molto altro per vivere la coreutica come fonte quotidiana di ricerca e perfezione. La selezione per accedere al nuovo ensemble avverrà tramite concorso esterno nelle date del 2 e 3 luglio 2024 al quale potranno prendere parte tutti i candidati senza distinzione di provenienza, potranno partecipare anche coloro che non riusciranno ad ottenere un contratto al Concorso per la Compagnia principale, e naturalmente gli allievi della Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi diretta da Élisabeth Platel per completare la qualità della loro formazione iniziale. Dalla stagione 2024/2025 del neonato “Junior Ballet” nove ballerine e altrettanto nove ballerini godranno di un ...

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ADDIO AL MAESTRO WALTER VENDITTI

Stamattina, mercoledì 5 giugno 2024, il Maestro Walter Venditti si è spento a Milano. È stato una figura portante e importante per la cultura ballettistica italiana, un punto di riferimento – sia artistico che umano – per numerosi allievi e danzatori che grazie ai suoi insegnamenti hanno trovato la chiave verso il successo, consolidando la totale passione per l’arte tersicorea. Il Maestro ricordava spesso che “l’attitudine alla danza significa possedere espressività, interpretazione, musicalità, interiorizzazione del ruolo, e soprattutto quel sentimento che diventa colore rendendolo visibile e comprensibile al pubblico. Nell’arte del balletto, e in generale, si racchiude il sapere dell’anima… ogni esibizione in palcoscenico porta con sé qualcosa di speciale e irripetibile perché la danza è vita!”. Walter Venditti nasce a Roma il 18 febbraio 1929. Viene iscritto alla Scuola di danza classica del Teatro Reale dell’Opera di Roma nell’ottobre del 1936, dove inizia la sua formazione sotto la guida del M° Ettore Caorsi, che proseguirà fino alla fine dei corsi nel 1946. Nel 1937, all’età di soli otto anni, partecipa al suo primo balletto “Gli Uccelli” musica di Ottorino Respighi coreografia di Boris Georgevič Romanov. Nel 1939 partecipa alle danze nell’opera “Guglielmo Tell” come coppia solista per la coreografia ...

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Stelle di domani” con la direzione di Alessio Carbone

Alessio Carbone presenta in prima assoluta, al Teatro Comunale di Vicenza il 5 luglio, la serata di Balletto “Junior International Gala” (dedicata a Vittoria Ottolenghi nel centenario della sua nascita). “È la prima volta che porto sul palco un gruppo di ballerini appena diplomati delle più prestigiose scuole di danza d’Europa. Per questo primissimo spettacolo a Vicenza, ho scelto personalmente i più bravi ragazzi delle Accademie della Scala di Milano, dell’Opera di Parigi, del Royal Danish Ballet e dell’Académie Princesse Grace di Montecarlo. Con sana competizione, si alterneranno in scena con passi a due e assoli del repertorio classico componendo così una serata di pura emozione”. (Alessio Carbone)  I giovani ballerini ospiti di questa prima edizione, di otto nazionalità diverse, sono diplomati nelle più prestigiose accademie di danza d’Europa: Paloma Livellara, Shunsuke Nakamura e Tomás Ruão dall’Académie Princesse Grace di Montecarlo; Natalie Vikner e Pier Abadie dal Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris; Emilie Fasai Steensgaard e Karl Elofsson dalla Royal Danish Academy di Copenhagen; Chiara Ferraioli, Bruno Garibaldi e Antonino Modica dall’Accademia del Teatro alla Scala di Milano; Special guest dall’Opéra de Paris: Luciana Sagioro.   PROGRAMMA: “Kermesse in Bruges” Musica: Holger Simon Paulli Coreografia: ...

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