Il “McNay Art Museum” a San Antonio (Texas) si rivolge alla sua prestigiosa “Collezione Tobin di arti teatrali” per ricontestualizzare una compagnia di balletto dell’inizio del XX secolo in “Women Artists of the Ballets Russes: Designing the Legacy”, in mostra dal 10 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025. Costumi originali, scenografie e fotografie d’archivio raccontano la storia della celebre compagnia di danza e puntano i riflettori sui contributi creativi e sull’eredità spesso trascurati delle artiste Natalia Gončarova, Sonia Delaunay e Alexandra Exter e della ballerina e coreografa Bronislava Nijinska. Il McNay abbina le sue collezioni a costumi, disegni e oggetti prestati da altre istituzioni, offrendo una visione più approfondita sulle artiste che li hanno creati. La mostra riunisce inoltre, per la prima volta in quasi un secolo, diversi progetti con i costumi e le scenografie realizzati. Gončarova accettò l’invito di Serge Diaghilev, fondatore dei “Ballets Russes”, a disegnare scene e costumi per l’opera-balletto del 1914 “Le Coq d’Or”. Gončarova, nota per i suoi disegni vivaci e floreali, ha combinato elementi dell’arte popolare russa e della pittura contemporanea con il suo senso dell’umorismo per creare disegni vivaci che hanno consolidato il suo rapporto artistico con il balletto negli anni ’50. La ...
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Van Gogh attraverso il linguaggio di Loris Petrillo
Al Teatro Vascello di Roma andrà in scena domani, 27 novembre 2013 e in replica il giorno successivo, Van Gogh, una produzione MDA/Compagnia Petrillo Danza, coreografia di Loris Petrillo, drammaturgia di Massimiliano Burini, interprete Nicola Simone Cisternino. Lo spettacolo, che è una “physical performance with adaptable installation”, nasce da un’idea del Dott. Renzo Ovidi, secondo il quale Vincent Van Gogh, notoriamente considerato un pittore pazzo morto suicida, in realtà non era quel folle che la storia ci ha presentato, bensì un uomo affetto da sindrome carenziale affettiva di probabile origine familiare. Loris Petrillo crea la sua nuova opera utilizzando la coreografia non come mezzo descrittivo, ma conferendole una funzione espressiva istintiva in grado di suscitare emozioni. Così come Van Gogh non narra attraverso la pittura fatti o descrive luoghi ma è interessato piuttosto al significato di ciò che rappresenta, Loris Petrillo elude dal racconto biografico del personaggio per creare lui stesso opere corografiche a Van Gogh dedicate. Dall’acquisizione incrociata della lettura specificatamente clinica del Dott. Ovidi, da una parte, e di quella poetica e teatrale del Regista Drammaturgo Massimiliano Burini dall’altra, Petrillo rielabora un’idea personale del caso, che sviscera attraverso la fisicità dell’unico performer in scena in una sequenza di ...
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