In scena il consueto appuntamento dell’Accademia diretta da Frédéric Olivieri. Dal 5 al 7 maggio 2023 torna al Teatro Strehler il consueto appuntamento con lo spettacolo istituzionale della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, diretta da Frédéric Olivieri, fra pezzi classici e contemporanei. Il programma si apre con la Presentazione concepita da Frédéric Olivieri sui frizzanti Etudes di Carl Czerny per mettere in luce i diversi livelli raggiunti dagli allievi, dal 1° all’8° corso. Sul palcoscenico sfileranno tutti i 160 allievi della Scuola. Segue Balthus Variations, una creazione che Emanuela Tagliavia, coreografa e docente di danza contemporanea della Scuola, ha ideato su musica appositamente composta da Giampaolo Testoni, avvalendosi dei costumi di Lou Antinori. I corpi, i gesti, i movimenti delle figure adolescenziali di celebri opere di Balthus come Jeune fille à la fenêtre, Portrait de jeune fille, frère et soeur, Thérèse, La Rue, La Patience, La partie de cartes, rivivono sulla scena nell’interpretazione di 29 allievi fra i 14 e i 18 anni (4°-8° corso) in una costruzione in crescendo, in cui da un assolo iniziale, preceduto da un momento in cui si odono le voci originali di Balthus, della moglie fra le risate dei loro giovani amici, si passa alla moltiplicazione degli assoli quindi a scene che coinvolgono progressivamente un numero maggiore di interpreti. Attraverso ...
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La Scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala al Piccolo di Milano
Dal 27 al 30 aprile 2022 si rinnova l’annuale appuntamento della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala sul palcoscenico del Piccolo Teatro di Milano-Teatro Strehler. Gli allievi della Scuola scaligera, diretti da Frédéric Olivieri, si cimenteranno nell’interpretazione di pagine del repertorio neoclassico e contemporaneo. Lo spettacolo si apre con la Presentazione ideata da Frédéric Olivieri sulle note del Concerto per due violini e orchestra in re minore di Johann Sebastian Bach. La presentazione consente agli allievi di dimostrare i diversi livelli tecnici e interpretativi raggiunti a seconda del corso frequentato fra gli otto in cui si articola il loro percorso formativo. Seguono due creazioni firmate da due artisti della scena contemporanea. La prima è uno dei pezzi più noti di Matteo Levaggi, danzatore, coreografo eclettico e versatile, da sempre aperto alla contaminazione fra diversi linguaggi artistici. Si tratta di Largo, ideato nel 2007 per il Ballet du Grand Théâtre de Genève su musiche di Šostakóvič, per due grandi ballerini come Céline Cassone e Bruno Roy. Il balletto, andato in scena per la prima volta a Parigi, quindi a Miami e New York fra gli altri, è nato per danzatori dalla forte formazione classica, ma vira verso un vocabolario di movimento più contemporaneo. Oggi Levaggi aggiunge una figura maschile, scegliendo un’altra composizione ...
Read More »L’Heure Exquise Alessandra Ferri e Massimo Murru al Piccolo di Milano
Alessandra Ferri celebra i quarant’anni di carriera interpretando Winnie, la ballerina âgée immaginata da Béjart. Nella sua malinconica solitudine, il personaggio vive il ricordo dei giorni felici: Willy è un suo ex-partner, mentre la collina di sabbia che la sommerge è una montagna di vecchie scarpette da punta. Con L’Heure Exquise, basato su Oh, les beaux jours (Giorni felici), uno dei momenti più alti del teatro di Samuel Beckett, Alessandra Ferri celebra i quarant’anni di carriera interpretando Winnie – la ballerina “âgée” immaginata nel 1998 da Maurice Béjart – che, nella sua malinconica solitudine, vive nei gioiosi ricordi di giorni felici. Willy, impersonato da Massimo Murru, è un ex-partner di Lei, sommersa qui non dalla famosa collina di sabbia, bensì da una montagna di vecchie scarpette da punta. È un altro personaggio femminile per Alessandra Ferri, dopo Virginia Woolf, Eleonora Duse e Léa di Chéri, tutte donne eccezionali che appartengono a questo capitolo della sua vita. Scrive Béjart: «Tutti i grandi musicisti hanno fatto delle “variazioni” su un tema di un altro grande… Io mi sono permesso di lavorare su una pièce tra le più importanti del ventunesimo secolo. In verità non si tratta di un adattamento danzato, ma di un lavoro di composizione fedele allo spirito dell’autore ...
Read More »“Milano Flamenco Festival“ 2021 allo Strehler
Arricchendosi, come sempre, con masterclass e “flash mob, il XIV “Milano Flamenco Festival“ – allo Strehler da martedì 22 a giovedì 24 giugno – apre la programmazione con la prima assoluta di “Villa Rosa & Friends“ di Manuel Liñán che martedì 22 giugno omaggia il più antico tablao (il locale tipico) di Madrid con Jonatan Miró, Raquel Heredia, Adrián Santana. Mercoledì 23 giugno “Sin permiso – Canciones para el silencio“ (nella foto), in prima italiana, è un lavoro autobiografico ideato, coreograto e interpretato da Ana Morales affiancata da José Manuel Álvarez. È una prima italiana anche “Rayuela“, giovedì 24 giugno, con Marco Flores coreografo e interprete accompagnato dai virtuosi Alfredo (chitarra) e David Lagos (cantaor). Quest’anno, poi, il Festival ospita il Congresso Mondiale del Flamenco organizzato dall’Istituto Cervantes per i 30 anni dalla fondazione: dopo gli spettacoli, i perfomer animeranno la riflessione sul futuro del flamenco.
Read More »La Scuola di Ballo del Teatro alla Scala in scena al Piccolo di Milano con “Cenerentola”
La Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala torna sul palcoscenico del Piccolo Teatro di Milano – Teatro Strehler, dal 29 aprile al 3 maggio, con Cenerentola su musiche di Sergej Prokof’ev, affidato alla coreografia del Direttore della Scuola, Frédéric Olivieri. Questo spettacolo che apre il programma della rassegna “Expo in Città 2015” inserita nel semestre Expo, è una nuova commissione della Fondazione Bracco che dal 2012 promuove, come Socio fondatore, numerose iniziative a sostegno dell’Accademia scaligera. Sono diverse le partiture musicali su cui sono state create sin dall’Ottocento innumerevoli versioni di questo titolo, ispirato alla fiaba di Perrault. Frédéric Olivieri ha scelto la partitura di Prokof’ev e il libretto di Nicolai Volkov, datati 1941-’44. Olivieri ha voluto mantenere uno stile fiabesco e romantico che ben si addice alla giovane età degli interpreti, regalando una versione del balletto che va ad aggiungersi ai molti allestimenti andati in scena nel Novecento sulla stessa partitura di Prokof’ev. Alla messa in scena dello spettacolo sono chiamati molti allievi ed ex allievi dell’Accademia, dai sarti agli scenografi, dai truccatori e parrucchieri ai fotografi. Le scene sono firmate da Angelo Sala, i costumi degli interpreti principali sono stati disegnati da Chiara Donato. Gli oggetti di ...
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