MILANoLTRE Festival 2024 è in scena dal 24 settembre al 17 ottobre con più di 50 appuntamenti tra focus internazionali, 16 prime nazionali, oltre 20 appuntamenti dedicati alle nuovissime generazioni, incontri, masterclass e nuovi progetti. Il Teatro Elfo Puccini, il Pac Padiglione di Arte Contemporanea e altri luoghi della città sono i “palcoscenici” dove la danza prende forma e si irradia a Milano, coinvolgendo il pubblico in sala ma anche giovani studenti delle accademie cittadine con le quali da qualche anno il Festival sta costruendo un vero e proprio programma formativo e di scouting. Il Festival è, dal 2024, ufficialmente co-diretto da Rino De Pace e Lorenzo Conti che, nel solco di un ricambio generazionale che ha caratterizzato l’ultimo triennio di MILANoLTRE, scelgono come simbolo di questa trasformazione la spirale. Il ricco programma di MILANoLTRE inaugura presso il Teatro Elfo Puccini, sede principale del Festival, martedì 24/09 (replica il 25/09) con l’ultimo lavoro di Roberto Zappalà (Artista Associato) co-prodotto anche dal Festival, “L’après midi d’un Faune”, “Boléro”, “Le Sacre du Printemps” (trilogia dell’estasi). Una nuova sfida per il coreografo catanese che per ritrarre l’inquietudine del presente, le relazioni umane e le derive della società contemporanea nei rapporti tra uomini e ...
Read More »Tag Archives: Stefano Tomassini
PROSPETTIVE01 – “PIÙ ERBACCE”: nove progetti creativi sui linguaggi delle performing arts
“Prospettive01” è una rubrica rivolta ad artisti e contesti che rappresentano un mondo di talenti in continua evoluzione. Ideata e curata da Lorena Coppola, la rubrica si propone di dare spazio a iniziative dedicate ai giovani e di raccogliere articoli e interviste mirate a dar voce a tutte le fasce creative del mondo coreutico: realtà in via di sviluppo ed espansione, progetti innovativi o realtà già consolidate e di chiara fama, meritevoli di attenzione. Un luogo di rivelazione e di incontro di nuove prospettive. Nasce PIÙ ERBACCE, un progetto che mette al centro ricerca artistica, partecipazione, reciprocità, creando una costante relazione dinamica tra approccio teorico e pratico, con il desiderio di alimentare nuova conoscenza per la collettività. Sviluppato da Franca Ferrari, Daniele Ninarello e Gianluca Cheli, sostenuto da Fondazione Cariplo, in dialogo con Iuav -Teatro e Arti Performative e in collaborazione con BASE Milano e Villaggio Crespi d’Adda, PIÙ ERBACCE sostiene nove progetti creativi sui linguaggi delle performing arts attraverso un periodo di ricerca e formazione. Quattro i tutor che accompagneranno i progetti nel loro divenire: Stefano Tomassini, Elena Giannotti Jna, Francesca Grilli, Dan Kinzelman. Ad annunciarlo è Daniele Ninarello: Con estrema gioia e molta soddisfazione condivido la nascita di ...
Read More »What 4 Mad! – C.C. Focus on Giselle
Choreographic Collision – Progetto di ricerca coreografica di DanzaVenezia ideato e organizzato da Manola Bettio e Viviana Palucci, propone, in occasione della chiusura delle lezioni del corso di Storia della danza e del mimo (Università Ca’ Foscari Venezia), quest’anno dedicato al tema della follia nel primo atto di Giselle (1841), una giornata di incontri, riflessioni e creazioni ulteriori a cura di Stefano Tomassini. A partire dall’idea che Giselle sia stato un balletto capace di minacciare il momento cartesiano della logica dell’epoca del capitalismo avanzato, agli albori dell’età della psichiatria. A contraggenio, la parabola sembra invertirsi, lungo anche il cammino dell’antipsichiatria, nella innovativa Giselle di Mats Ek (1982), mentre nella più di recente versione che Eugenio Scigliano ha creato per il Junior BdT (2013), il balletto sembra riconsegnato a una nuova vitalità. I danzatori di Junior BdT Laura Massetti, Luca Cesa, Joseph Caldo, Alberto Tardanico, presenteranno un breve estratto di questa versione e a seguire sarà possibile dialogare con il coreografo. Andrea Celli (Università di Padova), Elena Cervellati (Università di Bologna) e Elena Randi (Università di Padova) insieme a Stefano Tomassini si confronteranno sul tema del troppo amore. Grazie al laboratorio coreografico Choreographic Collision e al Teatro Fondamenta Nuove di Venezia, ...
Read More »“Invisible piece” di Cristina Rizzo, in attesa di vedere cosa accade in chi si guarda…
Invisible Piece (Contemplation Piece. Involving Piece. Dead Piece) concept, coreografia e performance di Cristina Rizzo, una delle figure di punta della ricerca coreografica italiana, co-fondatrice del collettivo Kinkaleri, che opera tra sperimentazioni visive e teatrali. Il progetto coreografico dedicato alla creazione di un ‘solo’ prende avvio da una personale ri-traduzione della variazione classica La Morte del Cigno nella versione originale del 1924 danzata da Anna Pavlova. Il pubblico si troverà a confronto con la visione originale della Pavlova, proiettata su di un monitor posto sul proscenio e la coreografa/interprete al centro della scena e di spalle al pubblico, attraverso una traduzione simultanea dell’antica versione, attualizza attraverso la sua gestualità uno scenario espressivo infinito e precario, in cui tutti i movimenti e le espressioni dei ‘corpi’ improvvisamente tradiscono la partitura iniziale per diventare ambigui e fuori controllo, come per evidenziare la fragilità dei diversi piani interpretativi: finzione/sentimento, reale/irreale, mimetismo/apparizione. Consulente storico per la realizzazione della performance è Stefano Tomassini, l’elaborazione del suono è curata dalla stessa coreografa che firma anche l’elaborazione dei video con Gianluca Mattei, il testo di Cristina Rizzo è tratto da Iggy Pop & The Stooges, Led Zeppelin, Quentin Tarantino, Marten Spanberg, Louise Borgeois, Kurt Cobain, Lady Gaga, ...
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