Un aumento del numero degli spettacoli senza mai perdere la qualità, l’eccellenza che il Teatro ha conquistato grazie alla presenza del Maestro Riccardo Muti sul podio e quale Direttore onorario a vita. Questa è la formula anti crisi che il Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma Capitale, Carlo Fuortes, ha presentato al primo incontro con il pubblico e la stampa. Il disavanzo delle precedenti gestioni, la crisi economica in atto nel Paese e la conseguente diminuzione dei finanziamenti pubblici, in Teatro si possono superare con una decisa crescita della produttività. Ma l’ultima parola è pur sempre quella dei numeri: nella stagione 2014-2015 andranno in scena 14 spettacoli di opera e balletto, (rispetto ai 12 della passata stagione), tra questi 5 nuovi allestimenti (3 lo scorso anno); ma soprattutto è il numero delle recite che cresce con un totale di 115 (sulle 89 della passata stagione); le repliche passano mediamente a 8-10 rispetto alle 5-7 dell’anno scorso. La ripresa economica del Teatro dell’Opera passa soprattutto dal botteghino, cioè dal pubblico, spiega il sovrintendente Carlo Fuortes: “Si può reagire in due modi alla crisi. Tagliare spettacoli e recite permette certamente una riduzione dei costi, ma è una strada che porta all’agonia e ...
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Un’altra stagione di Classici per il Royal Ballet: Classici della Letteratura con l’attesissimo Woolf Works
È stata annunciata in questi giorni la stagione 2014/2015 del Royal Ballet, e inevitabilmente il riflettore si è acceso sulle nuove produzioni, due delle quali tratte dalla letteratura, e una dall’ambito mitologico. Una di queste è una sorta di “completamento” (nel linguaggio televisivo lo chiameremmo spin-off) del balletto di Wheeldon Alice’s adventures in wonderland, e sarà dedicato al Cappellaio Matto e alle sue celebri feste per il te: il titolo annunciato è, infatti, The mad hatter T party. Perché un titolo così atipico per un balletto? Perché è messo in scena dagli ZooNation, compagnia di hip hop scanzonata e tanto apprezzata dal pubblico. L’altra è dedicata a Cassandra, la mitologica profetessa cui nessuno credeva, che offre al coreografo Ludovic Ondivela, sulla base della poesia a lei dedicata dalla poetessa premio nobel Wislawa Szymborska, una traccia per parlare di pazzia, della sua complessità e delle sue ambiguità, specie in rapporto al ruolo sociale. Il Royal Ballet, quindi, dopo lo Shakespeare che debutterà a giorni, cerca ancora nella letteratura e attira la nostra attenzione non solo su Carroll e su una poetessa da Nobel, ma soprattutto su una delle autrici (e degli autori) più importanti della letteratura inglese: Virginia Woolf, con un ...
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